venerdì 31 maggio 2019

Halina Birenbaum, poetessa, sopravvissuta

Halina Birenbaum, nata a Varsavia 90 anni fa, internata as Auschwitz da bambina
"Ho sofferto troppo per stare con persone che propagano idee per le quali ho perso la mia famiglia e l'infanzia". Così ha detto la novantenne poetessa polacca, Halina Birenbaum, all'occasione del Salone del Libro di questo anno. Quello che infine è stato un aut aut decisivo, Halina lo ha fatto per combattere la insopportable idea che sotto lo stesso spazio dove lei avrebbe parlato, ci fossero anche persone che volessero apertamente diffondere idee orientate al fascismo - sia pure in un'altra, dimessa, zona della struttura.




La cronaca ormai è già storia recente e in Rete si possono trovare decine di articoli e commenti. 
Tu, che apprezzi la poesia e che hai in odio il fascismo, hai voluto prendere il libro che Birenbum ha portato a Torino e ne hai letto le poesie. Ti piace pensare che tutto il clamore suscitato da un sedicente editore di odio e violenza, abbia avuto come conseguenza più notevole quella di far conoscere non i suoi libri senza valore, ma libri che sono belli e valorosi, come questo.




Anche la storia di come è stata realizzata la traduzione itaiana del libro è notevole in sé.
Il libro, infatti, nasce da un progetto di traduzione che Fabio Cicaloni, docente di tedesco presso il Liceo Statale 'Antonio Rosmini' di Grosseto, ha svolto con i suoi studenti dell'ultimo anno fra il 2012 e il 2013.
Gli studenti hanno tradotto partecipazione, hanno sentito molto queste dolenti e semplici poesie, mettendoci anche un poco della loro vita.

Prima di questo libro, Halina Birenbaum non è mai stata pubblicata in Italia, mentre la poetessa è molto conosciuta in tutto il mondo per il suo impegno di testimone della Shoah.
Halina stessa dice di aver cominciato la sua esistenza dalla morte, immersa nella realtà del lager; per poi 'risorgere' dopo il 1945, anno della liberazione. La sua sopravvivenza ha un unico scopo: testimoniare gli eventi dell'Olocausto.
Se il nostro futuro si forma nel presente, allora deve partire dalla conoscenza del passato: come le onde del mare, i bambini e i ragazzi di oggi non dimentichino il passato e costruiscano il loro futuro - che poi, inesorabilmente, diverrà un giorno anch'esso il passato di nuove generazioni.

Con la loro traduzione, i ragazzi ridanno linfa ai ricordi di Halina Birenbaum: ricordi rappresi su un momento doloroso degli eventi umani -il nazismo, il lager, gli stermini- che perle nuove generazioni, però, rappresenta ormai un passato lontano e incomprensibile, la storia. Invece, questa storia oggi asciugata e inerte, è stata carne e sangue e vite perdute, sofferenze, torture, morti. Per Halina "è difficile riconciliarsi con il fatto che il tempo e l'ignoranza ne cancelleranno le impronte, la comprensione e la capacità di trarne le conseguenze per il futuro". Non insegnamenti - che son cose comunque imposte - ma conseguenze di azioni - che coinvolgono tutti. 
Sembra che oggi questa incapacità sia ormai diffusa e anzi venga rivendicata: la smemoratezza sta già producendo cattiveria, oppressione, spietatezza. Cosa succederà, quando tutti i testimoni diretti non ci saranno più?
Ma - forse - la smemoratezza non ha mai smesso di diffondere conseguenze orribili. 
Ma - forse - il sangue, la carne, i corpi che vengono violati, raggruppati, sottomessi, raccolti, abusati, torturati, uccisi, sterminati, non finiscono mai; non sono solo quelli di animali umani 'bestializzati', ma anche di animali non umani - tutti gli altri, senza fine, vertiginosamente.
Ma - forse - la gente preferisce scansarsi da tragedie e fatti tristi, dalla visione e conoscenza di pratiche di orrore e violenza, che continuano a esistere, senza sosta, invisibili, in mezzo a noi.

Nelle poesie di Halina il dolore si può sentire, vedere, toccare, udire, annusare, odorare - con sinestesie eloquenti. 
Nelle poesie di Halina, la nostalgia per la madre perduta è una presenza costante, che popola i sogni, gli incubi, i ricordi, i desideri, le speranze.

Prendete questo libriccino e leggete le poesie che contiene e che conserva per il -nostro- futuro.

Contate, adesso, quanti sono gli animali non umani che vivono vite di morte, incise nei loro corpi. Contate, adesso, quante sono le madri che sono costrette a perdere i loro figli; quanti sono i figli destinati al dolore e alla uccisione - perché al mondo esiste chi vive di pensiero specista e non ha alcun freno o esitazione.

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