Ritorni a giocare con le foto inutili, ormai non più inutili. Il gioco nasce da una idea di Nicoletta M.
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domenica 12 luglio 2020
domenica 31 maggio 2020
Una seconda manciata di foto inutili - il gioco
Si torna a giocare con le foto inutili, sempre meno inutili e sempre più speciali. Il gioco nasce da una idea di Nicoletta M.
sabato 1 dicembre 2018
Immaginazione Profonda - I bambini dell'astronave
C'era una volta la fantascienza... Come in questa immagine - di cui non sei riuscito a trovare l'autore - che ti porti dentro fin da bambino.
sabato 22 settembre 2018
Chi lo dice: Atto di Dio
Tu sei un blog che ha quasi cinque anni. Sei il blog di Giovanni, che ti ha fatto nascere quasi cinque anni fa. Ti ha fatto nascere perché voleva un blog, che fosse tutto suo, e sul blog voleva scrivere delle cose che gli interessavano.
Tu sei un blog che, quando si guarda dentro, si scopre pieno di immagini e ancor più pieno di parole. Ma forse, parole e immagini, sono quasi a pari, perché c'è stato un anno intero, o quasi, quando sul blog, di parole, non ne sono apparse nemmeno una.
A te, blog, comunque, ti hanno detto che ti chiami La Confidenza Lenta. Ti piace come nome, ti fa immaginarti in un posto, dove sei per raccontare storie. Un giorno, ti piacerebbe raccontare la tua, di storia. Oggi, però, devi raccontare un'altra storia.
Questa altra storia che devi raccontare, apparirà sulla tua pagina, perché sei un blog che si presenta fatto di pagine e queste pagine scorrono sugli schermi dei computer di chi viene a visitarti.
Questa altra storia la devi raccontare, ma è un dovere che è anche un piacere. Così, puoi dire anche che sei un blog che la storia, questa storia, la vuole raccontare.
Così, ti accorgi che, in men che non si dica, le storie che vuoi raccontare, sono già due.
Una però deve aspettare: quella che deve aspettare e la storia che parla di te, che sei il blog La Confidenza Lenta, che Giovanni ha fatto nascere quasi cinque anni fa.
Invece, non aspetterà la storia dell'Atto di Dio: che è una storia raccontata da Giacomo Nanni...
domenica 29 aprile 2018
sabato 11 febbraio 2017
Ombre arabiche...
sabato 31 dicembre 2016
Per il 2017: un fiume - 2 -
Lungo Po a Torino, © Samuela Cattaneo |
Immaginazione = Viaggio.
Viaggiare e immaginare vanno insieme. Il viaggio si può fare col pensiero, avanti nel futuro; a ritroso, nel passato.
Tuttavia, non ti senti più dell'umore adatto per attardarti a fare viaggi indietro. In generale, quell'umore sembra sia evaporato dai tuoi modi di sentire, e ne sei più che contento. Troppi ricordi, fanno eccessiva zavorra, e ti senti una voglia di viaggiar leggero, quanto più leggero possibile.
I viaggi si fanno nel presente, che si allunga nel futuro, un giorno alla volta.
Hai specialmente desiderio di tornare a viaggiare anche nella realtà, col tuo corpo e i tuoi mezzi, insieme ai corpi di chi ti vuole bene - la tua famiglia canina; e proverai ad attrezzarti in questo senso. I viaggi portano storie.
E ancora: ti svegli (vuoi svegliarti) dai tuoi sogni, per continuare a sognare, da sveglio (Bruce Springsteen).
Ti vuoi svegliare anche per continuare a svincolarti da verbose paturnie, che ti sei portato appresso fino a qui, nonostante tutto: è un sfida tenace, il premio è finalmente smettere di provare paure indefinibili, delle quali hai forse portato all'aria le profonde radici
Ti vuoi svegliare perché quest'anno ti sembra di aver focalizzato in modo spassionato i tuoi aspetti che di te stesso ti sono ostili e vuoi che questa consapevolezza, da traguardo che sembra, diventi subito ripartenza.
