Nel racconto "La velocità dell'angelo", Gianrico Carofiglio, ci parla delle liste, del loro valore, della loro potenza. Un racconto in parte metaletterario, per certe espressioni o pensieri dei personaggi, come se sapessero di essere, appunto, invenzioni letterrarie. Ancher le liste di Georges Perec, sulla memoria.vengono usate da Carofiglio, e non potrebbe esserci maggior segnale metaletteario chequesto: due personaggi in un libro, che parlano di un altro libro,di un altro autore, nel quale libro si toccano argomenti importanti per la loro storia.
<<... volevo scrivere i miei ricordi ... >> dice Sara al suo nuovo amico ai confini del mare, lo Scrittore. << ... le memorie, i diari sono faticosi da scrivere e penosi da rileggere. ... Però ... il modo migliore per raccogliere i ricordi, per non disperderli, sono le liste. Ogni lista deve avere un titolo. ... Ogni voce della lista deve essere di pochissime parole. Se è una sola, è meglio>>.
<< ... All'inizio, quando ho cominciato, seguivo qualche criterio, tutto aveva a che fare perlopiù con il passato. ... Poi ho cominciato a muovermi con più libertà, mi lascio ispirare da quello che mi capita ... >>
Le liste sono terapeutiche, secondo Sara, sono esorcismi contro il panico dell'oblio e la sensazione di perdita di memoria, di se stessi e di vita che fluisce senza forma. Forse, capita a molti - tutti, prima o poi? - di trascorrere una fase della vita sottoposti a un panico permanente, un panico "a bassa intensità".
Quando si finisce una lista - cosa da fare, credo, sull'onda emotiva, e velocemente, quasi come un gioco di associazioni subliminali a catena, libere - il panico, come ci dice Scrittore "era scomparso, sostituito da una quiete che non provavo da tempo. O che forse, in quella forma, semplicemente non conoscevo. Possibile che fosse così semplice? Voglio dire: recuperare il controllo di un pezzo di passato che sembrava perdutonel gorgo della memoria? Con una semplice lista, unelenco. Tutto questo è assurdo, pensai, senza convinzione".
Di sicuro, si capisce leggendo, le liste sono state il salvagente di Sara, naufragata nel suo passato - chi conosce o chi leggerà il racconto sa o capirà che l'immagine qui sopra, è un disvelamento della trama stessa di questo delicato racconto. Dico solo che la sua chiusa, fatta di mani che si prendono e una frase-ponte verso il futuro da riaprire, mi ha lasciato il segno.
Un blog assomiglia a una lista? I suoi post, sono le voci della lista? Ma se cvosì fosse, sarebbe una lista potenzialmente infinita, che sovverte tuttele regole-delle-liste-così-come-le-leggiamo nel racconto. In questa vertigine vagamente wittengsteiniana o russelliana, non c'è una riposta unica - magari una lista di risposte.
Ci possono essere liste di liste?
Le liste, che si radicano nel passato per far emergere frutti nel presente, possono anche essere specchio-ponte per il futuro? In questo senso: una mia ipotetica lista di cose dal/del/nel passato, è in continuità col me presente, magari solo in forma minima; ma allora, alcune delle voci delle lista, non possono essere come ipoteche sulle voci delle liste future ancora da scrivere? Allora, non è vero che le liste devono vertere solo sul passato, ma possono anche guardare il futuro: e l'inventario del bric-a-brac emotivo passato, si trasforma in progetto futuro e magari spicca il volo sul serio.
Per esempio:
"In questa società in cui tutti noi viviamo, esistono pratiche di violenza terribili, e che non è possibile accettarle. Una società sana non può accettare questa violenza su altri individui".
"Noi non siamo i soli a voler godere delle bellezze della vita. E così, come gli altri animali non ci negano l'accesso al mondo, altrettanto dobbiamo fare noi con loro, smettendola per sempre con questa pretesa di essere i più degni di tutti"
Sono parole pronunciate durante il sesto presidio di NoMattatoio a Roma.
Si può fare una lista delle violenze fatte subire - che possiamo pensare intuitivamente.
