I tuoi primi tacchini

 

L'altro giorno, in un posto incantevole, sia magico che impegnativo come tutti i rifugi, hai conosciuto di persona i tuoi primi tacchini - sono loro due, in fotografia, qui sopra.

No, per ora non dirai dove li hai incontrati, hai come la sensazione che per il momento sia opportuno e più giusto tenere riservato il luogo dove li hai incontrati di persona.

Però puoi raccontare come è stato incontrarli e iniziare a conoscerli.

Ti trovavi in questo rifugio per aiutare, insieme ad altre persone volontarie, a montare alcune strutture.

I due tacchini, che son due maschi, erano naturalmente lì intorno e si sono allontanati per tutta la giornata. Sono uccelli molto grandi, dal piumaggio sontuoso e candido e con due occhi che sembrano accigliati e incutono un poco di timore. Li vedi e capisci immediatamente come gli uccelli possano essere discesi - in qualche modo collaterale - dai dinosauri.

Loro due, però erano tranquilli, miti e curiosi. Poiché i cani non li hanno nemmeno guardati - e questo ti ha rasserenato - loro due se ne son rimasti tranquilli, un po' passeggiando, o zampettando con saltelli, sia per bere l'acqua che per finire di mangiare.

Erano chiaramente curiosi: sia delle azioni che venivano fatte, sia delle persone che le facevano.

Se ne stavano un po' titubanti, un po' straniti, a osservarci. Tu stesso, all'inizio non avevi confidenza e non ti avvicinavi, ma poi, quando hai capito bene che carattere avessero, li hai avvicinati con delicatezza. Toccarli e accarezzarli è una strana sensazione - strana perché inedita. La loro testa nuda  è morbida e le circonvoluzioni spesse della pelle cambiano colore - rosse, blu, azzurre - sono inaspettate da sentire sotto alle dita.

Non sappiamo niente di questi animali da adulti - anche se ti pare che la loro aspettativa naturale di vita non sia lunghissima, al netto di incidenti o malattie. Non sappiamo nulla perché nel mercato zootecnico vengono uccisi sempre prima - per venire mangiati. I veterinari stessi, affermano in più occasioni che la vita adulta di tutti gli animali da allevamento è praticamente sconosciuta, perché nessuno di loro arriva mai alla età adulta...

Anche la loro etologia è del tutto sconosciuta? Chi ha mai voluto osservare la etologia di tacchini liberi?

Quindi, chissà perché i bargigli e la testa cambiano colore? Perché la pelle che copre il becco a volte si mitrare sulla fronte? Cosa significano questi gesti?

Ogni volta che per il lavoro che facevamo, si udiva un suono forte e improvviso, i due gloglottavano.

PAM!  di martello GLOGLOGLO GLO! dei due.

Se il suono si ripeteva più volte, capitava che non rispondessero più - comprendevano che si ripeteva ma non rappresentava un pericolo o una minaccia da cui difendersi.

Eh sì, perché - ne sei convinto - il gloglo! è il suono di avvertimento, mista a paura e minaccia, nei confronti di ogni potenziale pericolo che si avvicina - e di solito produce rumori nuovi, allarmanti, improvvisi.

Pensi ai tacchini negli allevamenti: dai capannoni non smette mai di risuonare l'eco del gloglottare di centinaia di tacchini, tutti insieme, tutti alle strette. Puoi solo immaginare quale sia lo stress costante che li allarma costantemente e non li lascia mai tranquilli.