domenica 26 luglio 2020

Monte Olimpo - SpazioProfondo





In questa foto, a te dall'alto ricorda un po' la crosta di una torta, o di un calzone. Una torta, un calzone, grandi quasi quanto la Francia.







Ecco, il Monte Olimpo, su Marte, la montagna - vulcano - più alta del sistema solare. 
In questa foto le differenze di colore rappresentano le diverse altezze: dove c'è il bianco è il punto più alto. Che, in questo caso, è oltre i 25 kilometri. Avete letto bene. Più o meno come la distanza che separa Novara da Vercelli. O tra Milano e Legnano. O Roma e Ostia. O... cercateli voi, altri confronti!

Il Monte Olimpo è un vulcano a scudo, come quelli delle Hawaii ed un giovane vulcano di circa 200.000 anni. Le sue dimensioni si spiegano col fatto che su Marte non ci sono placche tettoniche, quindi la lava si è sempre riversata nel medesimo luogo, stratificandosi sempre più, a dismisura.



Ci accorgeremmo di essere in cima a una montagna? O alle sue pendici? Le dimensioni sono troppo vaste, quindi probabilmente non ci renderemmo conto di essere nel bel mezzo di un vulcano - che per noi sarebbe semplicemente... il paesaggio circostante. Pensate un po' a come potrebbe sentirsi un insetto - una formica, un coccinella - appoggiata sulla vostra mano.

Spiega molto bene Wikipedia: "La superficie coperta dall'Olympus Mons è così grande (pari circa all'intera superficie italiana) che un ipotetico osservatore sulla superficie di Marte non sarebbe in grado di osservare il profilo del vulcano, dal momento che la curvatura del pianeta impedirebbe di individuarlo. Similarmente, trovandosi sulla sommità della montagna, la pendenza del vulcano si estenderebbe per tutto l'orizzonte e l'osservatore non sarebbe in grado di apprezzarla. L'unico modo di apprezzare appieno la montagna è di osservarla dall'orbita". 

Giovanni Schiaparelli osservò per la prima volta il Monte Olimpo,  in opposizione alla Terra, nel 1877: fu colpito da un bagliore che ricordava quello di una cima innevata, a cui dette il nome di Nix Olympica, "Neve dell'Olimpo"; si trattava con ogni probabilità di anidride carbonica ghiacciata. 

Nota. Con questo post ritornano le 'visioni cosmiche' di Spazio Profondo, dopo un anno intero - come passa il tempo!  Sei contento di riprenderle, ne sentivi la mancanza - e poi pensi che di corretta astronomia ci sia sempre l'occorrenza, sia per il fascino, sia per quel che si può imparare, anche su chi siamo noi nell'Universo, sia perché l'ignoranza drammatica su certi temi scientifici, da scoprire è davvero sconsolante. Questa perciò è anche la tua piccola proposta per conoscerne di più.

2 commenti:

  1. questo ci fa capire quanto la nostra dimensione sia un niente

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  2. Francesco: e qui siamo ancora in scale spazio temporali vagamente afferrabili dal nostro pensiero concreto!

    RispondiElimina

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