Come una zona di guerra. La pioggia battente. Le luci bianche abbaglianti, le lampeggianti blu poliziesche. Reti e reticolati, cancelli e recinzioni - e sempre ricorrono questi oggetti di prigionia, sembra ogni immancabile volta che gli umani si ritrovano ad avere a che fare con altri animali.
Ci sono dei corpi a terra, inerti, morti. Ci sono altri due piccoli che ancora si muovono, trotterellano confusi e spaventati, indecisi - forse - se allontanarsi dal corpo inerte della loro mamma, o se fare altro. Troppi umani ostili, intorno. Troppi odori ignoti e violenti. Troppi rumori e suoni strani e spaventosi. E il freddo immobilizzato del corpo della mamma. sempre più gelido e sempre più confuso col resto delle cose intorno - che fino a poco prima invece era caldo e rassicurante...
Siamo a Roma, ottobre 2020...