foto di Ylenia |
LE MUCCHE DA LATTE E I VITELLI
(25 luglio 2009)
ECCO, VI PRESENTO LA MUCCA DA LATTE, RIUSCITE A VEDERLA? E’ NASCOSTA MA SI VEDE, è INCASTRATA SI, perché NON SA DA CHE PARTE GUARDARE, SPAVENTATA A TESTA BASSA, CERCA DI SPINGERSI E TIRARSI ALL’INDIETRO, SE NE VUOLE ANDARE, NON VUOLE PIU’ RESTARE, SA CH’E' L’ULTIMA RIMASTA, SA CHE TRA POCO DIVENTERA’ MERCE A PEZZI SU UNO SCAFFALE, UNO SCAFFALE INTERO DI CUORI FATTI A PEZZI.
CERCA DI ANDARE, QUASI CADE E SCIVOLA, IN UN ATTIMO SOLLEVA TERRA E TERRA, FORSE PER NASCONDERSI? IN REALTA’ LA MUCCA SA’ CHE IL RUMORE ATTIRA L’’UOMO, QUELLA MUCCA ...CERCA SOLO DI SCAPPARE, SCAPPARE DA UN MONDO INGRATO E ASSASSINO CHE NON LE APPARTIENE.
LEI, COSI’ MADRE, COSI’ GRAZIA, COSI’ BUONA, DI QUEL BUONO VERO CHE SOLO IN POCHI SANNO APPREZZARE,
GUARDALA LA VEDI BENE ORA? QUASI SI STRAPPA LA BOCCA E IL MUSO PER VOLARE, VOLARE DOVE NON LO SA…MA DI CERTO..LONTANO DA QUA’..LONTANO DA ME, poiché LEI VEDE QUANTA SFORTUNA IO ABBIA AD ASSOMIGLIARE A TUTTI QUEGLI INFAMI PAZZI ASSASSINI CHE LA VOGLIONO VIOLARE..
IN FONDO DALLE TORTO, OGNI MARTEDI’ MATTINA POCO PRIMA DI PRANZO, DA ANNI RIVIVE LE STESSE SCENE, GLI STESSI PASSI IMPAVIDI DI UN UOMO, AVVICINARSI PER RUBARE PRIMA I SUOI FIGLI, POI LE SUE SORELLE ED ORA LEI..
E L’HAI SENTITA PIANGERE TUTTA LA NOTTE SCORSA? NO, NON ERA LA MASTITE, PREGAVA DIO DI AVERE LATTE, LITRI DI LATTE CHE L’UOMO TRASCINA ORA DALLE SUE MAMMELLE, ORA NELLA TINOZZA, POCO IMPORTA SE SPORCA DI SANGUE.
L’ASSASSINO TIRA E TIRA LITRI DI LATTE..PERCHè QUANCUNO COME TE TIRA E TIRA PER COMPRARE!!!
Che ne sai di quella mucca, quanti baci, quante giocate
Della sua vitalità, delgli amori trovati, le amicizie perdute
Non si fida più dell’amica, persino l’unica da lei a venire..
Guardala Accasciata a terra, quella mucca sembra voglia morire
E non perché sia pronta al mattatoio,
ma perché della vita ha visto solo un corridoio,
Un corridoio fatto del suo soffrire
Dove l’amore nasce e finisce per morire
Morire sempre per mano dell’uomo spietato infame che mi somiglia
Ma oggi Margy, ho deciso ti vendico, in fondo sono ancora tua figlia
Che come allora corre per i nostri campi bui
Ora libera, scappa Margy prima che arrivi lui
E non ti preoccupare adesso puoi scappare
Rimango io al tuo posto
Lo faccio ad ogni costo
E adesso cosa? Perché non vai?
Ti prego Margy qui sono guai
E adesso cosa? Mi vieni ad abbracciare?
Su forza Margy, te ne devi andare
Ok tesoro giochiamo ancora
In fondo è notte, nessuno lavora
Ahah la maglia lasciami che mi fai ridere
Che bello Margy saperti vivere!
E chi è quell’uomo che sta arrivando?
Non dirmi amore che ti sta cercando
Ora lo vedo è l’allevatore
Si è quel bastardo che non conosce amore
Allora Margy lo carichiamo
Zampate e schiaffi e dopo scappiamo
Aspetta mamma, ha una pistola
Un colpo al braccio, ti abbraccio e il sangue cola..
E no Bastardo, non lo dovevi fare
Potevi ferire Margy, fermati e non scappare!
Prenditi questo per tutti i vitelli che hai guardato negli occhi
Questo per i litri di sangue latte che ti succhi
E poi questo per tutte le mucche violentate
E quest’altro per tutte le vite massacrate
E adesso fermo legato inerme
Cosa si prova vecchio di un verme?
Se fossi un verme avresti molto più cuore
Perché tra i vermi non si decide chi muore
Non ti finisco
No non ancora
Adesso mi servi, decido io l’ora
Che dici Margy ci divertiamo?
Lo facciamo a pezzi e poi lo vendiamo?
Infondo per le mammine che tirano e tirano litri di latte
Ne sono sicura, dei fegati umani ne andranno ghiotte
E ancora che interrompe persino da incastrato
:- son scomodo e son stanco di starmene chinato-:
Vi prego dai scioglietemi giuro non scapperò Vi do la mia parola
Da domani cambierò
E via con le risate di quelle forti a non finire
Ma come può imparare se ci specula sul morire
E lui che si lamenta mi chiede se è essenziale
La mia risposta è che gli umani lo dovrebbero imparare! TRISKAL
Ylenia è una animalista molto attiva e molto coraggiosa. Ha fatto quello che bisogna fare se davvero si vuole conoscere e agire, è andata a vedere di persona. A vedere la realtà vera e cruda, di violenza nascosta dietro l'industria casearia, ed è tornata per raccontarla. Perciò pubblico , su sua gentile concessione, una parte dei suoi post. Solo una parte, tra le più poetiche.
Le parole di Ylenia sono il sentimento e l'azione prima di ogni riflessione, prima di ogni razionalizzazione. Ma non sono parole sprovvedute, né ingenue: la loro consapevolezza deriva tutta dall'esperienza diretta, e perciò sono così dirette e forti e piene di passione.
Ylenia ha intenzione di fare una conferenza su questa sua espreienza, dunque tornerò a parlarne di sicuro, e ci saranno altre occasioni per poterla leggere.
GRAZIE, YLENIA
L'esperienza di Ylenia, che come non pochi attivisti impegnati per gli altri animali ha avuto il coraggio e l'abilità di introdursi nei luoghi negati dello sfruttamento, è un memento sul fatto che questi luoghi non sono scomparsi, ma continuano a ricorrere.
RispondiEliminaBasta leggere qui, sul blog di Rita Ciatti, che ha raccontsto della sua partecipazione al presidio davanti al mattatoio di Roma (http://www.ildolcedomani.com/2015/02/resoconto-del-secondo-presidio-davanti.html) ; e basta leggere della iniziativa della Coldiretti nelle piazze italiane, con la mungitura pubblica: la pubblicizzazione, la spettacolarizzazione, dellom sfruttamento (http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2015/02/05/latte-coldiretti-domani-maxi-mungitura-piazze-italiane_xmk9GmLe1bZmrlbhLN39GN.html?refresh_ce)