Giovane. Scrupoloso. Super attrezzato di tecnologia, per
osservare gli animali senza venire scorto da loro (quindi, senza disturbarli).
Le sue immagini, ti sembrano specialmente belle: il risultato artistico
esemplare per scoprire la vita di ogni giorno di altranimali lontani dall'uomo.
Sono scorci di animali felici, un ideale punto di partenza per pensare
queldiscorso su 'come' vedere gli altri animali.
Con Marco, in occasione dell'uscita del suo libro più
recente, hai fatto questa chiacchierata on line: è
la terza occasione in questo blog (in più, c'è pure una foto che hai potuto usare come 'cartolina di
Natale', qualche Natale fa).
Buona lettura!
1-PER PRIMA COSA, UNO SGUARDO AL TUO RECENTE PASSATO, PER
RIALLACCIARE LE FILA. HAI AVUTO DEI PREMI, HAI FATTO DEI CORSI, SEI STATO NELLE
SCUOLE, HAI IMPLEMENTATO LA TUA TECNICA E TECNOLOGIA, HAI FATTO NUOVE
ESPERIENZE...?
Il lavoro di naturalista richiede dedizione in diversi
ambiti; io in particolare mi sono dedicato alla fotografia, per lavorare al mio
ultimo libro; ho poi tenuto conferenze, corsi e workshop vari, nonché lezioni
nelle scuole in termini di educazione ambientale. Alcune mie foto hanno
ricevuto quest’anno vari premi, tra tutti il primo di categoria al Wildlife
Photographer of the Year 2016 con uno scatto di testuggine palustre europea in
Sardegna
2-COME E' NATA L'IDEA PER QUESTO LIBRO?
I tesori del fiume è un libro legato agli ambienti di acqua
dolce italiani: fiumi, laghi, ruscelli, stagni, torrenti, lagune, pozze
sotterranee. Si tratta di un ecosistema complesso e molto delicato, tra i più
minacciati nel nostro Paese, eppure meritevole di protezione visto che ospita
numerose specie anche endemiche. Essendo in generale questi luoghi molto
trascurati dall’opinione pubblica, ho deciso di ritrarne le specie, atmosfere e
tratti salienti, per farli conoscere al grande pubblico. Il progetto è stato
possibile grazie al supporto tecnico di Isotecnic, ESA Worldwide e MaGear,
nonché alla fiducia dell’editore Pubblinova Negri.
3-ANCHE IN QUESTO LIBRO, MI PARE CHE L'ATTENZIONE MAGGIORE
SIA RIVOLTA AD ANIMALI CHE DI SOLITO SONO POCO VISIBILI, SIA FISICAMENTE CHE
NEI PENSIERI DELLA GENTE: SONO POCO CONSIDERATI, POCO RISPETTATI, POCO AMATI
Il libro è molto variegato. Dopo la prefazione di Alex
Mustard (Biologo marino e fotografo subacqueo) e l’introduzione, è diviso in 8
capitoli, ovvero:
Alle sorgenti della vita (laghi ghiacciati in alta quota)
La voragine del drago (fauna di fiumi e laghi e sotterranei,
incluso il mitologico proteo, una sorta di salamandra cieca e bianca, che può
vivere fino a 100 anni e digiunare anche per 8 anni)
Eredità marine (torrenti e ruscelli; animali normalmente
associati all’idea di mare ma in realtà presenti anche in acqua dolce, come
granchi, gamberi e spugne)
Elogio del fango (paludi, pozze, acquitrini; rane, rospi,
tritoni, salamandre, testuggini palustri e bisce)
Il lungo viaggio (grandi fiumi; specie migratrici: lampreda
di mare, lampreda padana, anguilla, bottatrice)
Vite al confine (laghi e lagune; avifauna acquatica e
mammiferi)
Invasori (la problematica delle specie alloctone, introdotte
cioè da altri Paesi)
Tesori perduti (cambiamenti climatici, inquinamento,
alterazione degli alvei, bracconaggio e altri problemi; progetti di
conservazione)
Ho dato quindi spazio alle specie meno note e conosciute, ma
non mancano grandi classici come gli uccelli acquatici di molte specie, i cervi
all’abbeverata, i cinghiali al guado o i lupi appenninici in caccia sulla riva
del fiume.
4-IN QUESTI ANNI, COME E' CAMBIATO - SE E' CAMBIATO - IL TUO
MODO DI PENSARE, DI VEDERE, DI VIVERE GLI ANIMALI?
Il mio modo di pensare, vedere e vivere gli animali è
diventato meno viscerale e ossessivo, più ponderato, un filo più distaccato. Da
lontano si apprezza meglio.
5-TU LAVORI SUL CAMPO, CIOE' VAI A CERCARE GLI ANIMALI NEI
LUOGHI DOVE VIVONO. IN PRATICA, ENTRI A CASA LORO. QUALE E' IL TUO MODO DI
BUSSARE? COME FAI A CHIEDERE IL PERMESSO?
