Sul latte versato

"...se prima ero da solo a versare il bianco latte..."

Questo latte, versato con violenza e disprezzo, ti arriva dritto in faccia, ti lascia fradicio: è un gesto osceno.

"... adesso siamo in tanti a vrsare il bianco latte!"

I pastori sardi, lo hanno inteso come provocazione, questo gesto clamoroso e prepotente - si proclamano non tutelati per il loro lavoro, che verrebbe pagato troppo poco, per via del crollo del prezzo del latte.

Coinvolte persino le scuole, persino il Cagliari Calcio - non hai compreso bene a che motivo e a quale titolo: l'arbitrio regna totale. Una violenza diffusa e costante permea, attraverso lo spreco crudele del latte versato, l'intera situazione.

Il governo è solidale - e come poteva non esserlo, visti anche quali sono i suoi Ministri, cosa pensano e come si comportano? Dunque, i pastori possono bloccare strade e assediare città e palazzi, possono compiere gesti inconsulti e organizzare azioni imprevedibili e incontrollabili.

Sembrano essere - questi pastori - allo stesso tempo oppressi e parte del sistema. Anzi, le due cose si confondono: sono parte del sistema, ma occupano una posizione bassa, marginale, poiché esercitano un lavoro la cui economia è in pericolo e muove in ogni caso cifre relativamente contenute - e dunque sono oppressi dal sistema capitalistico, che concepisce l'intera realtà come risorsa da sfruttare esclusivamente su vasta scala. Sono oppressi e quindi si sentono in diritto di protestare; sono inseriti nel sistema e dunque la loro protesta è ritenuta giusta, doverosa, anzi viene tutelata - forse verrà persino  accolta.

Sono parte del sistema, in ogni caso, rientrano nelle logiche del profitto capitalista, dunque sono in qualche modo 'familiari' al sistema. Non sono corpi estranei - come altri che appaiono in questi stessi giorni in altre cronache: gente dei centri sociali, occupanti di mattatoi, donne che esigono il rispetto di diritti. Di questi altri, non riconosciuti, la lotta è ritenuta illegittima, illegale: non ha cittadinanza. Viene equiparata solamente al gesto violento, sovversivo, minaccioso: pertanto, va repressa e non va ascoltata né accolta.

Eppure, quale dei due gruppi è davvero suscitatore di terrore? Chi davvero compie azioni violente, tutti i giorni?

Il punto di vista anti specista, non ha dubbi: sono i pastori. Sono loro che allevano e 'proteggono' migliaia di pecore, a cui sottraggono gli agnelli per derubarne e sequestrarne il latte a questi destinato; e che infine, questi agnelli li macellano - magari considerandoli pure 'carne di seconda scelta'.

Nei richiami delle violenze sistemiche - perpetrate sia a livello 'alto', economico, che a livello concreto (la attività pastorizia per come viene concepita e svolta da quando è nata, migliaia di anni fa) - tutto si intreccia: il soffocamento economico ai danni dei pastori, che dunque scendono per le strade, protestano con gesti inconsulti la loro rabbia e paura, perché non vogliono smettere il loro lavoro che si basa sulla violenza usata sistematicamente su membri di un'altra specie, la quale - unica - sembra non avere voce né risorse per protestare la sua voglia di vivere: le pecore. 

Rimaniamo allora sul fermo immagine, e mandiamo la sequenza indietro, per vedere da dove - e come - è arrivato tutto quel latte gettato sull'asfalto - e che fine han fatto i piccoli a cui era veramente destinato.

 

PS per scrivere questo post, hai raccolto diversi spunti, letti sui social: provando ad aggiungere qualche piccolo pensiero tuo, ringrazi tutti quelli che in qualche modo li hanno espressi e divulgati.