venerdì 3 gennaio 2014

Rassegna stampa sul "Caso Caterina S" (1°parte)

Fonte: http://alternativesperimentazioneanimale.wordpress.com/




Per gli animalisti-antispecisti, i 'botti' di fine anno - sappiamo bene quanto siano perniciosi, i 'botti' - , sono stati tutti cartacei e internettiani. Mi riferisco al cosiddetto "caso Simonsen".
Caterina Simonsen, 25 anni, studente veterinaria, vegetariana, ama il suo cane, è affetta da ben 4 malattie genetiche. Pubblica un post con un video in cui si schiera per la ricerca su animali. Viene aggredita da insulti di cosiddetti animalisti. E nasce il caso mediatico: sui tre maggiori quotidiani nazionali - Il Corriere della Sera, La Stampa, La Repubblica -  ben tre giorni di fila di articoloni a piena pagina, pagine e pagine, molte foto, interviste a Caterina, lo schieramento dei politici smart del 'nuovo corso', episodi come l'intervista a Felice Cimatti, l'unico che dovrebbe sostenere le ragioni dell'articolato pensiero antispecista-animalista, Garattini che imperversa-sempre-uguale-a-se-stesso e dice che i ricercatori  "non sono cruenti", elzeviri e rubriche in prima pagina, ecc ecc ecc... Li ho conservati tutti, anche se si possono trovare on line sulle pagine dei suddetti quotidiani. Quando mi passerà la lieve costipazione che mi ha dato il Buon Anno allo scoccare della mezzanotte, magari ne pubblicherò degli stralci. Intanto, come ho scritto ad alcune e alcuni blogger in questi giorni vorrei per lo meno fare in modo che tutte le cose dette non spariscano nell'oblio... sono tramortito da questa levata di scudi verso gli animalisti, così, visto che non riesco - per ora - ad articolare un mio commento, mi metto nelle vesti di quello che raccoglie le testimonianze e ne fa tesoro. In fondo, faccio come uno dei miei scrittori-giornalisti preferiti, Ryszard Kapuściński - o come il 'suo' reporter preferito, Erodoto! - almeno lasciate che mi crogioli in questo supremo piacere intellettuale vagamente autocompiaciuto, visto che l'argomento non è piacevole né facile. Lascio la parola alle 'fonti dirette'. Tra un anno ne riparleremo. La prima risposta, è stata pubblicata da Gallianae in Fabula, un comunicato congiunto, che ho condiviso pure sul blog . 
Il comunicato si chiude con una frase che ne riassume le articolate riflessioni: "Per quanto esposto ci dissociamo da chi augura la morte a Caterina Simonsen, ma anche dalla sua presa di posizione a favore della tortura animale." .
Sempre su Gallinae, Alessandra Colla scrive "[la faccenda], peraltro, o càpita a fagiolo o è stata fatta capitare  — Andreotti docet —, dal momento che è ora all’esame delle Commissioni parlamentari un decreto legislativo che stravolgerà la Legge italiana 6 agosto 2013, n. 96, che all’art. 13 stabilisce dei criteri alquanto restrittivi della facoltà di sperimentare: se questo decreto dovesse passare, il prossimo 13 gennaio 2014, sarebbe lecito effettuare esperimenti senza anestesia o analgesia; si potrebbero praticare esercitazioni didattiche con animali; si annullerebbero le limitazioni su animali modificati geneticamente e il riutilizzo in più test; i fondi destinati alla ricerca privilegerebbero la s.a. in misura dell’84% a scàpito dei metodi alternativi; slitterebbe di quattro anni il divieto di prove con animali per xenotrapianti, alcool, tabacco e droghe eccetera. Un colossale passo indietro, uno schiaffo alla nuova sensibilità proclamata da milioni di persone in tutto il mondo, un punto a favore del mostruoso meccanismo che muove interessi plurimiliardari in tutto il mondo" . [sottolineatura mia]. Gli "anti s.a." - scrive ancora Colla, sono un organismo in crescita, di parti per nulla uniformi, ma per lo meno tutte accomunate "da un tratto distintivo — la capacità di immedesimarsi nel dolore del vivente non-umano, straziato da un’arroganza antropocentrica spinta troppo spesso ad estremi intollerabili sotto ogni punto di vista." . Sono ragioni emotive ed empatiche difficili e complesse - poco popolari, frutto di percorsi individuali più o meno lunghi, spesso annosi, difficili da far condividere, e che comunque in questo frangente sono state del tutto polverizzate, appiattite sull'orizzonte della meschinità aggressiva degli insultatori, diventati, di colpo, 'TUTTI' gli animalisti.
Simonsen, d'altro canto, "è l’interlocutrice ideale dei fautori di un modo di fare scienza che sta alla ricerca del XXI secolo come la meccanica newtoniana sta alla fisica quantistica" - è di impatto sulla massa , che si emoziona facilmente, e che difficilmente 'perde tempo' per informarsi e for-marsi un pensiero autonomo - tanto più su questioni spinosissime come questa.
Quel che scopriremo, è che Caterina Simonsen, è molto amica di Giulia Corsini, vice-presidente di Pro-Test Italia. (1-continua)
 

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