mercoledì 29 aprile 2020

L'insostenibile inutilità delle foto




... prima o poi, doveva capitare! Il bel gioco ideato dall'amica Nicoletta Merlo, ha iniziato a vivere per conto suo, chiedendo, quasi, di potersi far conoscere in giro. Il gioco della 'Foto Inutile'...







Ve la ricordate, la quarantena al suo inizio? Quando la paura dell'ignoto, il senso di minaccia, l'incredulità del disagio delle mascherine e dei disinfettanti e dei guanto erano ancora nuove di zecca, quasi brillavano come misteriore evenienze di un distopia che finora avevamo visto solo nei film di fantascienza, al cinema, magari?  E invece, adesso i cinema sono chiusi - così come quasi tutto il resto - le mascherine puzzano, i guanti irritano e tutto si mescola in un guazzabuglio di notizie sempre più confuse, o spaventose, o incredibili, o strampalate, o complottiste - o tutte queste cose insieme e anche di più.
Quando erano nuove, queste cose, c'era magari anche il senso della necessità di come trascorrere la giornata senza farsi sommergere da sconforto e disorientamento - più tutta un'alta serie di sentimenti ancor più difficili da gestire, con cui avere a che fare. E allora, insieme a chi si è scoperto pittore, scultore, cuoco - e molto prima dell'infausto sorgere degli spioni da finestra, capolinea di ogni possibile lucidità umana - ecco che c'è stato chi ha pensato che giocare fosse una soluzione - una resilienza alla clausura forzata della quarantena, mentre piante e animali, là fuori, la Natura, insomma, senza di noi prestissimamente riprendevano spazio e respiro, ritrovavavno vitalità, colore e gioia.
Ecco che, allora, Nicoletta ha pensato a questa cosa della 'foto inutile'. Come l'ha pensata? L'ha pensata come un gioco: che consiste di postare ogni giorno, una foto scattata 'a caso', senza un perché, senza cercarla, anche una foto venuta male, senza un scopo - da postare per il solo motivo che è una foto. Però, fare la foto ha fin da subito una sua qualità, che permette di immaginare il tempo in modo diverso, cioè, non più - o non solo - paura del/per il virus, ma anche leggerezza ritrovata, o re-immaginata, o anche soltanto esibita per finta - finché non diventa un sentimento vero, interiorizzato con convinzione e un pizzico di speranza. E, soprattutto, un divertimento.

Ne avevi scritto in questo post qui. Ne riprendi adesso alcuni contenuti. 

"come tutte le cose umane, man mano che passa il tempo, le si attaccano idee, considerazioni e significati, come fanno cozze e telline sul fondo di una nave - la chiglia.
Già il fatto di conservarle è di per sé un qualcosa che non si era pensato, ma, diciamo che può far parte del passatempo: lo scopo dell'archiviazione è l'archiviazione in sé stessa, non ci sono prospettive future, né strani progetti artistici. C'è solo l'aspetto ludico.
Ma non basta: alcuni dei fotografi, giorno dopo giorno, hanno trovato un loro stile, una loro cifra, una loro firma - non sai se la cosa sia consapevole, voluta, oppure sia accaduta in modo per così dire, spontaneo. La foto inutile, ecco che di colpo diventa quindi una manifestazione zen: come raffigurare l'insensato con una macchina fotografica. Tutto ha senso, quando cattura il nostro sguardo.
La foto inutile non ha soggetto, non ha tecnica, non ha scelta, non ha preferenze, non ha bellezza né ha bruttezza, non ha preparazione, non ha ricerca, non ci sono classifiche, o vincitori, né sconfitti. O almeno, non dovrebbe avere nessuna di queste cose. In realtà, ne ha sempre un pizzico, di ciascuna di queste.
Quello che le rimane è la gratuità, nel senso di attività giocosa, ludica, fatta solo per se stessa e che in se stessa esaurisce il suo scopo: e a questo ultimo aspetto, vuoi agganciare l'ultima riflessione, a proposito della vita degli animali. A parte l'uomo, che se la complica e la inorridisce - e non si sa perché - tutti gli animali, tutte le piante, vivono  abbandonandosi alla vita, o meglio, gettandovisi. Siamo di fronte alla invincibile, incomprimibile, inspendibile, inutilità del vivere per il vivere: il gioco, l'ozio, il trascorrersi dentro il tempo, vividamente immersi in ogni istante che forse passa - anche se forse non esiste nemmeno davvero. Tutto il valore è questo qui: sembra microscopico, invece è incommensurabile e immenso".
L'idea è piaciuta, un piccolo gruppetto di persone ci si dedica con passione e curiosità, quasi ogni giorno. Giusto oggi, ne ha scritto anche Patricia Moll, sul suo blog - un blog che è fatto tutto di poesia, amicizia e partecipazione. 
 Nella sua presentazione, Patricia presenta le foto così: "Ma cosa sono? Foto sbagliate? Foto che servono a nulla? No! Son semplicemente foto. Forse scattate non nel migliore dei modi o nel migliore dei momenti. Forse sono scatti fatti perchè il dito è "partito" e ha fatto clic secondo un suo istinto personale e primordiale.
O forse, più semplimente, sono foto che andavano scattate comunque, senza un perchè o un per come. Andavano fatte. Punto". E tu condividi in pieno questo pensiero: la foto inutile va fatta comunque, come tutte le cose nella e della vita - anche, o forse soprattutto, se non se ne conosce l'esito. Perché, come tutte le cose, esiste solo per un istante e solo per una volta -  e c'è chi, come gli altranimali, queste cose le 'sa' molto bene e le vive più a fondo di noi, nella loro inutilità "incommensurabile, incalcolabile, eccedente" (Massimo Filippi).

