giovedì 5 febbraio 2015

Occhi immensi nel vento - I vitelli di Ylenia




foto di Ylenia


di Ylenia Twist

LE MUCCHE DA LATTE E I VITELLI
(25 luglio 2009)

LE MUCCHE, IN ITALIANO VACCHE, DENOMINATE DA LATTE, ALTRO NON SONO CHE LE MADRI DEI POVERI VITELLI CHE SOLO IN POCHI RICONOSCONO E CONOSCONO.

ECCO, VI PRESENTO LA MUCCA DA LATTE, RIUSCITE A VEDERLA? E’ NASCOSTA MA SI VEDE, è INCASTRATA SI, perché NON SA DA CHE PARTE GUARDARE, SPAVENTATA A TESTA BASSA, CERCA DI SPINGERSI E TIRARSI ALL’INDIETRO, SE NE VUOLE ANDARE, NON VUOLE PIU’ RESTARE, SA CH’E' L’ULTIMA RIMASTA, SA CHE TRA POCO DIVENTERA’ MERCE A PEZZI SU UNO SCAFFALE, UNO SCAFFALE INTERO DI CUORI FATTI A PEZZI.

CERCA DI ANDARE, QUASI CADE E SCIVOLA, IN UN ATTIMO SOLLEVA TERRA E TERRA, FORSE PER NASCONDERSI? IN REALTA’ LA MUCCA SA’ CHE IL RUMORE ATTIRA L’’UOMO, QUELLA MUCCA ...CERCA SOLO DI SCAPPARE, SCAPPARE DA UN MONDO INGRATO E ASSASSINO CHE NON LE APPARTIENE.

LEI, COSI’ MADRE, COSI’ GRAZIA, COSI’ BUONA, DI QUEL BUONO VERO CHE SOLO IN POCHI SANNO APPREZZARE,


GUARDALA LA VEDI BENE ORA? QUASI SI STRAPPA LA BOCCA E IL MUSO PER VOLARE, VOLARE DOVE NON LO SA…MA DI CERTO..LONTANO DA QUA’..LONTANO DA ME, poiché LEI VEDE QUANTA SFORTUNA IO ABBIA AD ASSOMIGLIARE A TUTTI QUEGLI INFAMI PAZZI ASSASSINI CHE LA VOGLIONO VIOLARE..

IN FONDO DALLE TORTO, OGNI MARTEDI’ MATTINA POCO PRIMA DI PRANZO, DA ANNI RIVIVE LE STESSE SCENE, GLI STESSI PASSI IMPAVIDI DI UN UOMO, AVVICINARSI PER RUBARE PRIMA I SUOI FIGLI, POI LE SUE SORELLE ED ORA LEI..

E L’HAI SENTITA PIANGERE TUTTA LA NOTTE SCORSA? NO, NON ERA LA MASTITE, PREGAVA DIO DI AVERE LATTE, LITRI DI LATTE CHE L’UOMO TRASCINA ORA DALLE SUE MAMMELLE, ORA NELLA TINOZZA, POCO IMPORTA SE SPORCA DI SANGUE.

L’ASSASSINO TIRA E TIRA LITRI DI LATTE..PERCHè QUANCUNO COME TE TIRA E TIRA PER COMPRARE!!!


Che ne sai di quella mucca, quanti baci, quante giocate
Della sua vitalità, delgli amori trovati, le amicizie perdute
Non si fida più dell’amica, persino l’unica da lei a venire..
Guardala Accasciata a terra, quella mucca sembra voglia morire
E non perché sia pronta al mattatoio,
ma perché della vita ha visto solo un corridoio,
Un corridoio fatto del suo soffrire
Dove l’amore nasce e finisce per morire

Morire sempre per mano dell’uomo spietato infame che mi somiglia
Ma oggi Margy, ho deciso ti vendico, in fondo sono ancora tua figlia

Che come allora corre per i nostri campi bui
Ora libera, scappa Margy prima che arrivi lui

E non ti preoccupare adesso puoi scappare
Rimango io al tuo posto
Lo faccio ad ogni costo

E adesso cosa? Perché non vai?
Ti prego Margy qui sono guai

E adesso cosa? Mi vieni ad abbracciare?
Su forza Margy, te ne devi andare

Ok tesoro giochiamo ancora
In fondo è notte, nessuno lavora

Ahah la maglia lasciami che mi fai ridere
Che bello Margy saperti vivere!

