Arriva la Pasqua. Più festosa e compassionevole così... |
... o così? |
Meno di un mese ci separa dalla Pasqua dei cristiani. Nell'uovo di cioccolato fondente, ti piacerebbe trovare una versione in tema del gioco dell'oculista.
Ricordi in breve che il gioco dell'oculista è fatto per gli occhi etici che eventualmente ciascuno di noi dovrebbe avere, e accertarsi se hanno bisogno di occhiali, o di fare esercizio per riaprirsi e focalizzarsi meglio sulle realtà da vedere. Per scoprire, con pochi semplici esercizi, quale immagine ci piace di più - e cercare di capirne il perché.
Qui possiamo vedere tanti agnellini. Sono sempre bianchi e riccioluti. Nella prima immagine, i loro riccioli minuscoli si intrecciano coi fili dell'erba verde. Nella seconda immagine, il vento che soffia per aria, non piega le dure sbarre, che sono grigio-bianche e contro le quali i ricciolini lanosi possono solo rimanere impigliati. Mentre gli agnellini, che sono stati separati dalla mamma quasi subito dopo la nascita, vengono ora fatti salire sull'enorme tir diretto al mattatoio. Hanno poche settimane di vita.
Da anni non mangio agnelli ... Il seitan è buonissimo!
RispondiEliminaHai ragione Mari. A proposito, come ti sembra questo gioco dell'oculista, cioè il confronto tra due immagini così opposte? Secondo te, può aiutare a riflettere?
EliminaSicuramente. Anche se la rivoluzione alimentare è dura da ... digerire per le implicazioni e le stratificazioni culturali, economiche e familiari. Ma è importante continuare a far riflettere.
RispondiEliminaPosso dire una cosa? Di sicuro, in tavola cambiano tante cose. Ma NON è di rivoluzione alimentare che stiamo parlando, bensì di cambiamento di atteggiamento verso gli altri animali - se non ti spaventa, la parola secondo me giusta è cambiamento etico; una nuova prospettiva, nuovi comportamenti. Altrimenti , anche le foto da mettere, sarebbero diverse. NOn agnellini vivi su un prato versus agnellini deportati al macello, ma - faccio per dire - hummus e insalata e macedonia versus bistecca! ;) Se non arriva in primo piano il CHI E' quell'agnellino lì, allora, mi disapiace, ma la riflessione, oltre che lunga, rimane anche sterile, e chi ne paga le spese sono gli agnellini, oltre a tutti gli altri animali, e persino molti umani. MI fa piacere, però, che c'è chi riflette, come te.
RispondiEliminaContinuiamo Giovanni: se non si smuovono le persone davanti agli agnelli........
RispondiEliminaBuona continuazione del tuo lavoro
GRAZIE Annamaria, ben tornata :) sì, ci vuole tenacia, costanza, pazienza, e la voglia sempre di trovare nuovi modi per riuscire ad arrivare alle menti e ai sentimenti delle persone. Buon lavoro e buon tutto anche a te :)
EliminaCome insegna Leonardo.❤
RispondiEliminaBel pezzo Giovanni grazie.
Benvenuta sul blog Rossella, finalmente :) Sono contento che ti sia piaciuto questo post
Elimina