...l'altro giorno tu e i cani eravate sul Sesia, vicino a San Nazzaro Sesia. Si può raggiungere una piccola rientranza del fiume, dove l'acqua prende un aspetto di palude calma e verde scuro, su cui si adombrano alberi, erbe, tronchi; subito dopo, ci sono rientranze di acqua cheta, solo piccole ondulazioni. Qui, c'è una spiaggia di grandi sassi lisci e affioramenti sabbiosi, oltre a grossi cespugli che risultano dall'incomprensibile aggrovigliarsi e ammassarsi - forse nel tempo - di rami, alberi, terra, a formare isole di terriccio nel - o sul - mare di sassi e sabbia. Ci si può bagnare nell'acqua freddissima ma bassa. Poco più in là, la corrente riprende a spumeggiare e prima di arrivare all'altra riva, il fiume si è già allargato, ha già ripreso a correre, ma non schiuma e riflette invece il verde profondo degli alberi.
Del tutti inatteso e all'improvviso è apparso l'airone, tutto bianco sui suoi trampoli a muoversi tra i sassi e l'acqua bassa quasi ferma. Assorto. Solo perché stava fermo a lungo, hai potuto fotografarlo con la tua macchina fotografica assolutamente inadatta...