Lisa, Oscar e Stella, felici |
Stella e Lisa |
In fondo, Cani e Umani hanno proceduto insieme fin dal loro primo apparire sul pianeta, si sono influenzati a vicenda: è insensato affermare che questa influenza è a senso unico, cioè dall'umano al canino. Indice di grandissimo antropocentrismo, è il segnale di una totale indisponibilità all'incontro, che ci cambia.
Le nostre città, per esempio, sono sempre più luoghi difficili da abitare, per noi umani: per i cani sono diventate dei veri e propri habitat alieni, del tutto snaturati e snaturanti.
Il Cane, che è il nostro più intimo e duraturo ponte con la nostra animalità e con lE animalità che ci affiancano e ci attorniano, ci racconta l'impossibilità di continuare a vivere secondo queste regole che dominano nelle nostre città-macchine.
Non è un caso, secondo me, che nei casi in cui la città sia aperta anche ai cani, che possono tornare liberi di esprimersi e di trovarci disposti a quel dialogo che loro non smettono mai di tentare con noi, siano anche più belle e felici per gli umani - e più sane per tutti gli Animali che le vivono e le attraversano.
Stella, con il suo equilibrio unito alla gioia di vivere, alla curiosità delle cose e alla voglia di scoprire e pensare; e con la sua immensa riserva di amore.
Lisa, che è ancora con me, che è coraggiosa e determinata a vivere in pieno tutti i giorni anziani che avrà in sorte.
Grazie a loro, sempre più spesso, mi sento davvero un canuomo.
Grazie a loro, ho potuto scoprire che esistono umani che si avvicinano ai cani per mettersi in gioco e imparare da loro, e per imparare a vivere insieme e poi a trasmettere ad altri umani - a beneficio di altri cani - queste esperienze e queste conoscenze.
In questo modo, la tanto desiderata 'cultura cinofila', sarà anche un aspetto della liberazione degli animali: nel momento in cui libera le menti umane dalle paure, dalle ignoranze e dalle arroganze; libera a doppio senso i messaggi che umani e cani sono capaci di scambiarsi; e infine ci riapre alle altre animalità, grazie alle presenze dei cani nelle nostre vite.
io ho avuto il primo cane tardi, a 23 anni. Quel giorno i gatti fecero un raduno, saranno stati 6 o 7, si arrampicarono sul pergolato antistante al recinto dell'orto e stettero tutti ad osservare lo Sconosciuto. Si chiamava Igor, era un setter inglese bellissimo! Poi sono arrivati i trovatelli...oggi ho Apua, ex randagia di Bucarest e Lunic@ che ci ha regalato un amico, ma per lei è meglio stare da noi!
RispondiEliminaGrazie Sara, per il tuo 'appello' dei tuoi amici cani. Quando il loro numero comincia a crescere, in misura maggiore di due, è allora che secondo me cominciano a vedersi delle cose che ci rimangono impresse per sempre, e ci cambiano i pensieri in modo bello e aperto :)
RispondiEliminaCiao caro Giovanni. Ho letto con piacere questo tuo pensiero sull' essere un "canuomo", e su come questi nostri compagni influenzino e cambino le nostre vite: un' influenza reciproca certo, che sempre riesce a migliorare e abbellire le nostre vite ma che spesso non sappiamo contraccambiare in maniera positiva. I miei veri passi verso una sempre maggiore comprensione di questi nostri amici, non solo cani, li ho fatti grazie a Polly. Ho provato un amore che fatico ad esprimere a parole, ma che certo puoi ben capire. Lei manca ogni giorno...e continuo a piangerla, ma sono grata per ogni attimo vissuto insieme. Prima di salutarti volevo dirti che da alcune settimane un altro giovane nonnino si è unito a questa famiglia. Pensavo che non avrei adottato per parecchio tempo ancora, ma continuavo a guardare foto di cani, soprattutto anziani. Poi un giorno vedo lui, e mi sembra di rivedere la mia Polly. Passano i giorni e io continuo a guardare le sue foto e a dire di non volerlo. Ti confesso però che una parte di me sperava non venisse adottato, perché non volevo che lo avesse qualcun’ altro. Così Diego chiama per poterlo andare a vedere, e lo portiamo a casa il giorno stesso. Lui si chiama Blue, e non sai quanto il suo arrivo abbia fatto bene non solo a me ma anche a Gaia, che giorno dopo giorno vedevo spegnersi sempre più per il vuoto lasciato dalla sua compagna. Ho letto che il maestro arriva quando l’ allievo è pronto: è stato così anche per noi. Ti abbraccio, Cristina.
