domenica 12 marzo 2017

Love - la volpe


edizioni BD


Ti sei arrampicat* fino alla cima dell'altura, in mezzo al bosco, che è caldo e olezzante, anche se immerso nell'ombra. Sei nel punto più alto nel raggio di molto chilometri e ci sei arrivata con determinazione e pazienza, un passo dopo l'altro. Non eri mai stata sulla cima e oggi ti è venuta la curiosità di vederla, annusarla, per scoprirla e conoscerla. 
Se alzi lo sguardo, oltre i tronchi e le molte foglie, vedi il bosco rosso, giallo e rame dei cespugli bassi e forti, sul pendio di fronte; e, come incastrato tra le due pendici boscose, il luccicare azzurro e ammiccante di abbagli del mare, azzurro profondo.
Torni a immergerti nelle radure e tra gli alberi.
La tua vita si svolge in questi spazi, insieme a molti altri individui di altri animali, con abitudini diverse e i loro comportamenti, che spesso ti sorprendono.
La vostra casa, l'isola grande che emerge dal mare profondo color del vino, sta per cambiare completamente, improvvisamente, e violentemente.

Questa storia ha la magia della assenza delle parole. I veri incantesimi sono quelli agiti con tutti i sensi e i movimenti del corpo - dei corpi, nel fluire inarrestabile della vita, qualsiasi sia la forma che ha preso, una contingenza individuale sempre e comunque destinata a ritornare a indistinguersi nel flusso vitale. Eppure, è molto simile al bel libro "L'estate della collina", in qualche modo ne condivide l'approccio. In quel libro le tante parole pennellano immagini quasi statiche; qui le immagini raccontano storie mozzafiato. Ma tutte e due gli sguardi provano decentrarsi dall'antropocentrismo (secondo te, grazie anche ai mezzi impiegati, la storia grafica ottiene con maggior efficacia questo intento).

Scrivono in esergo i due autori, Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci:
"NEL REGNO ANIMALE LE BESTIE NON SI AMANO.
MA NON SI ODIANO NEMMENO.
L'AMORE E L'ODIO FORMANO UN TUTT'UNO.
UN TUTTO UNIVERSALE, UN INSIEME SUPREMO
CHE SI POTREBBE DEFINIRE DIVINO, O ANCORA, AMORE.
UN AMORE CHE L'UOMO NON RAGGIUNGERà MAI."

Una frase intrecciata di strani opposti, detti in un modo che ti crea delle zone grigie, proprio ai bordi della vista, quegli oggetti sull'orlo della percezione, che si riesce a guardare solo girando gli occhi di lato, ché se provi a guardarli direttamente, spariscono.
Ti sembrano strane, per esempio, parole come 'odio' e 'bestie', due spie di una visione per forza di cose (?) plasmata su misura umana. Eppure, si intravede un che di vero, e di avvertibile che è autentico, nel tutto universale, e che rimane irragiungibile per l'uomo proprio perché è propenso a usare parole che esprimono concetti come 'odio' e 'bestie': parole che tagliano e che creano separazioni, confini, barriere, laddove invece non ne possono esistere - pena il disseccamento e la morte per aridità.

Amore è in effetti una parola più giusta: non per sentimentalismo, né per effettuare una distorsione prospettica diversa ma simile a quella che si impunta a rendere separato l'uomo dagli altri animali e da tutto il vivente. Bensì perché se amore significa creazione di relazione, allora è proprio la relazione, l'interscambio - esplicato in tutti i modi possibili, compresi quelli rapidi, unilaterali e aggressivi - che anima l'intero flusso vivente.

La storia, affascinante in quanto priva di parole, ne è un tassello perfetto come esempio. Tutti gli animali coinvolti nel cambiamento dell'isola, si trovano in certi momenti a incontrarsi e scontrarsi, assecondarsi o intralciarsi e ciascuno di loro non perde la propria individualità, né il proprio punto di vista - anche se il punto di vista principale è quello della piccola volpe, in gara con se stessa - così sembra, così ti sembra, fino alla fine rivelatrice - e in competizione con l'isola, per la quale corre e salta a perdifiato in tutto il racconto. La volpe ha un pensiero, ha una meta, ha una speranza, ha una preoccupazione, ha un piano, fa tutto quello che fa perché vede se stessa non da sola e viva oltre il pericolo. Arrivi a capirlo nello stesso momento in cui la vedi arrivare fino alla fine, e scopri con lei - che ritrova e riscopre - l'ago della sua bussola.

Alla fine, la luna scintillerà sulla cenere. A giorno fatto, le volpi torneranno a correre nel ripido scosceso prato, a picco sul mare, lo stesso punto dove prima c'era un altro pezzo di bosco  e adesso ondeggia il mare.

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