Sciopero della fame; email di protesta; diffusione di documenti che analizzano la reale condizione degli orsi prigionieri in Trentino. Con rapidità, la protesta antispecista contro la cattura e la detenzione degli orsi trentini - tutti reduci del Progetto Ursus, per il quale ai tempi il Trentino ottenne finanziamenti europei - si è consolidata. Siamo probabilmente di fronte alla prima grande lotta Antispecista-animalista dai tempi di Green Hill - e non è poco.
Da (quasi) subito, hai deciso di seguire le due attiviste, perciò cerchi di pubblicare spesso post che abbiano a che fare con questo evento e con la loro coraggiosa iniziativa.
Il loro sciopero della fame dura ormai dalla mezzanotte di lunedì 21 settembre, l'inizio dell'autunno. Siamo al tredicesimo giorno.
Questa lotta va portata avanti, è una nuova occasione per ribadire il valore delle vite animali, altrimenti travolte e distrutte dai processi divoratori degli umani.
Ci sono, a questo punto, le possibilità di ottenere quello che ci si sta prefiggendo - di sicuro, c'è la buona possibilità che la lotta abbia sempre più seguito. Ed è giusto che sia così, è giusto che si porti anche la opinione della gente a mettersi dalla parte degli orsi. Questa è una lotta di liberazione, una lotta per un mondo diverso e nuovo - ancora più importante, notevole, adesso, in quest'epoca - nella quale soltanto chi non vuol vedere di proposito, può negare il tracollo del sistema capitalistico.
Qui di seguito, riporti tutti i comunicati pubblicati dalle attiviste. Come hai già scritto altrove, infatti, la necessità di raggruppare e raccogliere i 'materiali', i documenti dei processi storici - e questa lotta lo è certamente - è vitale, per contribuire a gettare fondamenta solide per l'impegno antispecista; e per aggiungere una testimonianza alla memoria storica antispecista - senza la quale, non si potrebbe nemmeno parlare di movimento.
(altri post, con altri documenti e link, seguiranno nei prossimi giorni, perché finalmente sono molti che si stanno occupando di questa situazione).
(tutti gli errori, lacune, sviaste, son tutte merito tuo: non è stato semplice ripescare dal flusso del FB i testi dei comunicati).
Comunicato 1
Dalla mezzanotte di oggi lunedì 21 settembre 2020 io e Barbara Nosari
intraprenderemo una azione politica di opposizione alle logiche insensate di abuso del potere mediante lo sciopero della fame che, verrà condotto ad oltranza sino a che NON cesserà
la persecuzione messa in atto in Trentino nei confronti degli Orsi
A questo proposito, seguirà un comunicato che illustrerà quali siano le richieste che consideriamo non opzionabili da parte dei destinatari politici al fine della sospensione dello sciopero della fame.
Lo sciopero della fame ad oltranza come forte azione di lotta politica intesa come atto di @Resistenza Animale per il raggiungimento di quei diritti negati da una politica che ancora governa secondo stereotipi culturali arcaici e pregiudizi di specie.(quando non addirittura di genere)Lo sciopero della fame ad oltranza come forma di piena solidarietà e complicità tra Animali alla lotta impari ed epica (vedi M49 Resistente) che gli orsi del Trentino quotidianamente portano avanti cercando di non soccombere e di (R)Esistere alla prigionia,alla persecuzione,alla umiliazione,alla violazione e soppressione delle loro facoltà vitali.
Facoltà vitali che stanno subendo un attacco senza precedenti, tramite le modifiche apportate al Piano d'Azione Interregionale per la conservazione del orso bruno denominato PACOBACE.
Lo sciopero della fame ad oltranza come dovere politico individuale di contestazione ad un linguaggio di sistema che cavalcando pregiudizio ed ignoranza crea roccaforti di dominio che si vorrebbe incontrastato.
Con questo comunicato intendiamo inoltre far sapere che la nostra presa di posizione politica ,in nome della Resistenza Animale
cercherà in tutte le maniere di estendersi anche fuori nazione essendo stato il Progetto Life Ursus finanziato dalla Comunità Europea.
Cogliamo l'occasione per ringraziare tutt@ coloro che nella maniera che riterranno più consona daranno il loro sostegno a questa lotta condotta per la Libertà e per la Giustizia.
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2 25 settembre 2020Aggiornamento sciopero della fame di Resistenza e solidarietà con gli Orsi di Ste Sondrio
e Barbara Nosari
Quarto giorno di sciopero della fame ad oltranza.
Quando si è pensato a questa forma di protesta contro l'ignominia di una politica specista non avremmo mai immaginato la solidarietà che ci sta arrivando dalla base, dal basso della piramide verticista del potere.
Muovendoci per la comunicazione anche su una piattaforma virtuale, ad oggi non possiamo che constatare come l'opinione pubblica abbia ancora un peso, e di questo chi è arroccato in cima alla piramide dovrà tenerne conto.
