sabato 15 aprile 2017

Ho incontrato un agnellino






... è una piccola storia finora felice, anche se difficile, anche se nata grazie al coraggio e all'energia di una persona. La storia del tuo incontro, del tuo conoscere questo piccolo agnellino di cinque giorni.

Piccolo tesoro, protetto dal segreto e dalla soliderietà di alcuni umani -  tanti, per essere al mondo da meno di una settimana - che in soli cinque giorni hanno attraversato la sua vita, anche solo per poche ore, fino a che non è stato al sicuro, protetto e curato.

Tu sei una di quelle persone, che per poche ore hanno attraversato la sua vita.
Non dimenticherai mai il primo istante: lui era in una piccola cesta di vimini, proprio come un bambino salvato dalla piena (la piena degli eventi sanguinosi di questi giorni religiosi). Silenzioso e curioso, indebolito e amichevole, ha alzato lo sguardo e i vostri occhi si sono incrociati.
A quel punto - è stato quando hai iniziato a piangere. Non era un pianto di tristezza, o di disperazione;  non era un pianto perché pensavi ai macelli. 

Era piuttosto il pianto che può sgorgare dal profondo, come acqua sorgiva, rinfrescante e rinfrancante, dal profondo dell'anima, del cuore, delle emozioni e dei pensieri, quando si ha la fortuna di una epifania. Una epifania: lo spettacolo che ti appare all'improvviso, senza preavviso, della bellezza pura, limpida, inequivocabile. Gli occhi suoi dell'agnellino sono e sono stati belli, chiari e luminosi, quando ti hanno guardato e tu hai potuto scorgere la luce bambina della sua anima. Per questo motivo hai pianto - e hai riso insieme.  Hai percepito tutto insieme e in un unico grandioso istante, tutta la fortissima fragilità di questo bambino lanoso - tutto lui stesso, che solamente essendoci, semplicemente con la sua presenza, ti ha fatto vedere in un lampo damasceno tutta la poderosa volontà di respirare che la vita incarna in ogni singolo essere, in ogni singolo ente. Tutto in lui, in questo agnellino, hai trovato racchiuso, l'anelito irrefrenabile di un intero universo di vita, una autentica sineddoche di un pianeta ricolmo di vita, esuberante di vita.
Come in un big bang, da lì tutti i pensieri sono esplosi, espandendosi e riallacciandosi con tutto il contesto e tutta la realà che ci circonda e tutta la vita che ci compenetra. 
Sono arrivati i pensieri per gli altri agnelli, sono arrivati i pensieri di incredulità indignata e inorridita - per fare il lavoro di uccidere col coltello questi piccoli bambini, bisogna prima essersi aperti il torace per strapparsi il cuore;  sono arrivati i pensieri di cura e premura pratica e concreta: sospinti dalla realtà del momento contingente, con le sue necessità e i suoi obiettivi focalizzati interamente su questa piccola vita, i suoi piccoli respiri che a ogni costo bisogna(va) far continuare. E il tempo ha ripreso a scorrere, e sono riapparsi gli umani coraggiosi che hai (avuto) la fortuna di incontrare a tua volta, in una giornata che non dimenticherai mai più.

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