sabato 7 febbraio 2015
5 commenti:
TUTTI POSSONO COMMENTARE, ANCHE IN FORMA ANONIMA! (EDIT 2018: HO CAMBIATO IDEA: ALMENO UN NOME IN FONDO AL COMMENTO E' GRADITO, PER NON DOVER RISPONDERE CON UN EHI, TU!). PER ANONIMO, SI INTENDE CHI NON E' ISCRITTO - PER QUALSIASI MOTIVO - AI FOLLOWER. Ma visto che è possibile il commento anche non iscritti, considero una forma di gentilezza scrivere almeno un proprio nome :) )
(EDIT 2 2018: qualsiasi messaggio che contenga pubblcità, promozioni, contenuti promozionali di carattere commerciale o finanziario, di qualsiasi tipo e genere, verrà immediatamente e automaticamente cancellato e gettato nel cestino dell'oblio. promoter avvisato...)
SE sei interessat* a seguire La Confidenza Lenta, prova a cercare l'elenco dei lettori fissi e a cliccare sul tasto azzurro 'segui' Dovrebbe permetterti di iscriverti, se ti fa piacere.
In alternativa, puoi lasciare un commento allo stesso post, quando viene condiviso sulla pagina Facebook della Confidenza, e segnalare se vuoi rivederlo ri-postato qui
il latte della mamma è per i bambini di quella mamma :)
RispondiEliminaÈ verissimo. Anche il tuo commento. Ma se una mamma non può, non riesce ad allattare? Credo che condividere il latte in un mondo sano sia una cosa meravigliosa. E il come forse che va rivisto. Nelle realtà rurali, quando una mamma aveva poco latte, altre madri allattavano loro il piccolo. Poi abbiamo altre realtà, ad esempio alcune comunità zingare non allattano assolutamente i figli. Credo che la cosa più sana sia sempre l'equilibrio, che non c'è!
RispondiEliminaLa confivisione del latte è davvero meravigliosa. Dopo aver scoperto che si pouò fare qualcosa di simile, ho cercato su internet, e guarda cosa ho trovato:
RispondiEliminahttp://aiblud.com/
Credo che sia una valida risposta, sia al come (donazione), sia al cosa (latte materno umano, per bambini umani). Il fulcro è proprio la donazione, il dono - evento che si ripete, come tu racconti, anche nelle realtà rurali: il latte non viene succhiato a forza, per essere dato a chiunque di adulto di altre specie, facendolo pagare ... che è quanto succede alle mucche e a spese dei loro vitelli. Che infatti muoiono di fame.
Non conosco nulla invece dell' episodio antroplogico sulle comunità zingare, e sospendo ogni parere, per ignoranza personale, che mi piacerebbe tu mi aiutassi a dissipare. In comune tra gli eventi che citi ci sia almeno una cosa saliente: che si parla di latte - donato ad altre o non dato - di umane per umani - e umani cuccioli. Mi sento di dire perciò che di sano o di equilibrato, nella mungitora forzosa di milioni di vacche private dei loro vitelli, a cui toccherebbe il latte che invece viene venduto ad adulti umani da ditte che vogliono farne profitto - ci sia pochissimo.
senza scomodare credenze e costumi, anche tra gli ebrei ortodossi, ti regalo questo, letto in rete... dire che "siamo" fuori di testa è poco ti assicuro:
RispondiEliminaBOO (BS) – Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un grido feroce di protesta arriva dai medici pediatri dell’APCI (Associazione Pediatri Corrotti Italiani) contro la pratica dell’allattamento al seno. “Non è possibile che oggi, nel 2014, ci sia ancora qualcuno che pretende di nutrire un neonato con il latte delle mammelle di un essere umano e, come al solito, ci vanno di mezzo le donne! - protesta Pierfedelino Mangiaguardeschi, presidente dell’APCI, durante una conferenza stampa che si è tenuta nell’asilo nido “Peppa Pig” – è inconcepibile, in generale, che qualcuno mangi il latte di qualcun altro: è un atto di cannibalismo!”. [...]
mi sembra un ottimo esempio di satira...
RispondiElimina