Per prima cosa, ancora una volta un grazie di cuore a tutt@ voi per le condivisioni, per i contatti personali,per gli aiuti offerti,per il sostegno che ci state accordando e del quale abbiamo bisogno.
Continuate . Continuate.
Cogliamo l'occasione per ribadire l'assoluta intenzione di proseguire la nostra battaglia per la restituzione da parte della politica italiana della libertà incondizionata e della dignità agli Orsi che malauguratamente sono stati "oggetto" di un progetto che per ironia della sorte inneggia alla loro Vita ma che in realtà si è snodato su un percorso al contrario.
Proseguiremo nella assoluta Libertà da ogni possibile strumentalizzazione e condizionamento.
Rubo una frase a Barbara perché mi ha colpito in particolare "ll percorso é altrettanto importante della meta che si vuole raggiungere"
Forniamo idratazione al corpo mediante acqua e tisane perchè il cervello dovrà rimanere il più vigile possibile.
Perché .....
Se dovessimo dire, che attorno agli orsi del Trentino è stato costruito un muro,(sulla loro pelle) sarebbe riduttivo per la abilità che è stata messa in campo in tutti questi anni
Un muro, ce lo insegnano dalla notte dei tempi, è un qualcosa che può essere rudimentale, quattro carriole di malta e quattro mattoni e viene su.
No !
In tutti questi anni,attorno agli orsi del trentino è stato in messo in opera un manufatto di incredibile portata anche storica.
Sulla loro pelle.
Una tessitura paziente,a dominante di trama poiché a lavoro finito l'ordito non si veda,un manufatto meticoloso, certosino nella precisione degli intrecci, delle sovrapposizioni,delle cardature dei fili eseguito ora a basso ora a alto telaio liccio che "è l'ossatura strutturale portante il manufatto, costituita da vari elementi disposti in maniera da formare una armatura "
Ma da qualche parte di questa opera , per la quale la locuzione "date a Cesare quel che è di Cesare" è appropriata, da qualche parte di questo mirabile manufatto c'è sicuramente un filo non teso,un filo scoperto.
E' quel filo che va individuato.
Anche grazie a tutt@ voi
Comunicato 2. - 22 settembre 2020
Premesso che la nostra azione non vogliamo sia letta dalla opinione pubblica come un "chiedere " ai poteri forti aspettando che i medesimi, magnanimamente, ci diano udienza e ci regalino qualche blanda rassicurazione comunichiamo che noi nulla vogliamo ci venga dato o regalato.
E’ il Governo Italiano,la Provincia Autonoma di Trento,il Parco Adamello Brenta che devono Restituire ciò che spetta di diritto agli alle Ors@
E’ il Governo Italiano,la Provincia Autonoma di Trento, il Parco Adamello Brenta che devono restituire Dignità e Libertà agli/alle Ors@
La Vita a coloro che sono stati uccisi durante tutto l’iter del Progetto Life Ursus non potranno più restituirla. Quegli individui uccisi gridano ancora vendetta ed è giusto e doveroso che ottengano Giustizia anche tramite quanto ai loro simili verrà restituito.
E’ sempre più evidente che il Progetto Life Ursus sta assumendo nel tempo le sembianze di un Progetto Dead Ursus.
Premesso questo, siamo a dire che lo sciopero della fame che abbiamo iniziato alla mezzanotte di lunedì 21 settembre 2020 possiede l’intento politico di impedire che il prezzo da pagare, per una gestione impropria,pressapochista e specista della convivenza umano/orsi sia già implicitamente “addebitato alla pelle dell’Orso”.
•
Di seguito i punti salienti che sottendono la nostra presa di posizione :
1. Sia restituita Dignità agli/alle Ors@ mediante :
disamina del capitolo 3 della cartella PACOBACE ante e post modifica nello specifico alla voce “Interventi” i quali sottendono, mediante procedure (dalla lettera A alla lettera K) denominate leggere o energiche, a risolvere e/o limitare i rischi connessi alla presenza di un orso “problematico” .
NON esiste l’orso “problematico” in Natura.
E’ una accezione negativa forgiata dal linguaggio scientifico per normare e legittimare una reazione politica che contempli facoltà di togliere vita e libertà al orso qualora questi non manifesti atteggiamenti ritenuti consoni “al criterio soggettivo di giudizio e valutazione specista della società”
NON esiste l’orso “problematico” in Natura.
Esiste l’orso che ottempera di diritto alle sue facoltà vitali ovvero : si muove,si espande,mangia secondo le esigenze specie specifiche,interagisce,reagisce se attaccato, perpetua la sua specie e preserva difendendolo il valore intrinseco legato alla sfera emotiva e affettiva dei legami familiari.
NON esiste l’orso “problematico” in natura.
