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lunedì 6 luglio 2020

La manifestazione per i macachi a Parma, domenica 5 luglio 2020



Ieri, un altro episodio della battaglia per liberare i macachi destinati alla vivisezione a Parma.
Conosci qualcuno che ci è andato e che a un certo punto ha parlato di manganelli e di carica della polizia. Secondo voci, Ci son stati cellulari rotti. Ci son stati dei fermi tra i manifestanti.


domenica 3 novembre 2019

Ogni Laika sulla Terra

Malyshka, "Piccolina"; Lissichka, "Piccola volpe"; Kussachka, "Una che morde tutti"; Modnitsa, "Modaiola"; Otvazhnaka, "Coraggiosa".

Laika perdeva la sua vita in orbita, 62 anni fa. Laika moriva tutta sola, nello spazio. Moriva di paura.

domenica 13 ottobre 2019

Il discorso di Gianluca Felicetti a Torino

 
cosa rimane da fare a un prigioniero, se non 'accettare' la mano del suo carceriere?


TEST SUI MACACHI: ABBIAMO COLPITO NEL SEGNO

Abbiamo colpito nel segno.
Riuscendo ad avere per la prima volta i documenti dell’autorizzazione ministeriale di una sperimentazione, siamo finalmente potuti entrare nel merito di una delle migliaia e migliaia di procedure che ancora usano 600mila animali ogni anno in Italia.



lunedì 8 luglio 2019

Vivisezione, a Parma




Sabato è stata giornata campale. Come non si vedeva da tempo, tante associazioni, tanti gruppi, si son ritrovari riuniti per un unico obiettivo condiviso: la liberazione dei macachi dall'Università di Parma e la non esecuzione su di loro dell'esperimento Lightup all'Università di Torino.



domenica 7 luglio 2019

Cartoline da Parma - il Corteo del 6 luglio per la liberazione dei macachi

davanti ai cancelli del complesso




Otto chilometri per le vie assolate e stupefatte di Parma, nel cui Ospedale sono rinchiusi i macachi del Lightup, tra le mura del plesso biotecnologico dell'Università di Parma. Dalla stazione, lungo le vie del centro, tra negozi, chiese, monumenti, fino alla prima periferia, dove sorge il complesso ospedaliero.

Qui sotto, una specie di fotoracconto, dove hai tentato di ricostruire un po' l'intero percorso. Non pensavi che Parma fosse così grande!
(Alla fine, in fondo dopo le foto, i ringraziamenti per chi ha scattato le ha scattate). (Eventuali pensieri sulla giornata, li rinvii a un prossimo post).


sabato 6 luglio 2019

Conto alla rovescia per il Corteo di Parma

Giornata campale. Saremo in tanti? Oggi è il giorno del Corteo Nazionale per la liberazione dei macachi. Un corteo contro la vivisezione.
Oggi, siamo uniti.

giovedì 4 luglio 2019

Corteo Nazionale per i Macachi - contro la vivisezione, a Pama 6 luglio 2019



La vivisezione è tutto meno che scomparsa. Questa pratica che da sempre ti fa rattrappire di angoscia è probabilmente quella più implacabile tra le implacabili feroci pratiche umane contro gli altri animali.




Migliaia di vite annegate in un inferno artificiale, di corpi-oggetto, corpi-strumento, gettati a migliaia come spazzatura dopo l'uso violento che ne viene inflitto, materiale non riciclabile.

Immaginate di trovarvi prigionieri di un cubo di ferro fin dalla vostra nascita. Da quel cubo, grosse mani vi estraggono a forza solo per portarvi in posti incomprensibili e spaventosi, dove verrete sottoposti a dolori senza scampo, da patire una volta rinchiusi ancora nei cubi. Per poi venire ri-estratti, all'infinito. Tutto ciò per sempre, fino alla vostra morte.


giovedì 13 giugno 2019

La vivisezione rende ciechi (specialmente all'empatia)

una foto dalla Rete


Ieri sei andato a Torino, a volantinare con la Lav davanti alla Facoltà di psicologia di Torino, dove per ottobre è programmato un esperimento di vivisezione su dei macachi - che potrebbe diventare il centro di una nuova grande mobilitazione contro la vivisezione. Solo una speranza?
Intanto, Lav ha fatto anche una petizione da firmare. Qui.  