Si può fare una lista delle bellezze del mondo, provando a immaginare tutte quelle che condividiamo con gli altri viventi sul pianeta, e ci accorgeremo che sono quelle più belle, importanti e forti.
un bel prato di trifogli un pomeriggio di giugno
l'acqua gelata del torrente sotto al ghiacciaio
il sale delle onde sulla battigia
il profondo fresco delle acque del lago - o del mare
il primo morso a un frutto maturo
il primo strappo di un'erba tenera
il bacio del mio amore più grande
stare vicini, abbracciati
sentire il respiro dei miei compagni mentre riposiamo sotto le stelle
la protezione della mamma
il gioco con gli amici
il sapore del fango
il vibrare vivo dell'aria e del vento
il buio nascosto della tana
(si potrebbe continuare)
(e chissà come sarebbe la lista di un ragno, di un grillo, di una raganella, di una lumaca...)
Questa è la lista che mi viene in mente leggendo qua e là su questo blog:
RispondiElimina"Blurry" dei Puddle of Mudd
Le foto di noi da ragazzi
Il mobile a cassetti che chiamavamo "la Piattaia"
Le pipe nel cassetto
La targa con su scritto "Linda"
I "Tolliveri"
La madre che c'era troppo
Il padre che non c'è mai nei racconti
Scienze politiche e Ingegneria
L'asma
La sepoltura di Ceto con la calce sopra e Stefania che guardava
Il fango in casa dopo una pioggia violentissima
La batteria nello scantinato
Chi vuole cambiare vita non aspetta, la cambia e basta
Il cantiere con il buco nel muro dove passavo per dormire di notte
Le "Storie a Milano" e il Corriere della Sera
Runtastic
Il silenzio
L'Olanda
Nipote
Lontano per sempre senza addii mai
Anonimo non così anonimo, è una sorpresa trovre un tuo commento qui.
EliminaMolte cose della tua lista le ricordo anche io, alcune mi fanno sorridere, perché le avevo dimenticate. Su altre, sono d'accordissimo con te.
Chissà se commenterai ancora?
Non avevo nessuna intenzione di rimanere anonimo. E' solo una etichetta facile da usare nel meccanismo di questo Blog. Infatti mi sono bastate tre parloe per farmi riconoscere.
RispondiEliminaLe liste sono un espediente interessante, persino Fazio e Saviano ci hanno incardinato una trasmissione di enorme successo qualche anno fa.
La lista è facile da leggere
Se non avessi per caso riascoltato "Blurry" dei Puddle of Mudd probabilmente non avrei trovato questo Blog....potenza degli "attraversamenti non lineari" che gli ipertesti consentono di fare.
Il passo successivo è: quando mi dai le foto?
Per gli altri libera interpretazione
Non dovrebbe essere difficile registrarsi, io credo di aver inserito i tools giusto, per come li ho trovati, ma non sei il primo che commenta anonimo, ma poi si firma, e magari successivamente riesce a iscriversi. L'anonimo, quindi, spesso è un divertente segreto di pulcinella 😀 mi incuriosisce come dalla canzone sei arrivato al blog, quali collegamenti iper testuali la rete ha elaborato per. Creare questo ponte. La canone non la conoscevo, sono andato a vederla su YouTube, ascoltando il video, che è molto tenero.
EliminaSulle liste ci sarebbe molto da dire. Sono un bel modo di scrivere e possono avere anche risvolti più inquietanti. Nel racconto, però, Carofiglio le intendeva nel loro modo positivo, da madeleine protestiamo, a patto che ci si dia un poco di regole per scriverle: un solo argomento per lista, a esplorare le sensazioni. Divertente,direi. Dovrò fare una lista delle foto,a proposito, per quando sarà il momento della consegna.
Eh no non te la ricordi ma la conoscevi di sicuro. E' stata l'ultima cosa che abbiamo condiviso prima del buio
RispondiEliminaAntonio, l'ho riascoltata l'altra sera,dopo averla vista nella tua lista, è di sicuro nelle tue corde, ma non la ricordo davvero. 😕 come ti ha fatto arrivare al blog?
EliminaIn ossequio al paradosso di Polany che postula l'irraggiungibilità dell'intelligenza umana da parte di quella artificiale a causa della cosiddetta "conoscenza tacita" che noi umani abbiamo ma che non sappiamo insegnare, non saprei dirti come ci sono arrivato, ma ci sono arrivato impartendo ricerche a google che non ti so ricostruire.
RispondiEliminaLe foto?
Bellissimo post.
RispondiEliminaE hai ragione, una lista serve contro il panico dell'oblio, ho sempre visto le mie in questa accezione...
Quella tua finale mi ha fatto ripensare ad una indimenticabile per un lostiano, quella di Charlie