Fermi tutti! Ti occorre la necessità di fare un piccolo, breve post di giro di boa, almeno per questa circostanza. Infatti, in questi giorni ti sei accorto di aver tralasciato diversi argomenti che invece ti interessano molto e dei quali infatti hai sempre cercato di pubblicare con una certa puntualità.
Per cominciare,
In particolare, ti riferisci ai documentari (non vuoi più definirli 'mini'documentari, poiché, se la durata è circoscritta, i contenuti, col cane al centro, sono focalizzati e cruciali) della serie Canile 3.0, immaginata da Luca Spennacchio, che la realizza con costanza e impegno, nel corso dei mesi. La serie Canile 3.0 nasce direttamente dal libro di Luca che porta lo stesso titolo, è un viaggio on the road alla scoperta dell'universo dei canili e dei rifugi. Tu eri rimasto alla puntata #06 (del 12 luglio 2018), ma proprio tra ieri e oggi hai scoperto che ci sono in più ben tre puntate: la #07 (23 aprile 2019), la #08 (29 maggio 2019), per finire - per ora - con la #09 (14 novembre 2019), che in realtà è solo la prima parte di - forse - tre puntate ed è qualcosa di molto particolare.
Ora, dal momento che tu, proprio dal episodio #06 ti sei impegnato - persino con un logo ad hoc! - come sponsor concreto - oltre che, per così dire, informativo, coi post qui sul blog - non puoi bucare la notizia! Ci saranno quindi tre post ravvicinati- uno per ciascun episodio - se riesci tutti in uno stesso giorno. Normalmente, scrivi un post al giorno - almeno, questa è l'intenzione - ma in questo caso credi sia giusto fare un piccolo tour de force, anche per chi vorrà leggerli. Quindi: tre post sugli episodi più recenti di Canile 3.0 on the road! Fra poco, fra pochissimo.
Questo è l'impegno più sostanzioso, ma ci sono almeno altri due post un po' particolari - nel senso che si tratta di notizie più o meno riportate, parfrasate e contestualizzate - su fatti emersi prima all'interno dei social, e poi ripresi dagli altri media.
Tutti e due riguardano la 'endless war' contro lo specismo, che conta vittorie e sconfite, scaramucce e battaglie epocali, un intreccio di tattiche e di azioni, pensieri e strategie. Si tratterà di due fatti che hai trovato accomunati da una constatazione, un dato di fatto cronachistico: le realtà industriali dello sfruttamento zootecnico, sono esposte a crisi, cadute e chiusure, non sembrano più essere quei monoliti inscalfibili che apparivano fino a pochissimo tempo fa.
Una è in Italia: il mattatoio di Via Traves a Torino, che di recente ha licenziato quattro operatori.
L'altro è Dean foods, made in USA, che ha dichiarato bancarotta qualche giorno fa.
Ti sembrano due interessanti casi, legati soprattutto dal tema del boicottaggio economico.
Ci sono naturalmente anche altri post che fanno la fila nelle bozze, che ti sembrano importanti e che ti interessano. Ma, per ora, è abbastanza così.
Vorresti solo aggiungere, per concludere, che si tratta di una serie di 'mosse' un po' inusuali almeno da, diciamo, due anni a questa parte di vita del blog: intendi dire, la pubblicazione di più post in un giorno. Tuttavia, vedi i tre post su Canile 3.0 come un trittico - per via del fatto che almeno due sono un recupero arretrato all'interno del medesimo concept, anche se ciascun episodio è indipendente - mentre i post sui fallimenti, potrebbero essere un dittico - legati, appunto, dalla medesima serie di idee.
Tra l'altro, a giorni, il blog 'compie gli anni' e queste attività possono benissimo rientrare nei festeggiamenti.
Come speri riuscirai a raccontare meglio nel giorno dell'anniversario, vuoi dare un'aria nuova ai post, circa gli argomenti e il modo di pubblicarli. I post, devono essere un buon piacere per te che li scrivi, per prima cosa. Non ci devono essere esclusioni aprioristiche di argomenti o notizie, solo perché il 'come' ti immagini il blog che debba essere, non combacia più con quello che il blog desideri che diventi - e che è già diventato, di fatto.
Perché... se non è un piacere, che post è? (come il caffè)
PS: forse, post come questo, trasformati in 'prossimamente', potrebbero diventare una nuova futura consuetudine.
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