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Marzena Diakun dirige la Sinfonia n°9 di Antonin Dvořák |
Il 21giugno, solstizio, è una giornata molto densa, importante, suggestiva per il nostro immaginario. Infatti, vi si concentrano numerose occasioni per fare festa, per ricordare, per celebrare - che, se non sono proprio quel giorni lì, accadono magari il giorno prima, il 20 giugno.
Come la Giornata del Rifugiato: Il rifugiato è colui “che temendo a ragione di essere perseguitato
per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un
determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova
fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di
questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che,
non avendo cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva
residenza abituale a seguito di tali avvenimenti, non può o non vuole
tornarvi per il timore di cui sopra” [Articolo 1A della Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo status dei rifugiati]. Nella nostra epoca di antropocene, probabilmente sarebbero da aggiungere anche i rifugiati climatici, che quasi certamente aumenteranno nel corso dei prossim anni. Chiusa parentesi.
Il 21 giugno, invece, tocca alla Festa della Musica.