venerdì 20 luglio 2018

Cronocromie musicali




Il primato incontestato in campo musicale non spetta agli umani, che sono forse i musicisti meno dotato del regno animale.
Si legge una frase simile nel capitolo 'Suono' scritto da Vincenzo Santarcangelo e presente nella antologia "A come animale - Voci per un bestiario dei sentimenti" (cura di Leonardo Caffo e Felice Cimatti), edita da Bompiani nel 2015.

Hai letto con estremo interesse e piacere questa antologia, e magari ci tornerai in futuro. Intanto, puoi sempre parlare dei contributi presi singolarmente - come in questo caso.




 L'articolo è una miniera di proposte musicali, sentieri da percorrere sull'onda delle note, per scoprire che molti musicisti, prima e magari meglio dei ricercatori - che sembrano inorridire di fronte all'intuizione e all'empatia, ma solo quando si ha a che fare con gli animali non umani - hanno sempre 'saputo' - intuito- che il canto, la musica degli uccelli è la più grande musica a cui ci si possa voler ispirare. 
Gli umani sono imitatori, 'copiano' dai repertori etologici degli altri animali. Dagli uccelli, han copiato la musica.

Tra i molti musicisti di cui parla, Santarcangelo scrive che "gli uccelli diventano protagonisti assoluti dell'opera del Messiaen maturo".
I canti degli uccelli, possono essere modelli imitabili per la musica umana? La loro grande rapidità e irriducibilità a un sistema di altezze umane, non li rende invece una entità sonora sfuggente, "irragiungibili per i nostri sensi poveri e limitati"?
Olivier Messiaen era anche ornitologo, oltre che compositore e organista. Prova a risolvere il problema, componendo, tra le altre, "Chronocromie" per orchestra (1960), immediatamente successivo al "Catalogue d'oiseaux"  per pianoforte (1956-1958), o "Réveil des Oiseaux" (1953), per pianoforte e orchestra.
In queste opere, Messiaen è obbligato a trascrivere a un tempo più lento quelli estremamente veloci dei canti degli uccelli, "assolutamente impossibili per i nostri strumenti","che inoltre non riescono  raggiungerele altezze di quei canti: andranno trascritti, una, due o anche tre ottave sotto". Il compositore deve anche sopprimere quegli intervalli troppo piccoli "che i nostri strumenti non potrebbero suonare. Allora rimpiazzo questi intervalli dell'ordine di uno o due commicon dei semitoni, ma rispettando la scala dei valori tra i diversi intervalli".
Il risultato, sono brani che non hanno una forma musicale umana, ma - potresti quasi dire - una forma 'ornitica' - approssimata per difetto, però. I canti degli uccelli (si potra dire: La 'ornito-tragoudia' ?), dice Messiaen, seguono "la natura, gli avvenimenti luminosi, termici, acustici, che si producono in una sola giornata e in una sola notte".













Nessun commento:

Posta un commento

TUTTI POSSONO COMMENTARE, ANCHE IN FORMA ANONIMA! (EDIT 2018: HO CAMBIATO IDEA: ALMENO UN NOME IN FONDO AL COMMENTO E' GRADITO, PER NON DOVER RISPONDERE CON UN EHI, TU!). PER ANONIMO, SI INTENDE CHI NON E' ISCRITTO - PER QUALSIASI MOTIVO - AI FOLLOWER. Ma visto che è possibile il commento anche non iscritti, considero una forma di gentilezza scrivere almeno un proprio nome :) )

(EDIT 2 2018: qualsiasi messaggio che contenga pubblcità, promozioni, contenuti promozionali di carattere commerciale o finanziario, di qualsiasi tipo e genere, verrà immediatamente e automaticamente cancellato e gettato nel cestino dell'oblio. promoter avvisato...)

SE sei interessat* a seguire La Confidenza Lenta, prova a cercare l'elenco dei lettori fissi e a cliccare sul tasto azzurro 'segui' Dovrebbe permetterti di iscriverti, se ti fa piacere.

In alternativa, puoi lasciare un commento allo stesso post, quando viene condiviso sulla pagina Facebook della Confidenza, e segnalare se vuoi rivederlo ri-postato qui

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...