sabato 3 novembre 2018

La ballata di Laika

Laika, gli umani non hanno ancora smesso di usare gli animali per i loro esclusivi scopi


Laika, ogni anno la ricordi. Questa volta, con una canzone: 
La ballata di Laika, di Daisy Lumini e Beppe Chierici.



 
Daisy Lumini e Beppe Chierici


Laika - Kudryavka bau-bauva a più non posso la sua protesta, ma gli umani le dicevano ciao ciao e la trattavano come 'cane da strapazzo'.

la copertina del vinile del 1975: LP 'Il paese dei bambini con la testa' .
Dice Valentina  Margonari:"Beppe e Daisy erano cari amici del mio papà e io insieme a lui nel 1975 avevo fatto la copertina per questo LP 'Il paese dei bambini con la testa'. Era un collage fatto con la stoffa"
Una canzone di protesta, nella forma lieve e gentile e leggera di una ballata per i bambini - quelli piccoli e quelli cresciuti, quelli che - unici - sanno vedere senza inibizioni la nudità dell'imperatore.
In un disco di protesta, la protesta politica e musicale: una forma di protesta che deve esserci, che non può mancare o venire ignorata o trascurata, in qualsiasi movimento che voglia lottare contro regole inique stabilite dal dominatore più forte e tutte a suo esclusivo vantaggio.

Perché Laika protestava, con tutte le sue forze: così come protestano e si ribellano tutti gli altri animali di allora e di oggi, contro l'oppressione umana. Se sembra che non lo facciano, è solo perché non si vuole accettare che anche loro hanno autoconsapevolezza e volontà di libertà - e lottano con ogni mezzo nelle loro forze, di fronte all'immensa macchina zootecnica che li circonda. Solo perché la lotta è impari, non significa che non ci sia.
Solo perché non vogliamo vederla, non significa che non sia reale e combattuta senza posa.  E - anzi! -  chi la nega, chi non la vuole vedere, compie una mossa mortifera sul piano etico e maliziosa sul piano intellettuale, perché di fatto appoggia e approva e considera indiscutibile il pericoloso primato antropocentrico.




I monumenti che gli umani hanno fatto a Laika non sono attestazioni di gratitudine, ma ulteriori strumentalizzazioni, nelle quali Laika scompare come cagnolina e diventa un simbolo vuoto della brama di conquista. Doppiamente usata, quindi, perciò doppiamente cancellata.

Leggete il testo:

 Sono Laika una bianca cagnolina
e vivevo a quattro zampe ed abbaiavo
mi azzuffavo con i gatti e alla mattina
rincorrevo le galline nel pollaio
se vedevo un bel cane per la strada
io provavo un non so che di emozione
perché anche tra noi bestie mal che vada
c'è chi prova un sentimento, una passione

Non potevo lamentarmi del padrone
che con me si comportava umanamente
nella ciotola i miei dì la mia razione
era là sempre abbondante puntualmente
non capivo che intendessero gli umani
allorché io li sentivo sospirare
accidenti questa qui è vita da cani
quando a loro avevo niente da invidiare

Un bel dì all'improvviso fui portata
in un posto tutto lucido e imponente
fui trattata come fossi un'ammalata
ma vi giuro non avevo proprio niente
mi cucirono alla pelle certi cosi
collegati con dei televisori
su cui c'erano programmi ben noiosi
delle onde dei zig-zag, dei bip sonori

Mi scocciava tutta quella roba addosso
lo sapete che la lingua di noi cani
è bau bau e lo dicevo a più non posso
ciao ciao Laika rispondevano gli umani
poi un giorno mi trovai in una gabbia
senza sbarre molto simile ad un razzo
non vi dico quale fosse la mia rabbia
che mi usassero da cane da strapazzo

Non crediate che finisse lì la cosa
me ne fecero ancora delle belle
ad una velocità vertiginosa
mi lanciarono nel cielo fra le stelle
e così me ne morii sola soletta
nella capsula tra spazi siderali
ed allora io capii che gran disdetta
sono gli uomini quei poveri animali

Se un giorno andate a Mosca scoprirete
che mi han fatto su una piazza un monumento
quale onore per un cane penserete
aver tale e tanto riconoscimento
ma sappiate se mi avessero concesso
di esprimere una qualche mia opinione
non avrei mai accettato lo confesso
d'esser cavia all'uomo e alla sua ambizione

Sono gli uomini a volere ad ogni costo
l'avventura la gloria e d il successo
per noi bestie pur di stare al nostro posto
quel che siamo va benissimo lo stesso



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