Dumbo - L'elefante volante, è un film Disney che risale al 1941, basato sulla storia scritta da Helen Aberson e illustrata da Harold Pearl.
Nella storia del film, Dumbo, il piccolo protagonista, è un cucciolo di elefante, che viene ridicolizzato per via delle sue grandi
orecchie, finché non imparerà a volare utilizzando le orecchie come
ali. Durante la maggior parte del film, il suo unico vero amico è il
topo Timoteo.
Una trama, quella del film, breve e tutto sommato lineare, ma con diversi momenti degni di nota - anche bizzari, come gli elefanti rosa.
Il tema centrale è: la derisione e la emarginazione del diverso, che
alla fine trova fiducia in se stesso e si riscatta. Da queste poche
parole, si capisce come sia una trama che si può applicare solamente a
qualche centinaia - per non dire migliaia - di film. Ecco perché - dopo
il remake live action de La Bella e la Bestia - la Disney ha deciso di
rifare in live action - e con abbondante CGI - anche questo piccolo
classico della animazione, che ormai spegne più di 70 candeline.
Dumbo è un film del 2019 diretto da Tim Burton, remake in live action con Eva Green, Colin Farrell, Danny DeVito e Michael Keaton. In più, i due bambini, interpetati da Nico Parker e da Finley Hobbins.
Il traile
Dumbo e la piuma 'magica', così importante fin dai tempi del cartoon |
Dumbo è un film del 2019 diretto da Tim Burton, remake in live action con Eva Green, Colin Farrell, Danny DeVito e Michael Keaton. In più, i due bambini, interpetati da Nico Parker e da Finley Hobbins.
Poche,
pochissime parole, per spiegare la tua sensazione, tutto sommato - in
un certo senso lo speri - non originale granché e piuttosto condivisibie
- invece.
Molte
scene topiche dell'originale, le situazioni più importanti - dalla
piuma alla maschera da pagliaccio - vengono riprese e riproposte con la
perizia tecnica attuale e - massì - con la 'poesia' di Tim Burton - che
però ormai sembra fabbricare sogni e visioni per inerzia.
Ti
sembra che i bambini siano la novità più interessante: loro si faranno
difensori del piccolo elefantino, altrimenti finito dalla padella alla
brace e prigioniero di un gigantesco circo imprenditoriale.
Tralasci
di intavolare i discorsi sui temi della accettazione-rifiuto della
diversità e sulla sua strumentalizzazione-spettacolarizzazione (da 'The
Elephant Man' fino all'elefante Topsy).
E - certo - alcune cose basiche - come il fatto che mortificazione,
minaccia e punizione non sono MAI modi giusti né accettabili per
relazionarsi con qualcuno o per educarlo (vabbè) - sono e rimangono
degne di nota. Ma...
Ora: se l'intento era di rendere con attori veri un film a cartoni animati, l'operazione trova il suo senso.
Ma
ti mette tristezza, perché non viene messo in discussione tutto
l'apparato - quello del circo - nel quale gli animali non hanno vita
propria, ma solo esistenze grame e dirette dagli umani.
Pensi
che andranno moltissimi bambini a vedere questo film, e che vedranno
sempre la stessa cosa: che gli animali sono a nostra disposizione, che
gli si può voler bene ma solo se si lasciano proteggere e guidare, che
il 'corretto' rapporto con un animale avviene sempre con delle sbarre,
delle gabbie, delle barriere di mezzo. E che, comunque, siamo sempre in
un mondo umano, pensato su misura umana e per scopi umani - lontanissimo
da una idea qualsiasi di elefantinità, che probabilmente prevederebbe
una savana dove vivere e dove fare esperienze - sì, magari proprio le
stesse esperienze causate dalle sue grandi orecchie che compie il
piccolo Dumbo. (La savana del Re Leone - a quanto pare il prossimo live
action programmato da Disney - credi che non faccia testo, in quanto i
leoni di quel film si comportano in tutto e per tutto come umani).
Queste
sono le cose che tu vedi nel trailer e che nella economia della trama e
del suo svolgimento appaiono normali, ovvie, indiscusse da tutti quelli
che le vivono - a quanto pare, anche dagli stessi elefanti! Passano
come l'unica realtà concepibile, quando si racconta di storie tra
animali e umani. Ancor di più passano, perché sono due bambini che le
trasmettono, vivendole e agendoci: i piccoli spettatori verranno
folgorati dalla loro idea di animalità - per così dire - che non prevede
che si possa uscire dai binari né oltrepassare i confini e che la
ribellione deve comunque rispettare delle regole; un'idea - infine -
che non concepisce che ci possa essere amicizia e condivisione tra
individui di specie diverse ognuno semplicemente nei 'suoi' spazi e coi
'suoi' tempi - solo 'essendoci', senza dover 'fare' alcunché.
...
Poi magari - che ne sai - nel finale del film, Dumbo, sua mamma e tutti
gli elefanti girano le spalle a tutto il circo e se ne tornano in
Africa.
PS
questo post lo devi - come ispirazione - a un post uscito sul blog L'Antro Atomico del Dr.Manhattan - blog mirabile e documentatissimo, dove quasi tutte le tue inclinazioni nerd trovano grande divertimento e gratificazione.
L'idea
di parlare dei trailer e tutta e originale del Doc. Che ringrazi (stai
pensando, in realtà, di usarla anche tu, quando se ne presenteranno
ulteriori occasioni future).
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