Ora. Hai cercato di salvare tutte le foto, anche se già sai che non ci sei riuscito. Ma non in porta: le foto inutili, come le nuvole nel cielo, passano e vanno - come dovrebbe essere per i pensieri.

Sul blog di Ptricia, alla fine del post, trovate la sua prima 'foto inutile'.

Qui sotto, metti una delle tue, e inviti chi vuole a partecipare: inizialmente, postandola sul suo profilo effebi. Poi, se lo desiderate e se la cosa vi piace, date il via libera alla sua ri-pubblicazione sul blog.

Ed ecco la tua foto



6 commenti:

  1. Ciao Giovanni, arrivo dal blog di Patricia. Io sono campionessa mondiale di foto inutili e anche di video inutili ahahah forse perché amo riprendere e fotografare tutto quel che mi circonda. Ho deciso di partecipare al gioco e manderò la mia foto a Pat.
    Da oggi ti seguirò molto volentieri.
    Alla prossima!

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    1. coap Mariella, benvenuta! è un onore avere la campionessa mondiale di foto inutioi ;) :D . se ti va, la foto puoi mandarla anche a me, come messaggio rivato su fb o pubblicandola sulla tua pag e taggandomi: Giovanni Manizzi. Io, sto pensando di aprire un evento senza scadenza su fb, dove postare tutte le foto inutili, che oi girerò sul bloh. A presto!

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  2. Buonasera Giovanni. Vengo dal blog di Patricia.
    Ho letto del divertentissimo gioco.
    Forse non posso partecipare perché non uso fb, però seguirò volentieri il gioco se inserisci le immagini anche sul tuo blog. Altrimenti pazienza.
    Ti auguro una serena notte. Ciao.

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    1. Buonasera e Buongiroo Pia, benvenuta! Midispiaceche non puoimpatecipare, però fai bene a non usare fb. devo capire se si possono mettere immagini qui nei commenti, in tal caso, potrebbe sesere una possibilità per te. Di sicuro, comunque, le metyterò anchenqui, con dei post periodici. L'inutilità deve diventare un modo di vivere! Ciao e a presto

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  3. Grazie!!!!!
    IL tuo è un vero complimento!!!! Vale una medaglia per me sapere di avere un blog di poesia amicizia e partecipazione!

    Se vuoi prendere la mia foto Giovanni fai pure. Non c'è nessun blocco. Copi e incolli.

    Taggare... che significa e come si fa? Non scherzo! Sono imbranata e faccio ben poco al pc quindi...

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    1. :) a me ha dato questa impressione, iltuo blog: davvero, hai tanti amici e ogni post è sempre una festa di scambi. Mi piace molto averlo scoperto. Io copio e incollo volentieri le tue foto, ma solo quelle inutili! ;) dove le trovo?

      taggare, l'ho omparato pure io da poco. su fb, se non ho capito ale, funziona così: fai un post e nei commenti scrivi con le iniziali maiuscole i nomi dei tuoi amici, che vengono linkati autonomamente! magari poi ci sono anche modi più tecnici, ma ti assicuro che non li ho capiti :)

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