Non esiste una ricetta perfetta: bisogna documentarsi molto,
leggere tanto, conoscere le abitudini degli animali, e porsi dei paletti oltre
i quali non arrivare. L’incolumità di un luogo o di un soggetto viene sempre
prima delle foto.
6-SECONDO TE, FATTA SALVA TUTTA LA ATTENZIONE PREPARATORIA E
LA PERFORMANCE TECNICA CHE IMMAGINO TI PERMETTA DI ESSERE IL MENO INVASIVO
POSSIBILE, E' POSSIBILE CHE LA TUA PRESENZA MODIFICHI IL COMPORTAMENTO DEGLI
ANIMALI CHE STAI OSSERVANDO? INFLUISCE SULLA LORO VITA DI TUTTI I GIORNI?
Dipende molto da specie a specie, da individuo a individuo,
da situazione a situazione. Invertebrati, pesci, rettili e anfibi risentono
poco dello stress, mentre uccelli e mammiferi sono più sensibili; ma, anche
nella stessa specie, dipende dalla situazione! Faccio un esempio: in Italia è
vietato scattare foto ai nidi, per evitare che i genitori disturbati
abbandonino uova e pulcini vanificando la riproduzione. Questo è verissimo,
però è anche chiara la differenza tra arrampicarsi su una falesia per
fotografare i pulcini di un’aquila (che abbandonerebbe immediatamente il nido),
e il fotografare dall’auto un nido di cicogne sul tetto di una casa in centro
al paese (in questo caso essendo abituate nessun disturbo). Ma anche
all’interno della stessa specie: un nido di gufo reale su una parete rocciosa
in Lombardia non va assolutamente avvicinato, pena l’abbandono, mentre un nido
di gufo reale in Scandinavia sul balcone di un palazzo, se fotografato dalla
finestra di fronte, non darebbe alcun problema.
Documentarsi è sempre la giusta chiave di lettura.
7-LE TUE FOTO SONO SPETTACOLARI, IN OGNI SENSO POSSIBILE
DELLA PAROLA, SIA DAL PUNTO DI VISTA TECNICO CHE DELLE SUGGESTIIONI CHE
TRASMETTONO. A PARTIRE DA QUALE ELEMENTO INIZIA LA 'COSTRUZIONE' DELLA IMMAGINE
CHE POI NOI VEDIAMO? HAI GIA' UNA IMMAGINE IN MENTE, OPPURE TI PONI NELLA
CONDIZIONE FISICA E PSICOLOGICA DI COGLIERE L'ATTIMO?
Nelle immagini che realizzo tendo a privilegiare l’animale nel
suo contesto, piuttosto che l’animale e basta. Questo mi porta a una ricerca di
scenari e luci particolari, con uno studio delle località e degli spostamenti
animali, per poter prevedere dove si muoveranno e ritrarli negli angoli che
voglio. La scelta di orari e meteo aggiunge il resto in termini di tipologia di
luce! Altre volte si tratta invece di colpi di fortuna, incontri casuali e
serendipità.
8-TRASCORRI MOLTISSIMO TEMPO IN COMPAGNIA DEGLI ALTRI
ANIMALI. SEI DI SICURO NELLA CONDIZIONE DI POTER VEDERE DALLA LORO PROSPETTIVA
ANCHE GLI UMANI. SECONDO TE, GLI ALTRI ANIMALI, CI GUARDANO? E COME, IN
GENERALE, INFLUISCE LA PRESENZA UMANA SULLE VITE DI QUELLI CHE HAI INCONTRATO E
FOTOGRAFATO?
Sempre più stretto è il legame tra uomo e altri animali,
anche se visto dalla prospettiva di questi ultimi. L’urbanizzazione estesa ha
portato numerose specie opportuniste ad entrare nei paesi e nelle città alla
ricerca di cibo e rifugi: volpi e cinghiali rovistano nei cassonetti, falchi
pellegrini nidificano sui grattacieli, civette si nascondono nei fori dei muri,
pipistrelli si infilano sotto le tegole dei tetti.
Io personalmente sono rimasto estasiato da alcuni incontri
con gli orsi marsicani che, in autunno, durante le annate di “magra” nel bosco,
intensificano le proprie scorribande nei paesi alla ricerca di mele e pere
mature. Una situazione assolutamente non pericolosa, ma curiosa, sempre che si
trattino questi animali col dovuto rispetto.
Clicca qui per sfogliare un'anteprima on line del nuovo libro "I tesori del fiume"
Marco Colombo
I tesori del fiume
2016. Pubblinova Negri Editore
144 pag
Il concetto di osservare da lontano, mi è sembrato molto interessante. Suonano molte campanelline, in proposito, nei miei pensieri Qualcosa che ha a che fare con una forma di non interferenza, al netto del compromesso con la pulsione osservativa tipica degli umani - forse uno dei migliori tentativi possibili di compromesso. Ci aggiungerei, generalmente parlando, a questo punto: tecnologia ottica in prospettiva post-umanista e negoziazione degli spazi condivisi interspsecifici.
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