Metti anche il link alla petizione di AgireOra



venerdì 9 novembre 2018

sabato 3 novembre 2018

La ballata di Laika

Laika, gli umani non hanno ancora smesso di usare gli animali per i loro esclusivi scopi


Laika, ogni anno la ricordi. Questa volta, con una canzone: 
La ballata di Laika, di Daisy Lumini e Beppe Chierici.


venerdì 29 giugno 2018

La sentenza del processo per Farmacologia


 
Eri in tribunale, lunedì 25 giugno, per assistere all'atto finale del processo per i fatti di Farmacologia: per i 3 attivisti del “Coordinamento Fermare Green Hill”: occuparono, il 20 aprile 2013, gli stabulari di Farmacologia dell’Università Statale di Milano liberando circa 400 topi e un coniglio.

domenica 25 marzo 2018

La Guerra dei Mondi spiare, scappare, nascondersi, animali tra gli altri animali



A chi non è capitato di sentirsi obiettare le più sfrenate e improbabili contro-argomentazioni, lanciate a vario titolo contro chi prende la parola in supporto degli altri animali?
A te, per esempio, è capitato di sentirti dire: "ma se dovesse arrivare una nuova glaciazione e quindi la alternativa fosse tra la inedia e l'estinzione o il divorar carne (compresa, immagini, quella umana) ?". E citi solo questa, perché -va detto  -un pizzico di originalità tutto sommato ce l'ha. Tutte le altre - dalla tradizione alla B12, passando per la sofferenza della carota e la stupidità/cattiveria degli animali - le tralasci. 

Vale la pena citarne solo una, che possiamo invece noi rivolgere a loro. Visto che tu - carnista antropocentrato, che proclama la evidente superiorità di forza dell'umano contro tutti gli animali - ammetti il diritto del più forte a fare del debole e dello sconfitto ciò che vuole, disponendo del suo corpo e della sua specie in ogni modo possibile, che cosa faresti se venissimo invasi da extraterrestri antropofagi?


mercoledì 21 marzo 2018

Chiamata: la quarta udienza del processo contro l'occupazione di Farmacologia

Who cares? (fonte)


Prosegue il processo, per la azione di disobbedienza civile: la occupazione del dipartimento di Farmacologia.  Si è arrivati alla quarta udienza.
Ecco il comunicato.


mercoledì 21 febbraio 2018

La forma dell'acqua



... la forma dell'acqua siamo noi, individui vivi e viventi, che prendiamo la forma del luogo dove ci troviamo -  e intanto lo trasformiamo mentre lo occupiamo.
... la forma dell'acqua è muta: perché la supplica più accorata, la sfida più sfrontata, la dichiarazione più coraggiosa, l'innamoramento più totale si possono pronunciare senza emettere nemmeno un suono.



domenica 18 febbraio 2018

Gill-Man: Il mostro della Laguna Nera

nuoto come corteggiamento?


Ecco un fotogramma di una delle scene più romantiche e contemporaneamente sensuali di tutti i "film-coi-mostri" degli anni '50. 
Il gill-man (l'uomo pesce), scopre questa nuova creatura, un'animale femmina della specie homo, che è arrivata nella sua Laguna, è entrata in casa sua - e ne è attratto, incuriosito. 

martedì 13 febbraio 2018

L'etica è fatta a scale (?) c'è chi scende c'è chi sale



Certi papà, insieme ai figli giocano coi trenini, oppure gli insegnano a nuotare.
Certi papà, invece, escogitano disorientanti illusioni ottiche.
Come Lionel Penrose, che insieme a suo figlio Roger immaginò questa scala .

lunedì 29 gennaio 2018

L'isola di Goli Otok

veduta dell'isola, a 3,3 km dal litorale della Croazia

Poco prima della Giornata della Memoria, ti è capitato tra le mani questo articolo sulla 'isola dei dannati', che hai letto con grande interesse.  Che cosa ha scritto, su L'Espresso, Giovanni Cristicchi? E che cosa ha fotografato, sempre su L'Espresso, Giovanni Cocco? Il lager dimenticato di Tito, uno dei gulag più terribili d'Europa. E tu, Giovanni, pure tu, che cosa hai pensato, che cosa hai provato durante la lettura?

sabato 20 gennaio 2018

Quadro con vivisezione

Une démonstration physiologique avec la vivisection d'un chien, 1832

Il quadro di Émile-Édouard Mouchy ti è penetrato negli occhi come una lama psichica. Grazie a Francesca, che lo ha proposto su FB, insieme avete cercato chi ne fosse l'autore e quando lo avesse dipinto. Ci siete riusciti grazie alla firma apposta in baso a destra. Ché, altrimenti, su internet non si trovano notizie con metodi meno adatti agli investigatori dell'arte.

martedì 9 gennaio 2018

La terza udienza del processo contro l'occupazione di Farmacologia: Milano

Milano, 15 gennaio 2018


Si riceve e si divulga un comunicato del Coordinamento Fermare Green Hill contenente informazioni e iniziative riguardanti la terza udienza del processo contro attiviste e attivisti che occuparono i laboratori di Farmacologia a Milano nel 2013. 
(Veganzetta

Questo è il momento per la solidarietà e la partecipazione.

