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di Valentina Veratrini |
Altra serata organizzata dal Giardino di Quark di Gattinara. La cultura non è accessorio secondario, nel discorso del nostro rapporto verso gli altri animali.
Questa volta, di scena, Valentina Veratrini, editora, attrice e scrittrice di poesie e racconti.
Come quelli custoditi in questo piccolo libretto che ti ha conquistato, fin dalla Premessa.
Dove si narra dell'aver vissuto molte vite - quasi che Valentina sia essa stessa una gatta - anzi, forse qualcuna di più, "in un mare di futuri possibili".
Le vite e le loro ferite e i loro tatuaggi in inchiostro di ricordo, sono intrecciate, annodate, a quella di molti altri animali.
Perciò, gioco forza, la Premessa diventa anche il racconto della separazione, della morte, del lutto. ma non c'è tristezza disperata. Invece, leggi un racconto amoroso e sollecito: di cure, di accompagnamento, di valzer lenti, di movenze streghesche, di nenie cullanti per corpi che si rilassano nell'arrivo della fine, senza più la paura.
Si raccontano con lievità, baci e lacrime. Dell'arrivo della morte, "un vento leggero di fiori" (la liberazione dalla malattia e dal dolore?). C'è lo spazio per il lutto, per il ricordo, per la sepoltura coi suoi riti suggeriti da sentimenti puri.
C'è la condivisione di emozioni e convinzioni che chiunque abbia la fortuna di desiderare di vivere insieme agli altri animali in un certo modo - e riesca a farlo - ha provato molte volte nella sua esistenza.
La sensazione di essere incappato - quasi per caso, quasi di sfrodo - in un libro che per te sarà speciale, ti è arrivata senza preavviso, e forte, all'ultimo paragrafo della premessa: "Riconoscerei al buio ognuno di essi, se solo sfiorassero ancora per un momento con il loro corpo la mia pelle. Se solo tornassero a visitarmi nel sonno con impalpabili passi...".
Il libretto è il racconto svagato e leggero della gatta Parisina e delle sue avventure, i suoi occhi sul mondo, i suoi pensieri su di noi. Da leggere, non aggiungi altro.
Anzi no! A parte il Dizionario del Mondo secondo Parisina (la gatta): al volo, la A, la B, la F, la H e la Z son le lettere tra quelle che più ti hanno fatto pensare, ma anche il resto dell'alfabeto, sospetti abbia i suoi bei spunti di interesse.
Fuori è l'odore degli odori
Fuori è brivido
Fuori è agguato
Fuori è FUORI
(dedicato a Stella)
Di Valentina, ho appena preso l'audiolibro Favolè: favole note e antiche, col fascino e la dolcezza di una voce che te le legge e ti culla, come quando eri bambino (ne facciamo un post?)
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