RispondiEliminaCristina e Diego, rileggo grazie alle statistiche questo vostro dolcissimo commento. Non so perché all'epoca non risposi. Mi scuso tanto con voi. Come state ora? E come sta Blue? Io adesso vivo con Lisa, Maika e Chicco (purtreoppo, Stella e Oscar non ci sono più). I vecchini sono i cani più preziosi e dolci, autentiche fortune da portare a vivere insieme a noi.
EliminaVi abbraccio tanto
Ciao Giovanni, come stai? Non preoccuparti di non aver risposto allora al nostro commento, ricordo di averlo scritto molto dopo la pubblicazione del tuo bellissimo post. Piuttosto scusaci tu se questa risposta arriva solo ora ma è stato un periodo un po' difficile. Devo purtroppo dirti che il nostro piccolo Blue ci ha lasciati la sera del 12 ottobre. E' stato un colpo al cuore durissimo, ed è come aver fatto un salto indietro nel tempo, a quando perdemmo Polly. Poi venne il nostro Blue e rimise insieme i pezzi di tutti noi...ora siamo punto e a capo. Scusa lo sfogo ma sento la sua mancanza ogni attimo, e so che tu puoi ben capire questo dolore. Oltre a ciò, anche Gaia ha avuto seri problemi di salute, che per fortuna stiamo risolvendo, e che sono convinta siano una conseguenza di questa perdita. Spero che tu e i tuoi ragazzi stiate bene e siate felici. E comunque sono perfettamente d'accordo con te, gli animali anziani sono delle autentiche fortune...un abbraccio!
RispondiEliminaCiao carissimi. Mi piace che abbiamo ripreso un po' il filo di una corrispondenza. Anche Internet è capace di superare lo scorrere del tempo e lo stato effimero di ogni cosa. Mi dispiace moltissimo di sapere di Blue, conosco, come dici, il dolore profondo che si prova, una specie di divisione del proprio cuore, che si spezza. Non so se vorrete avere vicino altri cani, ma penso che Blue sarà sempre in qualche modo insieme a voi, e a Gaia, a cui faccio gli auguri.
EliminaNoi stiamo bene, tutto sommato: c'è Lisa, piccola combattente epilettica, ha adesso 16 anni. Poi ci sono Maika, la mia semi-staffina, ardente e appassionata, il dolce equilibrato Chicco. Ultima arrivata, da un mese, la piccola meticcia Chicca, creaturina sfigata, ma con tanta voglia di vivere. Ha un occhio cieco, un orecchio mozzicato, le zampine dietro lussate... unico difetto, però, è che ha solo 2 anni (circa). Forse proverò a prendere almeno un altro vecchietto, quanto prima. un abbrraccio!
Grazie Giovanni, e noi facciamo tanti auguri a tutti i tuoi ragazzi, nonnini e non, che compongono questa tua numerosa famiglia. Sai, anche io penso che Blue e Polly siano ancora qui, per badare a tutti noi. Un pensiero che riesce quantomeno a rasserenarmi.
EliminaPer quanto riguarda l'adottare un nuovo cane, posso dirti che ci penso quotidianamente, ma forse non è ancora arrivato il momento giusto; oppure non ho ancora incontrato i suoi occhi, così come è successo per Blue e Polly. Quando accadrà speriamo siano gli occhi di un nonnino...ma comunque andrà saranno certamente gli occhi giusti...
Un abbraccio a voi tutti!
Anche per me STella è insieme a noi: a volte mi balza nell'anima, coi ricordi e le sensazioni ed è al tempon stesso cosa bella e cosa triste. La penso libera e splendida.
EliminaBej, rigiardo alle adozioni, ognuno ha i suoi tempi, ma credo che sia un po' come andare in biciletta: non si disimpara più! e - per usare un'altra similitudine - i cani, specialmente i vecchietti, son cone le ciliege... ;)
Un abbraccio a voi!!