Comunicato


15 gennaio 2018 ore 12 inizio processo presso il Palazzo di Giustizia di Milano, via Freguglia sezione 8 aula 8 bis.
Dalle ore 11 presidio degli attivisti e possibilità di intervistare gli imputati ai quali verrà data parola durante il dibattimento.
Cartelli con la scritta “apri ogni gabbia” e audio che informerà sulla vivisezione.
Ufficio stampa presente

Il 15 gennaio si terrà la terza udienza per il processo a carico delle attiviste ed attivisti del Coordinamento Fermare Green Hill (CFGH) che il 20 aprile 2013 occuparono gli stabulari del Dipartimento di Farmacologia dell’Università degli Studi di Milano. Il processo intentato da Università degli Studi di Milano e Consiglio Nazionale delle Ricerche – Dipartimento di Neuroscienze- vede gli attivisti imputati dei reati di invasione di edificio pubblico, violenza privata e danneggiamento. Quel giorno grazie all’operazione “Abbattiamo il muro di silenzio” vennero portate all’esterno di quelle mura le immagini della terribile normalità della vita di migliaia di individui rinchiusi in gabbia e ridotti a oggetti usa e getta. Si ottenne la libertà per 400 topi ed 1 coniglio

Gli imputati dichiarano in una nota: “Per noi e per chi ci sostiene è stata un’azione di disobbedienza civile, un atto di rottura che ha richiesto molta determinazione e molto coraggio perché coscienti che ci sarebbero state delle conseguenze penali. Denunciare pratiche di reclusione e tortura forzando le porte di quei luoghi dove ogni giorno avvengono questi crimini è ritenuto un atto illegale perché presuppone che si debbano infrangere delle leggi e il linguaggio giudiziario è piuttosto mistificatorio a riguardo.
Là dove definisce violenza privata l’atto di essersi incatenati per il collo per bloccare l’accesso all’edificio, non riconosce che all’interno di quello stesso edificio vi fossero, e vi sono tuttora, migliaia di corpi imprigionati, ammassati in piccoli contenitori, costretti a movimenti frenetici e sempre uguali nel continuo tentativo di liberarsi, sottoposti a un dolore fisico e a una violenza psicologica intollerabili. Animali privati di ogni diritto a determinare la propria vita e a soddisfare le proprie esigenze. Per quei corpi non c’è alcuna protezione, la pratica della sperimentazione animale è legale ed è finanziata copiosamente attraverso sovvenzioni pubbliche e raccolte fondi come, per esempio, Telethon o AIRC che proprio al Dipartimento di Neuroscienze avevano riversato parte delle donazioni.
L’azione ha rappresentato non solo un atto di resistenza civile con l’inaspettato esito di liberare fisicamente degli esseri viventi ma è stato prima di tutto un tentativo di aprire un dibattito pubblico sulla sperimentazione animale. Ora, grazie al processo, abbiamo l’opportunità di essere noi a chiamare in causa chi continua ad avvalersi delle leggi per sfruttare animali non umani e considerarli come normale materiale da esperimento. Lo scopo di quell’azione del 20 aprile – ricordano gli attivisti – oltre alla liberazione di chi viene imprigionato in nome di una scienza crudele e della diffusione delle immagini di quelle squallide gabbie, è stato anche quello di ribadire la ribellione ad un sistema che fa della mercificazione e sfruttamento dell’esistente più debole il suo punto di forza, quindi nessun pentimento di quanto fatto per la causa della liberazione e della fine della vivisezione”.

Nella vivisezione c’è tutta la prepotenza di una ricerca scientifica che è da sempre indisturbata, protetta da un muro di silenzio che ha permesso che all’interno dei laboratori, in nome della conoscenza e del benessere di pochi, si praticasse ogni genere di tortura su corpi prigionieri ed indifesi. Nella vivisezione si legge anche chiaramente la visione di una società che considera il più debole, il diverso da ingabbiare, allontanare, sfruttare, controllare. Specchio di un sistema che da sempre applica questa visione anche nei confronti dell’animale umano ed è intenzione del Coordinamento Fermare Green Hill era ed è riavviare la lotta contro la sperimentazione animale anche grazie al sito "dentrofarmacologia"  che raccogliere testimonianze, documenti, informazioni. 



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