domenica 29 luglio 2018

giovedì 26 luglio 2018

Il groove nelle conversazioni animali






Gli articoli di etologia, li trovi interessanti - spesso sorprendenti - per via delle informazioni che possono dare, a proposito degli altri animali. Ancor più interessanti sono quando i risultati sono frutto di una ricerca per a quale non sono stati imprigionati o torturati animali - obbligati, per esempio, alla solitudine, o all'apprendimento coatto e doloroso di comportamenti assurdi dal punto di vista del loro etogramma e perciò del tutto alieni, incomprensibili.
Resta un fatto: che anche i migliori articoli soffrono di un difetto prospettico: il paragone antropocentrato tra le loro capacità e le nostre, per trovare dove e in cosa loro magari ci assomigliano, operazione che di fatto ci è utile per specchiarci nel nostro narcisismo. La domanda giusta, a tuo parere e per fortuna non solo tuo, dovrebbe essere: in che cosa e dove NOI assomigliamo a LORO? (Dal momento che, proprio per via della evoluzione, molti comportamenti che riscontriamo in noi - e parli di intelligenza, capacità empatiche, senso di giustizia, amore romantico, amore filiale, cure materne, empatia, dolore per il lutto, ricordi, legami di amicizia, immaginazione e abilità nel risolvere problemi - sono apparsi e presenti prima in moltissimi di loro; e noi abbiamo avuto la fortuna di ereditarli nel nostro corredo di risorse genetiche e comportamentali).

lunedì 23 luglio 2018

Red Carpet per gli animali liberi

pronti per la giornata

Sabato 21 luglio, a Novara, seconda prova per il banchetto 'home made' con Silvia Molè, per Parte in Causa 
Il secondo banchetto - o 'tavolo'; a proposito, suggerimenti su come chiamarlo? -  improntato a una 'azione informativa passionaria' e appassionata è andato in scena, con tanto di red carpet, sotto i portici all'altezza dell'arcifamoso 'angolo delle ore' novarese.
Cosa è questo red carpet? Quale è lo spirito del tavolo informativo? Come è andata la giornata?
(Intanto, diciamo che questo secondo tavolo si è svolto alcuni mesi dopo il primo tavolo, esordio in società a Vercelli).


domenica 22 luglio 2018

Super tuffo super rosa

Kholer's Pig - stampa , 28 x 19
Stampa vivida e iperrealistica (per i colori) ma surreale (per il soggetto): scene da un futuro alternativo?

venerdì 20 luglio 2018

Cronocromie musicali




Il primato incontestato in campo musicale non spetta agli umani, che sono forse i musicisti meno dotato del regno animale.
Si legge una frase simile nel capitolo 'Suono' scritto da Vincenzo Santarcangelo e presente nella antologia "A come animale - Voci per un bestiario dei sentimenti" (cura di Leonardo Caffo e Felice Cimatti), edita da Bompiani nel 2015.

Hai letto con estremo interesse e piacere questa antologia, e magari ci tornerai in futuro. Intanto, puoi sempre parlare dei contributi presi singolarmente - come in questo caso.

giovedì 19 luglio 2018

La Temperanza, ovvero il logo taroccato

di Matteo Arfanotti



Lei è La Temperanza: opera artistica di Matteo Arfanotti, fa parte di una serie dei 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi ancora in progress. Ieratica, distaccata, una bellezza non umana: ti richiama memorie improbabili (perché di fatti e ricordi non vissuti veramente, ma solo per interposta persona, o dalle pagine di libri) di Evi Mediani Futuri. Matteo, che è un artista, ha accettato subito di offrirti l'immagine per fare da copertina a questo post che è un modo per festeggiare una grande occasione per il blog.

la Confidenza Lenta, assai temperante, nel primo trimestre duemilaediciotto, si è fatta (fare) il logo. Il motivo risale a un antefatto, di cui si son visti i frutti da pochi giorni...


martedì 17 luglio 2018

Pony a Magnago - Oasi - 7

foto Silvia Molè
Sara: "Il santuario dal punto di vista politico è davvero una speie di fucina dove cerchiamo di sperimentare un modello societario diverso: non gerarchico, con logiche orizzontali, basato sul rispetto, sulla relazione gentile e non sulla sopraffazione. Ci dà tantissimi spunti per come dovrebbe essere un mondo liberato e quale è la direzione in cui dobbiamo andare". (dall'intervista)




Piccioni a Magnago - Oasi - 6



Un santuario ha una economia al contrario: quegli animali che per il resto del mondo sono 'da reddito' (e quindi sono solo pezzi di carne che ancora cammina), qui, al santuario di Magnago, son animali... da debito. Gli animali che per secoli di domesticazione hanno lavorato per noi umani, sim riposano, non fanno niente, "siamo noi a lavorare per loro". Non è richiesto loro di far nulla, possono riposarsi e gestire la loro giornata come meglio credono. Sono gli umani, invece, che lavorano per loro.


Tori e mucche a Magnago... e cinghialini - Oasi - 5

il toro Willy Banzai, un autentico resistente - foto Silvia Molè
La sua storia è esemplare di quel che subiscono gi animali intrappolati negli ingranaggi zootecnici.

Maiali a Magnago - Oasi - 4

foto di Silvia Molè
In un santuario - questo rifugio che rappresenta un capovolgimento della realtò così come la conosciamo, quando pensiamo agli altri animali, specialmente quelli 'da reddito' (aka 'da carne', 'da latte') - gli animali vivono se stessi e compiono la loro vita in modo pieno.
Nei rifugi, animali che altrimenti verrebbero macellati e fatti a pezzi dopo pochi mesi di vita torturatae innatuale, possono percorrere l'intero arco della loro vita.

