A volte ti viene il magone e succede quando adesso più di prima, pensi a Lisa. In questi giorni.
L'hai sognata, di recente: era come se fossimo in un'altra realtà, dove era tutto normale e lei era ancora presente - anche se aleggiava una rassegnazione. Potevi sfiorarla, ti muovevi e lei era lì, condivideva il tuo stesso spazio.
Poi ti svegli e non puoi non piangere.
Esci con Maika, a volte la chiami Lisa, allora cala il silenzio per un bel po’.
Meno male che c'è lei, così appassionata. Meno male che c'è Chicco, così amichevole. Meno male che c'è Kikiuz, così graziosa.
Anche se comunque non riesci a non continuare a chiederti perché - perché Lisa se ne andata, così presto - sempre troppo presto ti sembra.
Anche se comunque non riesci a non continuare a chiederti perché - perché Lisa se ne andata, così presto - sempre troppo presto ti sembra.
Poi, ti è capitato sotto gli occhi un racconto di J.M.Coetzee. E un po', cominci a capire meglio - a distanza di mesi. O, almeno, lo speri.