E chi è quell’uomo che sta arrivando?
Non dirmi amore che ti sta cercando

Ora lo vedo è l’allevatore
Si è quel bastardo che non conosce amore

Allora Margy lo carichiamo
Zampate e schiaffi e dopo scappiamo

Aspetta mamma, ha una pistola
Un colpo al braccio, ti abbraccio e il sangue cola..

E no Bastardo, non lo dovevi fare
Potevi ferire Margy, fermati e non scappare!

Prenditi questo per tutti i vitelli che hai guardato negli occhi
Questo per i litri di sangue latte che ti succhi

E poi questo per tutte le mucche violentate
E quest’altro per tutte le vite massacrate

E adesso fermo legato inerme
Cosa si prova vecchio di un verme?
Se fossi un verme avresti molto più cuore
Perché tra i vermi non si decide chi muore

Non ti finisco
No non ancora
Adesso mi servi, decido io l’ora

Che dici Margy ci divertiamo?
Lo facciamo a pezzi e poi lo vendiamo?
Infondo per le mammine che tirano e tirano litri di latte
Ne sono sicura, dei fegati umani ne andranno ghiotte

E ancora che interrompe persino da incastrato
:- son scomodo e son stanco di starmene chinato-:

Vi prego dai scioglietemi giuro non scapperò Vi do la mia parola
Da domani cambierò

E via con le risate di quelle forti a non finire
Ma come può imparare se ci specula sul morire

E lui che si lamenta mi chiede se è essenziale
La mia risposta è che gli umani lo dovrebbero imparare! TRISKAL


foto di Ylenia


OCCHI IMMENSI NEL VENTO
(10 aprile 2012 )

Ho fatto un sogno assurdo e mi sènto morire, era tutto nitido, l'insegna bordeaux macell...la via, il civico, il locale...il banco, i clienti e quèsta tipa sporca di dietro, che cercava anche una raffinatezza oh.. com'era cortese col cliente..
il cliènte che chiedeva qualche fetta di vitello..così, da dietro il vetro, prendeva a spintoni il cucciolo che stanco scendeva, saltellava le faceva le coccole, le feste, le faceva l'amore, tutto... e lèi ordinava di accucciarsi così, affettava lembi di pelle e pèzzi della sua carne nella sua carne,

il piccolo, infastidito e dolènte, che invece guardava con occhi di rassegno e ubbidienza, così, ritornava al suo posto, ancora più stanco e dolente, nella speranza di essere visto per quello che era,

non importava una coppa o medaglia , franchezza, dal sospiro arguto, importava solo essere riconosciuto,
o forse abbracciato, senza dubbio amato..

ed io che a testa scossa urlavo e piangèvo,
muta come i suoi occhi, i più grandi al mondo che potessero parlare,
nelle sue ferite le mie ginocchie spoglie ,

calici e rivali,
nudi di zoccoli o stivali,
così piangemmo, piangemmo per molto,
perchè non rinasce un pezzo d'anima tolto,
e noi gridammo ma non ci sentìì nèssuno,
ognuno nascosto dentro una testa di fumo,
e ridevano, si stringevano mani,
per un etto corroso da questi sporchi umani,
i soldi che frusciavano, flash di mammme che cercavano,
impazzite dalle gabbie spoglie, di chi ruba la vita , ma l'amore non lo togliè,..

indelebile come nello sguardo di chi ha vissuto,
il bimbo capisce ora di essere riconosciuto,
ed io che immagino quel sangue impregno sulla carta straccia,
corroso tra giugola, nel naso su per la faccia,
di chi mastica o beve, la sua vita breve..

e ORA MI GUARDA, MI SORRIDe DA SPeNTO,
CUCCIOLO DI MUCCA,
OCCHI IMMeNSI NeL VeNTO..

ed io alzo il capo e prendo colore,
le dico signora ma non sente dolore?,
e lei mi risponde ma taci villana,
sei proprio ingenua la sua vita è vana,
tanto non urla e non prova dolore,
è qui pèr servire fino a quando muore..

