Visualizzazione post con etichetta Alessandra Colla. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Alessandra Colla. Mostra tutti i post

domenica 5 gennaio 2014

Rassegna Stampa sul "Caso Caterina S" (3° parte)

Fonte: Aletrnative alla sperimentazione animale
Non c'è due senza tre... Prosegue la rassegna stampa post Simonsen.

Il sito Progresso Etico Vegano, lavorando ancora sulle testimonianze, riporta un articolo pubblicato il 31 marzo 2007 sul quotidiano inglese The Guardian: "dalla voce di un ex-vivisettore tutto l'orrore di questa pratica, e il perché continua a esistere e a essere insegnata nelle università come fosse cosa dovuta e normale".  [sottolineatura mia] .

Arrivano i primi articoli che provano a dare un riassunto della vicenda, fornendone un quadro complessivo, come questo su  Natividad, dove prende la parola ancora Susanna Penco.

Su Villaggio Globale, è possibile leggere la lunga lettera di Roberto Cazzolla Gatti, Biologo ambientale ed evolutivo.


Maria Giovanna Devetag - siamo ormai al 31 dicembre - scrive un lungo post sulla sua pagina facebook. Devetag è segretaria presso Parte in Causa.  Nel post, lucido e argomentato, troviamo a nostra volta altri interessanti link, che consiglio vivamente di andare ad aprire. Si parla, tra le altre cose, di quello che avrebbe potuto (e, in realtà, auspicabilmente dovrebbe), essere un AUTENTICO dibattito scientifico sulla questione animale, con argomenti come la traslabilità dei nuovi farmaci. Devetag tira le sommme: oggi come oggi "la via che passa, tra le altre cose, per i test su animali, è semplicemente l'unica strada che finora sia stata tentata e perseguita. L'unica". Conclude, quindi: " Altre modalità non sono mai finora state attivamente perseguite fino a pochi anni fa, e in Italia su questo siamo molto indietro. E veniamo all'ultima delle frasi fatte tanto in voga: “quando ci saranno metodi sostitutivi sarò il primo a gioirne. Ma fino ad allora...” Scusate, voi pensate che i metodi sostitutivi cadano dal cielo? Si trovino per caso sotto gli alberi come i funghi? Siete davvero così sprovveduti da non sapere che senza investimenti non si ottiene nulla? E che senza pressioni per cambiare, nessuno ha l'incentivo a cambiare? Per favore, vi prego, per il bene del dibattito, trovate argomenti migliori." [sottlineatura mia] . 

Su QN, ritorna la notizia dello smascheramento dei violenti-finti-animalisti.
Marco Affronte, naturalista, pone l'accento su un tema molto importante. Nel suo articolo, parla della nuova etica intravista nel futuro dagli animalisti-antispecisti già oggi: "ci può essere una nuova etica, una nuova morale, che un giorno ci impedirà di sperimentare su altri esseri viventi. Anche se può servire a salvare la vita di un altro essere vivente, e anche se quest'ultimo è un umano. Un'etica che ci spingerà a dare il massimo e a moltiplicare gli sforzi per trovare nuove forme di sperimentazione, o a potenziare quelle già esistenti, perché sperimentare sugli animali non sarà più un'opzione. Non sarà più accettabile, punto e basta".

Intervallo. Notizia scientifica: la stampante 3D che replica la carne umana

Serena Contardi, su Asinus Novus, mette in parallelo le due storie uguali e contrarie di Caterina Simonsen e Giovanna Bordiga, da cui si vede nitidamente la "tragica disparità di forze che corre tra chi difende lo sfruttamento degli animali – con ogni mezzo, come si è visto – , e chi vi si oppone. Per questo servono più oculatezza e studio".

Infatti, sempre su Asinus Novus, sempre Serena Contardi, parla delle regole dell'esposizione mediatica: "l’attenzione morbosa degli Italiani non è stata diretta sull’argomento sperimentazione animale in sé, quanto sull’aberrazione umana de «gli animalisti» (universale generico) che si sono accaniti contro la povera fanciulla innocente: la bella e la bestia, un classico sempreverde". E sebbene 'gli animalisti' si siano dissociati praticamente da subito dagli aggressori, la narrazione ufficiale dominante, si è guardata bene dal parlare di questo.

Andrea Romeo, su Gallinae in Fabula, analizza nel dettaglio il caso mediatico Simonsen.Gli screenshot si commentano da soli.

Per YouAnimalIt, vale l'adagio latino "repetita juvant": si parla ancora, infatti, degli "animalisti tarocchi" che hanno insultato Caterina Simonsen.
Del resto, un dibattito serio, sarebbe davvero necessario. La Limav, lo chiede esplicitamente.

Siamo quasi al termine: segnaliamo questa pagina Facebook, In Opposizione alla Sperimentazione Animale; la testimonianza d'antan (2008) di Mojca D. Murko, eurodeputata slovena.

Alessandra Colla, in una intervista, spiega le ragioni della offensiva vivisezionista e la bufala di Caterina: "i ricercatori vivisezionisti (il termine a loro non piace, ma la sostanza purtroppo è quella, non giriamoci intorno) fanno il possibile per screditare l’animalismo, depotenziandone il messaggio attraverso la criminalizzazione e lo spostamento del problema su un piano più viscerale, per sollecitare risposte istintuali anziché razionali: è una vecchia tattica, l’importante è saperla riconoscere e segnalare".

