Eri in tribunale, lunedì 25 giugno, per assistere all'atto
finale del processo per i fatti di Farmacologia: per i 3 attivisti del
“Coordinamento Fermare Green Hill”: occuparono, il 20 aprile 2013, gli
stabulari di Farmacologia dell’Università Statale di Milano liberando circa 400
topi e un coniglio.
Nell'aula l'eco rimbomba, è difficile sentire la voce
dell'avvocato, Maria Cristina Giussani, giunta all'arringa finale.
Raccogli a matita quel che dice e lo unisci insieme a qualche sua considerazione,
che hai discusso fuori dall'aula, a processo terminato, a sentenza emessa: “La
condanna è stata di 1 anno e 6 mesi e attendiamo le motivazioni tra 45
giorni", ha dichiarato l'avvocato.
"La parte civile, nella suo atto di costituzione , ha
sostenuto che l'ingresso degli
attivisti avesse compromesso la prosecuzione di importanti esperimenti, la
sterilità dell'ambiente dello stabulario, che fossero state perse preziose
occasioni di pubblicazioni scientifiche , lamentando danni nel complesso molto
ingenti.
Nel corso del processo, sono emerse viceversa numerose
anomalie in merito al numero degli animali presenti nello stabulario nel giorno
dell'occupazione.
"Le non
coincidenze tra i numeri di animali effettivamente e realmente presenti quel
giorno, hanno dimostrato che - privati sempre e comunque della loro
individualità - gli animali non erano nemmeno numeri, che infatti non erano corretti, essendo
differenti nei documenti di carico
e scarico degli animali, nei
protocolli, nella denuncia e nella costituzione di parte civile.
"Gli animali rimasti all'interno dello stabulario,
secondo i testimoni del Pubblico Ministero, non sarebbero più stati utilizzabili per gli esperimenti ma, da Protocollo, avrebbero dovuto essere tenuti in vita
siano a morte naturale. Quindi: perché non affidarli alle Associazioni
animaliste che le avevano richieste?"
Maria Cristina Giussani vuole portare l'attenzione sul senso
del processo.
"Gli attivisti hanno fin da subito rivendicato la loro
azione - non vandalica - volta a scatenare un dibattito (scientifico, etico,
filosofico, sociale) sulla sofferenza degli animali rinchiusi nei laboratori,
sull'utilità dell'applicazione del modello animale alla ricerca scientifica e sulla sua eticità, sollevando il
velo di segretezza che avvolge i laboratori ove vengono svolti gli esperimenti
sugli animali.
Si è trattato di una azione di dissenso politico e un atto
di disobbedienza civile".
L'avvocato chiude così, nei corridoi del tribunale:
"Speriamo che in futuro ci siano altri processi sulle
liberazioni animali!"
Il sottinteso - che ci siano futuri altri liberatori - è
chiarissimo.
PS sulla pagina Facebook di Contro Green Hill c'è una aggiornata rassegna stampa, compilata da Silvia Premoli.
Nessun commento:
Posta un commento
TUTTI POSSONO COMMENTARE, ANCHE IN FORMA ANONIMA! (EDIT 2018: HO CAMBIATO IDEA: ALMENO UN NOME IN FONDO AL COMMENTO E' GRADITO, PER NON DOVER RISPONDERE CON UN EHI, TU!). PER ANONIMO, SI INTENDE CHI NON E' ISCRITTO - PER QUALSIASI MOTIVO - AI FOLLOWER. Ma visto che è possibile il commento anche non iscritti, considero una forma di gentilezza scrivere almeno un proprio nome :) )
(EDIT 2 2018: qualsiasi messaggio che contenga pubblcità, promozioni, contenuti promozionali di carattere commerciale o finanziario, di qualsiasi tipo e genere, verrà immediatamente e automaticamente cancellato e gettato nel cestino dell'oblio. promoter avvisato...)
SE sei interessat* a seguire La Confidenza Lenta, prova a cercare l'elenco dei lettori fissi e a cliccare sul tasto azzurro 'segui' Dovrebbe permetterti di iscriverti, se ti fa piacere.
In alternativa, puoi lasciare un commento allo stesso post, quando viene condiviso sulla pagina Facebook della Confidenza, e segnalare se vuoi rivederlo ri-postato qui