Ti vuoi svegliare perché ti pare di scorgere una levità di emozioni (s)legate (d)al passato e vuoi metterla a frutto, forse finalmente affrancato dal'ingannevole voluttà di impossibili nostalgie o rimpianti.
Ti vuoi svegliare, al mattino, avendo subito alla mente il pensiero del viaggio che ti aspetta: aprire gli occhi già sapendo che la sera stessa di quel giorno, vedranno posti nuovi, mai visti prima.
Una frenesia che ti si trasmette ai tuoi cani, pronti a partire con te, in quello che è sempre una avventura, anche con le sue incognite.
Quest'anno hai conosciuto - o continuato a ri-conoscere e re-incontrare - alcune persone che secondo te sono eccezionali e la cui compagnia è di per sé motivo di grande gioia in molti campi e per moltissimi motivi.
Nel 2017, vuoi continuare a ri-conoscerle, e vuoi sfidarti a creare situazioni per conoscerene altre.
Poi?
Vuoi continuare a scrivere. Vuoi ridare linfa ai tuoi haiku, e ti impegni a cercare i modi e le collaborazioni operative per rivestirli di nuovo di carta e inchiostro (o di altri metodi di diffusione) e metterli al mondo.
Vuoi vivere in pieno coi tuoi cani che vivono con te adesso e con gli altri che magari presto ci saranno insieme a loro e oltre.
Vuoi che i tuoi viaggi siano anche occasioni e coincidenze per mettere in pratica la tua voglia di ricimentarti in impegni reali che facciano la loro parte per gli animali.
Vuoi che quell'espressione: "è in divenire" che hai scritto nella tua blog-biografia, torni ad avere un senso pieno.
venerdì 30 dicembre 2016
Per il 2017: un fiume - 1 -
Willard Leroy Metcalf - On the river (1888 circa) |
Il fiume scorre anche quando è un canale, il fiume si comporta da fiume anche quando è un ruscello tra filari di alberi, e alte erbe.
I fiumi: troppo facile farne metafora dello scorrere della vita.
Tu - allora - invece di vivere in un fiume: sei il fiume. Quel particolare fiume lì, col suo percorso dalla sorgente fino alla foce, dove si dissolverà come fiume per diventare mare, oceano, pioggia.
Ha più senso: la vita non scorre accanto a noi, cosicché noi ogni tanto ci si faccia un tuffo, o un pediluvio, o una immersione, o una sorsata, o una lavata di mani. Al contrario siamo intrinsecamente vivi e scorrevoli, e non possiamo separarci dalla vita - a meno di morire.
Non a caso, questo almeno è certo, i fiumi attirano la tua attenzione. Ti piace osservarli, ti piace camminare sulle loro rive - stai parlando di fiumi reali, fatti di acqua.
Affiorano in superficie moltissimi pensieri e ricordi ed emozioni legate ai fiumi, persino canzoni. I fiumi fanno immaginare e sognare (sognare di diventare finalmente mare). Quest'anno declinante, ti ha visto sognare tanto e cristallizzare qualche sogno alla realtà della vita.
Sei pur consapevole che non tutti i sogni si sono realizzati e che persino quelli realizzati, non si sono concretizzati come li avevi per tantissimo (forse troppo) tempo visualizzati, previsti (visti-prima-che). Per fortuna, hai capito il perché di queste solo parziali concretizzazioni. il perché certe direzioni e non altre. Nel tuo essere-fiume, ci sono ancora dighe. Ma questa volta, non le rinneghi, né (te) le nascondi. Le dighe sono muri, ma i muri possono essere scalati e scavalcati. Questa volta, vuoi provare a saggiare la consistenza e i materiali di queste dighe, per capire cosa farne, man mano.
Poiché sei un fiume - come tutti - continui a scorrere e scorrendo avanzi nel tuo letto e modifichi le tue rive. Per il momento è così.
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