Ecco. Appunto. (3-fine)



un articolo pubblicato il 31 marzo 2007 dal quotidiano inglese "The Guardian". Dalla voce di un ex-vivisettore, tutto l'orrore di questa pratica, e il perche' continua a esistere e a essere insegnata nelle universita' come fosse cosa dovuta e normale. - See more at: http://progressoeticovegano.com/content/ero-un-vivisezionista#sthash.qhmva3T2.dpuf
un articolo pubblicato il 31 marzo 2007 dal quotidiano inglese "The Guardian". Dalla voce di un ex-vivisettore, tutto l'orrore di questa pratica, e il perche' continua a esistere e a essere insegnata nelle universita' come fosse cosa dovuta e normale. - See more at: http://progressoeticovegano.com/content/ero-un-vivisezionista#sthash.qhmva3T2.dpuf

venerdì 3 gennaio 2014

Rassegna stampa sul "Caso Caterina S" (1°parte)

Fonte: http://alternativesperimentazioneanimale.wordpress.com/




Per gli animalisti-antispecisti, i 'botti' di fine anno - sappiamo bene quanto siano perniciosi, i 'botti' - , sono stati tutti cartacei e internettiani. Mi riferisco al cosiddetto "caso Simonsen".
Caterina Simonsen, 25 anni, studente veterinaria, vegetariana, ama il suo cane, è affetta da ben 4 malattie genetiche. Pubblica un post con un video in cui si schiera per la ricerca su animali. Viene aggredita da insulti di cosiddetti animalisti. E nasce il caso mediatico: sui tre maggiori quotidiani nazionali - Il Corriere della Sera, La Stampa, La Repubblica -  ben tre giorni di fila di articoloni a piena pagina, pagine e pagine, molte foto, interviste a Caterina, lo schieramento dei politici smart del 'nuovo corso', episodi come l'intervista a Felice Cimatti, l'unico che dovrebbe sostenere le ragioni dell'articolato pensiero antispecista-animalista, Garattini che imperversa-sempre-uguale-a-se-stesso e dice che i ricercatori  "non sono cruenti", elzeviri e rubriche in prima pagina, ecc ecc ecc... Li ho conservati tutti, anche se si possono trovare on line sulle pagine dei suddetti quotidiani. Quando mi passerà la lieve costipazione che mi ha dato il Buon Anno allo scoccare della mezzanotte, magari ne pubblicherò degli stralci. Intanto, come ho scritto ad alcune e alcuni blogger in questi giorni vorrei per lo meno fare in modo che tutte le cose dette non spariscano nell'oblio... sono tramortito da questa levata di scudi verso gli animalisti, così, visto che non riesco - per ora - ad articolare un mio commento, mi metto nelle vesti di quello che raccoglie le testimonianze e ne fa tesoro. In fondo, faccio come uno dei miei scrittori-giornalisti preferiti, Ryszard Kapuściński - o come il 'suo' reporter preferito, Erodoto! - almeno lasciate che mi crogioli in questo supremo piacere intellettuale vagamente autocompiaciuto, visto che l'argomento non è piacevole né facile. Lascio la parola alle 'fonti dirette'. Tra un anno ne riparleremo. La prima risposta, è stata pubblicata da Gallianae in Fabula, un comunicato congiunto, che ho condiviso pure sul blog . 
Il comunicato si chiude con una frase che ne riassume le articolate riflessioni: "Per quanto esposto ci dissociamo da chi augura la morte a Caterina Simonsen, ma anche dalla sua presa di posizione a favore della tortura animale." .
Sempre su Gallinae, Alessandra Colla scrive "[la faccenda], peraltro, o càpita a fagiolo o è stata fatta capitare  — Andreotti docet —, dal momento che è ora all’esame delle Commissioni parlamentari un decreto legislativo che stravolgerà la Legge italiana 6 agosto 2013, n. 96, che all’art. 13 stabilisce dei criteri alquanto restrittivi della facoltà di sperimentare: se questo decreto dovesse passare, il prossimo 13 gennaio 2014, sarebbe lecito effettuare esperimenti senza anestesia o analgesia; si potrebbero praticare esercitazioni didattiche con animali; si annullerebbero le limitazioni su animali modificati geneticamente e il riutilizzo in più test; i fondi destinati alla ricerca privilegerebbero la s.a. in misura dell’84% a scàpito dei metodi alternativi; slitterebbe di quattro anni il divieto di prove con animali per xenotrapianti, alcool, tabacco e droghe eccetera. Un colossale passo indietro, uno schiaffo alla nuova sensibilità proclamata da milioni di persone in tutto il mondo, un punto a favore del mostruoso meccanismo che muove interessi plurimiliardari in tutto il mondo" . [sottolineatura mia]. Gli "anti s.a." - scrive ancora Colla, sono un organismo in crescita, di parti per nulla uniformi, ma per lo meno tutte accomunate "da un tratto distintivo — la capacità di immedesimarsi nel dolore del vivente non-umano, straziato da un’arroganza antropocentrica spinta troppo spesso ad estremi intollerabili sotto ogni punto di vista." . Sono ragioni emotive ed empatiche difficili e complesse - poco popolari, frutto di percorsi individuali più o meno lunghi, spesso annosi, difficili da far condividere, e che comunque in questo frangente sono state del tutto polverizzate, appiattite sull'orizzonte della meschinità aggressiva degli insultatori, diventati, di colpo, 'TUTTI' gli animalisti.
Simonsen, d'altro canto, "è l’interlocutrice ideale dei fautori di un modo di fare scienza che sta alla ricerca del XXI secolo come la meccanica newtoniana sta alla fisica quantistica" - è di impatto sulla massa , che si emoziona facilmente, e che difficilmente 'perde tempo' per informarsi e for-marsi un pensiero autonomo - tanto più su questioni spinosissime come questa.
Quel che scopriremo, è che Caterina Simonsen, è molto amica di Giulia Corsini, vice-presidente di Pro-Test Italia. (1-continua)
 
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...