martedì 6 gennaio 2015

Quante Stelle nel cielo con la luna: Due Canzoni di Lucilla Galeazzi

Lucilla Galeazzi. Fonte: official site di Lucilla Galeazzi


Quante stelle nei cielo (siamo agli inizi dell'anno, il gelo terge l'aria)




L'angoscia del (proprio) corpo che soffre: l'anima si diparte







... (per libere associazioni di idee e sentimenti): e un haiku, di quando Stella era ancora un fresco arrivo in casa...


1500 fuyu 221207 Campertogno con Stella

che nuovi segni

in questa poca neve

ma sempre zampe



Un altro post benaugurale, un po' particolare.
Che ha bisogno di una cornice di parole, in merito ai due video molto belli delle canzoni di Lucilla Galeazzi.
L'artista mi ha permesso di inserire questi video e mi ha pure fatto gli auguri per il 2015 .... che sia un anno che non faccia scherzi!
La prima, 'Quante stelle nel cielo', l'ho ascoltata proprio in questi giorni, dal sito ufficiale dell'artista. La sua voce mi aveva incantato già la prima volta che la ascoltai, ai tempi del suo lavoro 'Lunario', ma in questo brano speciale,  lei apre i suoni davvero fino al cielo, riapre il respiro della mente, fa risgorgare le lacrime dell'anima - lacrime di gioia, anche - ed è romantica, dolce, e tanti altri sentimenti miscelati. Una speranza non sterile, una promessa.

Stelle nel cielo, come la mia Stellina, che ora è nel cielo,  un cielo nuovo e diverso da quello religioso, che è il cielo - anche  - dei ricordi affettuosi,  ed è pure una specie di cielo metafisico, dove le energie vitali potrebbero anche essere presenti, vicine a noi ma irriconoscibili e perciò lontane. Una via di mezzo tra le vibrazioni quantistiche e la favola bella del Ponte dell'Arcobaleno. (Un tassello del discorso sulla fine-di-vita).

La seconda, canzone è tratta proprio da 'Lunario': 'Voi che amate', è un canto medievale, molto aulico, e molto doloroso. Dal cielo, ritorniamo sulla terra, per scoprire la sofferenza e il dolore - di una madre, di un figlio. Fuor di pietas religiosa, a me questa canzone, le sue parole, turba sempre, mi fa pensare a tutte quelle madri e a quei figli, dai corpi straziati, i corpi dei nostri compagni altranimali,: corpi dai quali, per tanta angoscia, l'anima si diparte... si ritrae...
Siamo noi, invece, che non  dobbiamo ritrarci, né voltare sguardi e mani altrove, non dobbiamo lasciarli - da soli - in balia del loro inimmginabile dolore. 

2 commenti:

  1. Non conosco l'artista, l'ascolto per la prima volta. Mi spiace per la tua Stella. Il dolore per la perdita di chi amiamo diventa una memoria profonda.

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  2. Lucilla Galeazzi ha una voce incantante, e esplora canzoni altrimenti sconosciute, ma molto belle. Fai un giro sul tuo sito.
    Grazie per Stellina: è davveor una meoria profonda, e ancora dolorosa, per me - ma la sua vita è stata luminonsa e ha reso luminosa anche la mia.

    RispondiElimina

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