A chi non è capitato di sentirsi obiettare le più sfrenate e improbabili contro-argomentazioni, lanciate a vario titolo contro chi prende la parola in supporto degli altri animali?
A te, per esempio, è capitato di sentirti dire: "ma se dovesse arrivare una nuova glaciazione e quindi la alternativa fosse tra la inedia e l'estinzione o il divorar carne (compresa, immagini, quella umana) ?". E citi solo questa, perché -va detto -un pizzico di originalità tutto sommato ce l'ha. Tutte le altre - dalla tradizione alla B12, passando per la sofferenza della carota e la stupidità/cattiveria degli animali - le tralasci.
Vale la pena citarne solo una, che possiamo invece noi rivolgere a loro. Visto che tu - carnista antropocentrato, che proclama la evidente superiorità di forza dell'umano contro tutti gli animali - ammetti il diritto del più forte a fare del debole e dello sconfitto ciò che vuole, disponendo del suo corpo e della sua specie in ogni modo possibile, che cosa faresti se venissimo invasi da extraterrestri antropofagi?
Henrique Alvim Corrêa |
Il 'cosa fare' in caso di invasione aliena è di certo uno degli argomenti più forti a sostegno della necessità di una chiaro senso etico da mettere al cuore di qualsiasi impegno di ridefinizione dei rapporti tra animali umani e altrianimali - dalla lotta alla resistenza, dalla politica alla economia, dal soccorso e cura alla disobbedienza civile.
Esperimento mentale e provocatorio, sembra concepito proprio per andare a vedere il bluff dell'antropocentrismo.
Una sua formulazione era apparsa a fumetti su Veganzetta -diversi anni fa. Più recentemente, questo argomento è stato formulato dal filosofo Richard David Precht. Un breve cartone animato (ti piace tanto questa parola, preferisci usarla al posto di animazione) che lo illustra molto bene è addirittura apparsa sulla RSI.
In Televisione, gente. Non come in Italia, dove - grazie alla televisione - siamo quasi costretti a vedere in schermo dubbi personaggi di dubbio gusto carnista-amorale contrapposti a improbabili 'rappresentanti' di 'vegani' e 'nazi-animalisti'.
In Televisione, gente. Non come in Italia, dove - grazie alla televisione - siamo quasi costretti a vedere in schermo dubbi personaggi di dubbio gusto carnista-amorale contrapposti a improbabili 'rappresentanti' di 'vegani' e 'nazi-animalisti'.
Meglio se torniamo all'argomento.
Una sua insospettabile - ma non troppo - completa narrazione e disamina, è stata fatta alla fine del XIX da uno scrittore inaspettatamente disturbante e assai poco antropocentrico.
Ti riferisci a Herbert George Wells, con la sua "Guerra dei Mondi".
(En passant, di Wells citi anche "L'isola del Dottor Moreau", dove genetica e vivisezione sono gli argomenti centrali di un'opera di narrativa molto inquietante e oscura. Te la appunti come post prossimo venturo).
I passaggi contenuti nella Guerra wellsiana dove si paragonano gli uomini agli animali, sono davvero molti. Sono brani dove l'antropocentrismo viene smontato, dove si abbraccia un punto di vista dal basso, proprio dell'animale, dove anche appaiono degli animali, con una presenza in netto contrasto con quella frenetica e brulicante degli umani.
Leggiamocene qualcuno.
"Negli ultimi anni del diciannovesimo secolo nessuno avrebbe creduto che questo pianeta fosse osservato col massimo interesse da intelligenze superiori alla nostra seppure anch'esse mortali; che mentre gli umani si dedicavano alle loro normali faccende qualcuno li scrutasse e studiasse, forse con a stessa minuzia con cui un umano scruta al microscopio le creaturine effimere che si accalcano in una goccia d'acqua."
pag 29
"Negli ultimi anni del diciannovesimo secolo nessuno avrebbe creduto che questo pianeta fosse osservato col massimo interesse da intelligenze superiori alla nostra seppure anch'esse mortali; che mentre gli umani si dedicavano alle loro normali faccende qualcuno li scrutasse e studiasse, forse con a stessa minuzia con cui un umano scruta al microscopio le creaturine effimere che si accalcano in una goccia d'acqua."
pag 29
"(...) dobbiamo ricordare la devastazione brutale e assoluta che la nostra specie è stata capace di portare (...). Davvero ci siamo dimostrati tanto compassionevoli da poterci lamentare che i marziani ci abbiano invaso con lo stesso spirito?"
pag 32
"Ma per il momento il macchinario marziano non badò alla folla che correva di qua e di là più di quanto chi inciampa in un formicaio baderebbe alla confusione delle formiche che vi abitavano."
pag 105
"(...) prendevano sangue fresco da altre creature e se lo iniettavano in vena. (...) il sangue ottenuto da un animale ancora vivo, di norma un essere umano, viene convogliato mediante un tubicino nelle arterie del ricevente... La sola idea ci sembra ripugnante. ma forse dobbiamo chiederci cosa penserebbe delle nostre abitudini carnivore un coniglo col dono dell'intelligenza."
pag 186/187
(Ero uscito dal malsano nascondiglio).
"Mi aspettavo di vedere (...) macerie e invece mi ritrovai nel mezzo del paesaggio alieno e spaventoso di un altro pianeta.
All'inizio sperimentai un'emozione che esula dalla gamma consueta degli esserimumani, e che però le povere bestie che dominiamo conoscono sin troppo bene. Mi sentivo come una lepre che torna alla tanae d'un tratto si trova di fronte una squadra di muratori intenti a scavare le fondamenta di una casa. Avvertivo le prime avvisaglie di una consapevolezza che col passare del tempo si sarebbe fattasempre più chiara e opprimente: un senso di spodestamento, la convinzione di non essere più il padrone, bensì animale fra gli animali, schiacciato sotto il tacco dell'invasore marziano. Ci toccava né più né meno la stessa sorte: acquattarci a spiare e scappare a nasconderci. "
pag 211
""Questa non è una guerra", disse l'artigliere. "E non lo è mai stata. Formiche e uomini mica si fanno la guerra". (...) Le formiche hanno le loro città, le loro vite, le loro guerre, le loro rivoluzioni, finché un giorno gliuomini decidono di toglierle di mezzo, e le tolgono di mezzo. Ecco cosa siamo diventati. Formiche.Con una differenza (...) Noi siamo formiche commestibili"."
pag 222
"(...) inizieranno a darci la caccia in modo sistematico, scegliendo i migliori per chiuderli in gabbia, o qualcosa di simile. (...) Non hanno neanche cominciato. (...)".
pag 224
"Chissà, magari i marziani si prenderanno alcuni di loro (quelli senza carattere, che si saranno arresi) come animali da compagnia, li addestreranno e - perché no? - magari si inteneriranno pure al momento di uccidere il ragazzino addomesticato che è cresciuto troppo. Magari ogni tanto li addestreranno a darci la caccia."
pag 227
"(...) I mansueti faranno la fine degli animali mansueti; nel giro di qualche generazione saranno belli, grassi, stupidi e gonfi di sangue gustosissimo - spacciati! Ma noi che restiamo liberi corriamo il rischio di inselvatichirci - di degenerare in una specie di enormi ratti... vivere sottoterra."
pag 228
eccetera.
Ah, poi naturalmente ci sono anche fugaci apparizioni di animali terrestri, come sospesi in un'altra vita. Ci sono lapsus freudiani sottilmente - ma neanche tanto - specisti (alcuni li potere scovare anche negli estratti qui sopra.
C'è il famoso finale coi germi e il signore Dio.
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