lunedì 10 febbraio 2020

... and the Oscar goes to..."

da grande voglio fare il... (da The Heartbreaking Life of Joaquin Phoenix)

Nietzsche scriveva che “Bisogna avere un caos dentro di sé per partorire una stella danzante”. Ecco, Joaquin Phoenix nella sua vita ha avuto di sicuro il caos dentro - a cominciare dalla tragica e precoce morte del fratello River - ma ... che stella che ha partorito!




Alla notte degli Oscar 2020, dove si è guadagnato l'Oscar come miglior attore (qui potete trovare l'elenco completo dei premi), ha fatto uno scherzo degno del Joker: nel suo discorso di ringraziamento, infatti, ha chiamato "baby" (bambino) il vitellino appena nato della vacca - proprio quella che gli umani considerano solamente 'da latte' - sfanculando con grande chiarezza e onestà anche le 'parole per (non) dirlo' - quelle speciste (e ti immagini le risate degli specisti allevatori che (si/ci) raccontano favole su come sono trattate tanto bene le loro mucche, così bene che offrono addirittura le mammelle spontaneamente alla mungitrice (sic!).



Ovviamente oggi il discorso rimbalza su tutti i social e siti internettiani ovunque nel mondo. Le cronache, quando citano i suoi argomento, parlano genericamente di 'ambientalismo', ma le cose non sono andate proprio così. Questo post ti è venuto spontaneo, entusiasta - proprio dal cuore, perché la notizia ti ha reso di grande buon umore - senza pretendere di essere originale, ma solo di festeggiare un evento positivo.
Aggiungi poco altro, lasci spazio al discorso. Noti che Phoenix ha parlato con grande semplicità anche di che cosa accomuna le tante diverse persone oppresse - e quindi ha indicato un motivo comune per lottare insieme. Joaquin Phoenix è realmente convinto della causa animalista, che persegue con impegno e concretezza e non ha esitato a usare un palco mondiale per esprimere il suo parere - soprattutto, lo ha fatto senza giri di parole, eufemismi, senza edulcorare la forza sgradevole di certi racconti sulla realtà subita dagli animali.



Godetevi il discorso. (tutte le sottolineature e i grassetti sono tuoi: ché, c'è già tutto quello che conta nel discorso).


[We have to] continue to use our voice for the voiceless. I've been thinking a lot about some of the distressing issues that we are facing collectively. I think at times we feel, or were made to feel, that we champion different causes, but for me, I see commonality. I think, whether we're talking about gender inequality or racism or queer rights or indigenous rights or animal rights, we're talking about the fight against injustice. We're talking about the fight against the belief that one nation, one people, one race, one gender or one species has the right to dominate, control and use and exploit another with impunity.
I think that we've become very disconnected from the natural world, and many of us, what we're guilty of is an egocentric worldview -- the belief that we're the center of the universe. We go into the natural world, and we plunder it for its resources. We feel entitled to artificially inseminate a cow, and when she gives birth, we steal her baby, even though her cries of anguish are unmistakable. Then, we take her milk, that's intended for her calf, and we put it in our coffee and our cereal, and I think we fear the idea of personal change because we think that we have to sacrifice something to give something up. But human beings, at our best, are so inventive and creative and ingenious, and I think that when we use love and compassion as our guiding principles, we can create, develop and implement systems of change that are beneficial to all sentient beings and to the environment.
Now, I have been a scoundrel in my life. I've been selfish. I've been cruel at times, hard to work with and ungrateful, but so many of you in this room have given me a second chance. And I think that's when we're at our best, when we support each other, not when we cancel each other out for past mistakes, but when we help each other to grow, when we educate each other, when we guide each other toward redemption. That is the best of community.
When he was 17, my brother wrote this lyric. It said, 'Run to the rescue with love, and peace will follow.'"




e in traduzione:

Il discorso di Joaquin Phoenix

"Grazie. Basta, basta. Io sono veramente pieno di gratitudine in questo momento. Non mi sento superiore agli altri candidati di questa mia categoria o ad altre persone presenti in questa sala perché stiamo tutti condividendo lo stesso amore, che è l’amore per i film e per il cinema, e questa forma di espressione che ha, anche perché questa mi ha dato la vita più straordinaria che potessi avere. Non so che cosa sarei diventato senza.
Ma penso anche che il dono più grande che mi ha dato e ha dato anche a tante altre persone in questa sala è l’opportunità di utilizzare la nostra voce per le persone che non hanno una voce. Ho pensato molto alle questioni difficili che stiamo affrontando, davanti alle quali ci troviamo collettivamente. Magari è arrivato il momento di iniziare a diventare portavoce di altre cause. C’è comunque qualche cosa da sottolineare, ci sono dei punti in comune, che parliamo di disuguaglianze di genere o di razzismo o del diritto delle comunità LGBTQ o dei diritti degli animali o delle persone native, parliamo comunque dei diritti, parliamo di lottare contro l’idea che una razza, una nazione o una specie sia dominante, abbia il diritto di dominare o di sfruttarne un’altra impunemente.
E penso anche che siamo veramente diventati così lontani e così disconnessi dalla natura e spesso abbiamo veramente questo punto di vista totalmente egocentrico ed ego-referenziale: pensiamo di essere il centro dell’universo, andiamo nella natura e la distruggiamo, la sfruttiamo prendendone le risorse. Ci sentiamo in diritto di inseminare artificialmente una mucca e quando nasce il suo vitello [baby] lo rubiamo, anche se è chiaro che è un errore, che è un crimine. E non solo, prendiamo anche il latte che dovrebbe andare per il suo vitello e lo usiamo per bere, lo mettiamo nei nostri cereali al mattino.
Abbiamo paura dell’idea di cambiare perché pensiamo che sia legato a un sacrificio che dobbiamo fare, ma gli esseri umani sono così pieni di inventiva, di genialità che - penso io - quando utilizziamo l’amore e la compassione come principi guida di quello che facciamo possiamo davvero riuscire a creare, a sviluppare e a realizzare dei sistemi che siano a beneficio di tutti noi, degli essere senzienti e dell’ambiente.
Ho fatto un sacco di cose terribili nella mia vita: sono stato egoista, sono stato cattivo e crudele a volte, sono stato un collega difficile con cui lavorare, ma molte persone, anche molte che sono in questa sala, mi hanno dato una seconda opportunità ed è qui che facciamo al meglio il nostro lavoro di esseri umani: quando ci sosteniamo gli uni con gli altri, non quando ci diamo contro perché abbiamo fatto degli errori, ma quando cerchiamo di crescere insieme, quando ci guidiamo verso la redenzione assieme. Ed è qui che viene il meglio dell’umanità.
Quando mio fratello [River Phoenix] ]aveva 17 anni ha scritto queste parole: “Corri verso il rifugio con amore e giungerà anche la pace”.







Postilla: pensi che potrebbe essere un bel modo futuro di scrivere post, quello che hai provato qui. Cioè: risalire alle fonti di un evento di interesse, per poterle riportare in modo diretto- così da creare una documentazione riscontrabile. E solo in un secondo momento, proporre commenti. Scrivete nei commenti qui sotto cosa ne pensate.

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