Anche per gli umani che vivono con loro e che se ne prendono cura, solo il tempo può dire cosa sarà. Solo col tempo, emerge la pienezza del carattere di ogni inidivudo, e vengono alla luce tutti i comportamenti che la zootecnia reprime e cancella con villenze estreme, insopportabili al solo pensiero.

Ecco che scopriamo, così, che tutti loro hanno intense vite relazionali, formano e disfano coppie, hanno simpatie e gelosie, hanno storie romantiche e meditazioni contemplative, hanno preferenze, gusti e curiosità. 



Pecore a Magnago - Oasi - 3



Gli animali che vivono in un santuario, dice Sara D'Angelo, sono "ambasciatori della loro specie", presso la popolazione umana.  "Raccontano meglio che con infinite parole, come dovrebbe essere la vita e quasi mai è". 
Sono qui a dirci, con la loro vita, che possiamo provare a pensare un mondo diverso da quello che è - perché non è per niente un mondo obbligatorio né tanto meno obbligato. Ma è invece un mondo (auto)imposto, fatto di sopraffazione verso chiunque non sia in grado di essere al livello della performance della civiltà che tutto divora.

Capre a Magnago - Oasi - 2



Gli ospiti dei santuari... sono ospiti: non sono obbligati a far nulla, non devono effettuare performance, né fare pet therapy; non devono relazionarsi per forza con chiunque non desiderino incontrare. Possono osservarci da lontano, oppure possono avvicinarsi a noi, perché incuriositi o perché gli fa piacre. Possono anche girarci le spalle e allontanarsi. Possono anche dirci con lo sguardo che ci conviene cambiare aria, perché siamo considerati intrusi sgraditi.

lunedì 16 luglio 2018

L'asina che ipnotizza il frigorifero... e molti altri animali, all'Oasi Santuario di Magnago - 1


Uns settimana fa - ormai - sei andato in gita, insieme a Silvia Molè. Destinazione: l'Oasi Santuario di Magnago, gestito dai volontari di Vita da Cani. E allora, la gita non è più una semplice gita, ma la scoperta di uno spicchio di mondo che molti di noi sperano sia parte del futuro che ci aspetta - il futuro che di sicuro immaginiamo, e che già adesso qualcuno si è impegnato a rendere vivo e concreto, tutti i giorni ogni giorno...

domenica 15 luglio 2018

Marte: tempesta di sabbia estiva, più altri eventi astronomici marziani - Spazio Profondo



©ANSA

Quando esci a passaeggio alla sera, nel lungo crepuscolo estivo, sei quasi sicuro di averlo visto, Marte, brillante e fisso nel cielo. Se c'è almeno una cosa bella nella pianura vasta e piatta, è proprio il cielo, che simspalanca sopra la testa. (Però, c'è da scontare anche l'inquinamento luminoso delle luci delle città, degli aereoporti e delle auto).


sabato 14 luglio 2018

Ritorna Canile 3.0: Canile di Pavullo nel Frignano - Canile 3.0 Ep.#06: il difficile limbo della burocrazia

il canile di Pavullo, in cima a un monte
Quasi un fulmine a ciel sereno: dopo molti mesi, ritorna on the road il progetto Canile 3.0 di Luca Spennacchio, con un nuovo episodio, il sesto. Questo nuovo mini documentario, segna anche il tuo esordio come sponsor: il blog cresce, nel suo piccolo si fa sostenitore di iniziative in cui tu credi con sincerità e convinzione. Scoprirete il logo formato sponsor nei titoli di coda...
(ma non distrarti - e non distrarre - dal'argomento principale: la scoperta di una nuova struttura...)


venerdì 13 luglio 2018

Bird Watching: Mezzogiorno di fuoco in garzaia, con penne e rami


Lungo il rettilineo che taglia in due le sterminate risaie, c'è ogni tanto una garzaia: un insieme di alberi, un piccolo bosco, lasciato in pace dagli umani, ma assediato da campi e manufatti. Qui trovano riposo, rifugio e ristoro moltissimi animali, è come una locanda per gli animali migratori. In teoria, trovano riparo anche dalla maniacale instancabile mania assassina dei cacciatori.

giovedì 12 luglio 2018

NOmattatoio - Italy Save Movement 19 a Torino

Via Traves, Torino


... ieri, oggi, domani. Anche dopodomani. Anche l'altro ieri. Anche fra una settimana, o un mese. Anche un mese fa, o settimana scorsa.
Una routine senza tempo, perché il tempo non ha pù significato, non ha più senso... 

mercoledì 4 luglio 2018

Elizabeth Costello e il problema del male



Claus Schenk Graf Von Stauffenberg



Olinda Boscolo ha ripreso in mano proprio quel testo  del vecchio scrittore. Un testo che oggi ha già quindici anni. Olinda pensa che se quindici anni prima avesse fatto un figlio, oggi avrebbe un adolescente irrequieto che le gira per casa. Pensa a lui come a un maschio.
Sono molto diversi quindici anni, per un umano o per un libro. Passano a ritmi differenti. Possono essere tantissimi per il libro, che si ritrova vecchio e ingiallito, mentre sono solo  il preludio alla forza piena della vita, per il ragazzo.
Il libro ha dalla sua la capacità di esser memoria - memoria concretizzata nella carta che ingiallisce e ammuffisce, nelle cuciture che si possono rilasciare - di tempi e idee trascorsi. 
Il giovane ragazzo ha dalla sua la curiosità e la impellenza del corpo che grida al mondo 'sono qui!' e che brama il sesso, il rischio, il movimento, il viaggio. 
Il ragazzo non ha memoria, si costruirà la sua, pensa Olinda. 
Il libro non ha movimento, potrà forse diventare memoria tra le memorie per il ragazzo. Così come è capitato a lei, si dice Olinda. 

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