ed io alzo la voce e lo grido a tutti,
avete i cuori affogati dai lutti,
comè fate a non sentire, come fate a non vedere..
c'è un vitèllino che trema e che rantola preghière,

lo vedete adèsso? mi sta guardando,
io cado ai suoi occhi, voi ridete ingoiando,

gli dico tesoro ci abbracciamo azzittiti,
sono loro chè sono impazziti, 
eppure due orecchie e un cuore lo hanno,
sospiro più forte dentro ogni tuo affanno,
ora mi segui e mi vieni a leccare,
ferite che nel tempo fanno ancora male,
vedi Dugly, Fiona e tutti i fratèlli,
sono un criminale se apro i cancelli,

se tolgo quell'asta e lo faccio cadere,
se vengo e ti amo di carezze vere,
se ti mèdico lenta, le costole scarnite,
se ti lascio correre pèr valli infinite...

ho sognato mura nere, un mare di catene,
secchi vuoti, corni svuoti,
bimbi che non riuscivano a correre ma solo a cadere,
madri stanche di quèsto sporco mestière,
formaggi e grigliate nelle pance altrui, 
e poi..poi ho visto LUI...

non so se fosse un sogno, o pare troppo irrèale,
ma di vèro c'è che tutto è reale,
lasciate cadere coltelli e cancelli,
aprite e guardate quanto sono belli,

zittite e sentite le loro voci nel vuoto,
vivete dolce la viscera e scattate una foto,
portatela ovunque portiate voi...

intenda chi legge,
fa quèllo che puoi. 

ed io che trista lacrimo sui loro musi vividi,
scatenate catene e portatevi i lividi.
oppure può essere rimanga incastrato
come il serbatoio di un cuore spezzato,

ognuno decide sè crimina o meno,
o che sognate ma nel mentre io tremo...

non sono parole cadute come pioggia,
ma scolpite e scalfite nel cuore come roccia.

Ho sognato un mondo che non ci appartiene..e poi una rivolta di musi e catene.

Ho sognato corse, affanni, e canti innocenti.
chiunque di voi abbia sentimènti....

che faccia qualunque, qualunque cosa possa.

ma accarezzalo lento,contro ogni scossa.

accarezzalo lento, contro ogni scossa..

ACCAReZZALO LeNTO ..CONTRO OGNI SCOSSA



 Ylenia è una animalista molto attiva e molto coraggiosa. Ha fatto quello che bisogna fare se davvero si vuole conoscere e agire, è andata a vedere di persona. A vedere la realtà vera e cruda, di violenza nascosta dietro l'industria casearia, ed è tornata per raccontarla. Perciò pubblico , su sua gentile concessione, una parte dei suoi post. Solo una parte, tra le più poetiche. 
Le parole di Ylenia sono il sentimento e l'azione prima di ogni riflessione, prima di ogni razionalizzazione. Ma non sono parole sprovvedute, né ingenue: la loro consapevolezza deriva tutta dall'esperienza diretta, e perciò sono così dirette e forti e piene di passione.

Ylenia ha intenzione di fare una conferenza su questa sua espreienza, dunque tornerò a parlarne di sicuro, e  ci saranno altre occasioni per poterla leggere.
GRAZIE, YLENIA

1 commento:

  1. L'esperienza di Ylenia, che come non pochi attivisti impegnati per gli altri animali ha avuto il coraggio e l'abilità di introdursi nei luoghi negati dello sfruttamento, è un memento sul fatto che questi luoghi non sono scomparsi, ma continuano a ricorrere.
    Basta leggere qui, sul blog di Rita Ciatti, che ha raccontsto della sua partecipazione al presidio davanti al mattatoio di Roma (http://www.ildolcedomani.com/2015/02/resoconto-del-secondo-presidio-davanti.html) ; e basta leggere della iniziativa della Coldiretti nelle piazze italiane, con la mungitura pubblica: la pubblicizzazione, la spettacolarizzazione, dellom sfruttamento (http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2015/02/05/latte-coldiretti-domani-maxi-mungitura-piazze-italiane_xmk9GmLe1bZmrlbhLN39GN.html?refresh_ce)

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