mercoledì 20 maggio 2015

NOmattatoio continua, siamo al sesto presidio

in viale Palmiro Togliatti angolo Piazzale Pino Pascali, Roma





Per quanta giustizia possa esserci in una città, basta la presenza del mattatoio a farne una figlia della maledizione. (Guido Ceronetti)

Non servono riforme, serve la cessazione dello sfruttamento
Non serve una riforma sul funzionamento dei macelli o degli altri centri di sfruttamento degli animali. Non esiste un modo "giusto" o accettabile di uccidere e sfruttare gli animali.

 "Torniamo davanti al mattatoio di Roma per dare visibilità all'indescrivibile, inimmaginabile sofferenza degli animali, l'inferno animale nella società umana, il sudore, il sangue, la disperazione degli animali."

Poiché il giorno si avvicina, poiché ho messo che parteciperò, ho promesso che la mia partecipazione sarebbe stata attraverso il video del blog, dato che  - per ora - Roma per me rimane lontana...

Intanto, sul sito ufficiale potete (ri)scoprire e conoscere la campagna  coraggiosa contro i macelli, luogo della destinazione finale al colmo di una vita di sofferenze, paura, privazioni, negazioni totali.

Per scoprire che la campagna non ha bandiera ideologica, non ha luogo geografico specifico; e  infatti ha già avuto luogo almeno una volta a Torino, lo scorso mese.
Potete anche scoprire che, se volete, potete fare la stessa cosa nella vostra città, davantio al 'vostro' macello... e diffondere a macchia d'olio le voci di quegli umani che si uniscono alle voci disperate degli altranimali incarcerati nel braccio della morte.
A me, questa possibilità, di agire concretamente e in prima persona, facnedo del gruppo Nomattatoio un insieme di individui sempre più granmde, piace molto. E a voi?

7 commenti:

  1. Grazie mille Giovanni per il tuo contributo a diffondere la campagna. :-)

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    1. Mi poiacerebbe essere in grado di diffonderla anche di più! Cara Rita, sto leggendo il libro FINALMENTE LA LIBERAZIONE ANIMALE! di Melanie Joy, preso a Torino insieme a un bel po' di libni Sonda - tra cui IL BOSCO INTERIORE, di cui spero di scrviere presto - e perciò mi sento 'molto in oarte'. Che possiate essere tanti e forti al presidio!

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    2. Ottime letture! Quello di Leonardo a dire il vero ancora devo prenderlo, ma non dubito che mi piacerà. ;-)

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  2. Sei un eroe Giovanni, io non ne ho il coraggio ..Faccio tutto , ma vedere o andare vicino a luoghi dove gli animali soffrono ,mi fa stare male...Scarto persino i cartoni animati, perchè ho la lacrima facile...
    Sarò anormale?
    Un abbraccio forte!

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    1. Non sono un eroe, Nella, e potrei di sicuro fare assai di più... Quali sono i cartoni animati che ti suscitano lacrime? Prova, se ti riesce, a trasformarle in azioni, vedrai che saranno meno amare.
      Un abbraccio anche a te, Nella!

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    2. Tutti i cartoni animati che parlano di animali, senza poì entrare nelle pellicole vere e proprie che scarto come principio...Eh.. caro Giovanni, anche le lacerazioni che la vita ti regala ti portano a essere molto più deboli e più fragili..
      Bacio prefestivo!

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    3. Cara Nella, ti rispondo solo ora, con enorme ritrdo, perché nin mi arrivano le notifiche! Meno male che sto guardando un po' di post, prima di andare a nanna. Ma i cartoni o i film che parlano di animali sono spesso molto belli, e - - sì - anche commoventi, è vero. ! ma il timore di guardarli col rischio di scoprire qualcosa di brutto (un timore che ho anche io, e che spesso pure a me mi fa allontanare da certi film) non vorrà dire che c'è qualcosa di deviato nel modo in cui noi trattiamo gli animali, quasi ogni volta che abbiamo a che fare con loro, per cui la probabilità di vederli maltrasttati in un film, quando incontrano un umani, ci appare molto, troppo alta? Mah! Le lacerazioni della vita, poi, cara Nella, posono essere profonde e dolorose. Sapessi ch fragilità mi banno provocato! Bacio prefestivo (ormai ci risiamo)

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