Si torna a giocare con le foto inutili, sempre meno inutili e sempre più speciali. Il gioco nasce da una idea di Nicoletta M.
Come si gioca? Molto semplice, basta scattare delle foto, qualunque tipo di foto, in ogni maniera possibile. L'inutilità diventa creatività.
Ne avevi già parlato in un post QUI e in un altro post QUA.
La Fase 2 è in pieno svolgimento, più che altro se ne vedono la disperazione e le brutture. Tutto è cambiato perché nulla cambi (?). Tu ti ostini a sperare che comunque semi di cambimento siano stati messi a dimora - e prima o poi attecchiranno.
Perché, non è sopportabile a lungo una esistenza triste fatta di muri, barriere, schermi, controllo, pellicole, divisori, membrane impermeabili, e poi disinfezioni, disinfestazioni. Una vita senza odori, una vita resa macchinosa e instupidita, una vita dai sapori sbiaditi e dai colori slavati, i suoni son di nuovo rumori. Constatazioni su cui tornare a riflettere, magari.
Più che mai, quindi, la pratica della foto inutile distrae, permette fughe, pensieri alternativi, sbirciate - anche - su mondi nuovi, vite diverse. Chissà.
Comunque, eccone qui un altro po'. Dopo le foto, c'è un testo da leggere su queste foto.
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| nicoletta m |
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| tiziana b |
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| andrea f |
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| giovanni |
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| nicoletta m |
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| tiziana b |
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| andrea f |
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| giovanni |
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| nicoletta m |
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| tiziana b |
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| andrea f |
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| giovanni |
La foto ha fin da subito una sua
qualità, che permette di immaginare il tempo in modo diverso, leggerezza
ritrovata, o re-immaginata, anche esibita per finta - finché
non diventa un sentimento vero, interiorizzato con convinzione e un
pizzico di speranza. E, soprattutto, un divertimento.
La foto inutile non ha soggetto, non
ha tecnica, non ha scelta, non ha preferenze, non ha bellezza né ha
bruttezza, non ha preparazione, non ha ricerca, non ci sono classifiche,
o vincitori, né sconfitti. O almeno, non dovrebbe avere nessuna di
queste cose. In realtà, ha sempre un pizzico di ciascuna di queste.
Quello che le rimane è la gratuità animale, l'attività giocosa, ludica, fatta solo per se stessa e che in
se stessa esaurisce il suo scopo: il gioco, l'ozio, il
trascorrersi dentro il tempo, vividamente immersi in ogni istante che
forse passa - anche se forse non esiste nemmeno davvero. E quindi, il
saper stare per ore intere ad ascoltare il profumo della terra e il
suono dell'aria e la voce della luce.
Con
questo post proesegui a mettere sul blog alcune delle foto che avete
scattato tu e gli altri giocatori. Se l'idea piace, ne posterai altri,
con foto nuove - e la parte in blu qui come
intro-spiegazione.
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