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sabato 18 novembre 2017

Boschi Vivi senza confini




dal sito Boschi Vivi




Stai iniziando a capire che cosa sia un 'bosco interiore' - prendendo a prestito l'espressione pensata da Leonardo Caffo; e magari, andando a memoria, ti avvicini pure al senso; ma su quel libro eventualmente vedremo, per giocare prossimamente a 'acqua-fuochino-fuoco'.
Il bosco è il punto focale. Che va interiorizzato, trovato dentro se stessi. Infatti, è  qualcosa che ha a che fare - in qualche modo - con il costruirsi una specie di individuale, personale, unica, irripetibile gioia dello 'stare al mondo': è una gioia che non è insensato cercare e curare anche nei dove e nei quando che meno ci piacciono. Si spreca tempo a desiderare di essere altrove quando invece si deve essere qui e ora. Ma non è motivo questo per rinunciare a vivere la propria gioia piena, invece che rimandarla colpevolmente a un altrodomani a cui vorresti tendere. Rischi una tensione all'infinito, una asintote senza pace. Invece, se sei capace di volerti costruire la tua gioia anche dove e quando non ti piace, allora fai la cosa giusta: la tua gioia diventa già lì per te, e non smetterà di esserci quando ti sposterai; anzi: la tua gioia ti seguirà ovunque andrai, perché la tua gioia - così come la tua tristezza - sei tu. Sei tu: è non il luogo dove e quando in questo momento stai vivendo. (che poi tu, tendenzialmente preferisca portati dietro il trolley della malinconia-tristezza, invece dello zaino della felicitù-gioia, è un qualcosa di te su cui non devi smettere di lavorarci, magari mentre stai sdraiato tra le foglie a prendere  il sole novembrino insieme alla tua bretonina 17enne).

sabato 8 aprile 2017

Micromondi dentro un parco - (camminando con i cani)



Oggi ti sei divertito, mentre i cani annusavano i loro universi nei fili dell'erba di un parco: ti sei divertito a fare foto con la nuova macchina fotografica. Nulla di che: una automatica comunissima, che però tra i suoi menù con varie opzioni - veri giocattoli per autentici incapaci della fotografia - ha anche quella per le foto macro. Quelle foto che esplorano il molto piccolo e lo fanno lievitare di colpo alla grandezza di un mondo intero. O fanno rimpicciolire noi all'istante, per farci cadere dentro quel mondo. 
Queste foto che hai fatto, possono essere belle oppure no; inaspettate invece che deja vu; sorprendenti anziché insignificanti.  Resta il fatto che mentre le scattavi - queste e molte altre - ti sei soffermato davvero a pensare: e se questi germogli fossero per me alberi, cresciuti su una parete lignea ad altezze pazzesche? E se le pieghe di quei funghi fossero come tetti di case di un villaggio abbarbicato su un rilievo radicale, che è emerso dal terreno per far da base a un vertiginoso fusto che arriva fino al cielo? Il tronco e la corteccia hanno di sicuro degli abitatori, che la percorrono nel senso della lunghezza del fusto, o dello spessore del legno. E se tu fossi tra quegli abitanti?
Sulla parete verticale, vicino ai germogli-alberi-germoglialberi, si aprono orizzonti vastissimi su prati, altri mega-alberi e giganteschi animali che appaiono all'improvviso come nubi temporalesche . Davanti alla terrazza di funghi, ombreggiata da grandi foglie verde scuro, si spalanca un arcipelago di ondeggianti fili d'erba e foglie crocchianti e secche, un oceano percorso da veloci animali o percosso da imprevedibili estremità di colossali e improvvisi animali enormi e impossibili da vedere per intero.

(Tutto questo, è solo un innocuo pensiero saturnino: cioè allo stesso tempo fantasticheggiante ed espresso di sabato pomeriggio. Anche se - partendo da qui - potresti cominciare a pensare alle diverse dimensioni delle percezioni della realtà e del mondo, che ciascun animale ha: tra loro sono imcommensurabili, e perciò - di primo acchito - dovrebbe essere ovvio quanto sia senza senso metterle tra loro in paragone, in confronto, in gerarchia).

(Per inciso, mentre scattavi e provavi un senso di vertigine: Ti sono venuti in mente i 'micronauti'):



Questo, il primo...





... e questo, il secondo (che hai letto)
 


non questi - anche se ci hai giocato

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