Neve primaverile

Il cielo è bassissimo e biancospesso: promette ancora neve. L'orizzonte campagnolo è indefinito e sembra ancora più distante, vasto. Cosa sono le ombre grigiazzurre che si vedono lontano? Alberi? Case? Illusioni?  Eppure, se ci avviciniamo a casa...

...eppure, inizia oggi la primavera metereologica, sballottata dal furioso gelido burian. La neve con un mese - almeno - di 'ritardo' rispetto a quello che ci è sempre sembrato normale, ha scombussolato alberi e animali. Gli uccellini stanziali - cince, pettirossi, passeri, ghiandaie, anche colombi, merli e corvi e cornacchie - sono freneticamente attivi nel cercare cibo in giro.  Per loro, è questione di vita o di morte  - e nella campagne, colonizzate ovunque dagli umani, trovare cibo disponibile, libero, senza che il prourarselo comporti il rischio di finire in trappola o uccisi, è una autentica sfida.

Questo anno, hai reso parte della routine casalinga il rifornimento di molte postazioni di cibo per uccellini, variamente collocate, con diverse soluzioni, nel piccolo prato di casa. Gli ospiti sono ormai tantissimi, eppure elusivi e fugaci.

 

Solo grazie alla neve, sulla quale si stagliano, hai potuto fare qualche foto, uno scorcio rubato e impreciso, concentrato sulla postazione più facile da osservare, mentre loro proseguono la loro vita - vicino a te, eppure in una reltà tutta diversa e per molti aspetti lontanissima dalla tua - fatta di aria, di altezza, di sottigliezza, di leggerezza, di rapidità, di equilibrio.

 

 

PS

Non occorre che tu dica che proporre cibo agli uccellini selvatici, liberi, è un atto di autentica empatia: se il termine vegano è ancora in cerca di una definizione, questi gesti possono rappresentarne una validissima. No uccelli in gabbia - mai! -, ma alberi ospitali, e cibo, per avere la fortuna di far arrivare gli uccelli in volo da lontano, proprio sull'albero che la sorte ci ha regalato fuori dalla porta di casa.