Esiste invece una natura sempre più, dalla società umana, svilita,deturpata,depredata,assoggettata ai propri falsi bisogni e al relativo delirio di onnipotenza che spinge senza vergogna e in nome di un autoproclamato diritto di prelazione e di predazione legalizzata ad invadere a occupare e restringere impunemente gli spazi che spettano invece per inalienabile diritto di nascita ai veri abitanti dei boschi ovvero gli animali non umani tra i quali spicca l’orso.
“Il Progetto di reintroduzione dell’orso bruno nelle Alpi centrali rappresenta probabilmente, sia per le caratteristiche della specie, sia per le condizioni socio-economiche dell’area di immissione, il più ambizioso intervento di conservazione attiva della fauna mai tentato in Italia” così riportava lo studio di fattibilità per la reintroduzione dell’Orso bruno sulle Alpi Centrali del progetto Life Ursus.
Al atto della stesura e della accettazione del medesimo da parte di tutti gli Enti promotori coinvolti (compreso il 75% della popolazione trentina allora dichiaratasi favorevole) avrebbe dovuto essere chiaro che si stava per rilasciare sul territorio trentino non inanimati pupazzi ma Orsi Orse in carne ed ossa.
Come avrebbe dovuto essere chiaro che la convivenza uomo orso deve essere pianificata e regolamentata secondo norme e procedure di azione che
“disciplinino” non la presenza schiva e solitaria degli orsi, bensì l’intromissione sempre più incalzante nel loro habitat naturale da parte della incontrollata antropizzazione umana.
Tradotto :
Condizione non negoziabile ai fini della sospensione dello sciopero della fame è la soppressione degli interventi ante e post modifica PACOBACE contraddistinti dalle lettere J e K.
Lettere apparentemente innocue ma che in realtà significano in ambo i casi la morte per l'orso, immediata o differita nel tempo a seconda che la lettera sia J e quindi captivazione permanente o K abbattimento.
E' inaccettabile che un attacco di un orso (con contatto fisico) a difesa della propria prole o della propria preda o perché provocato in altro modo sia "punito" con la prigionia definitiva e ora, dopo il decreto modifica addirittura con la morte, alla stregua di un alquanto improbabile e mai verificato attacco (con contatto fisico ) di un orso senza essere provocato.
La soppressione dei suddetti interventi J e K deve essere controbilanciata con una seria applicazione e rispetto dei restanti punti in particolare B - C - E - F la cui corretta messa in opera in tutte le sue parti costituisce già da se un deterrente sia per l'orso sia per l'umano a favorire incontri.
A riguardo del punto E occorre non dimenticare che M57 è stato peraltro catturato mentre rovistava nei cassonetti della spazzatura e il punto C sistematicamente viene disatteso come già lamentato nel progetto.
1.1) creazione in Libertà di zone "a perdere" per quanto concerne produttività umana, che siano destinate esclusivamente al passaggio o allo stazionamento dell'orso soprattutto durante il periodo di iperfagia precedente il sonno invernale considerato che l'orso non è un pupazzo inanimato e necessita di mangiare.
2) Sia restituita Libertà agli/alle orse mediante :
2.1) Rilascio in Libertà su territorio trentino quanto prima degli animali attualmente prigionieri presso il recinto del Casteller con tutte le sicurezze per gli orsi derivate dalla effettiva applicazione delle procedure di controllo dalla A alla H (con particolare riguardo a quelle sopra evidenziati come determinanti) alla voce "Interventi" del capitolo 3 della cartella PACOBACE
2.2) Successivo,qualora necessario e fattibile, trasferimento in Libertà in altri territori anche europei (compreso paese di origine dei capostipiti del progetto Life Ursus con dichiarazione del fallimento dello stesso per incapacità politica italiana) purché il trasferimento sia concordato e pienamente accettato a livello istituzionale e sociale dai paesi riceventi e siano poste in essere tutte le condizioni atte a garantire che nessun fine di lucro o di marketing contraddistinguerà la destinazione degli orsi.
Tradotto :
Condizione non negoziabile ai fini della sospensione dello sciopero della fame è la Liberazione,comprovata, il prima possibile, dei prigionieri del Casteller.
Il Casteller sebbene fosse stato presentato come una area da destinarsi agli orsi con una superficie di ben 8 ettari quindi 80.000 mq in realtà, come da rilevazioni di Google Maps, lo spazio effettivamente calpestabile dagli orsi è 0,7 ettari quindi 7.000 mq da dividere in tre,ulteriormente decurtati dalla ferraglia e dalla muratura che contraddistinguono questo gabbione che sino a poco tempo fa la politica trentina sfoggiava pomposamente come "oasi".
I prigionieri del Casteller rispondono alle seguenti sigle identificative :
- DJ3 Figlia di Daniza e Joze reclusa dal lontano 2011 per avere semplicemente mangiato. Aveva infatti predato una pecora.
- M57 il 22 agosto 2020 alle porte del paese di Andalo (zona peraltro segnalata come frequentata dagli orsi ) in prossimità di un laghetto si è reso protagonista di un incontro ravvicinato con contatto, in tarda serata, con un carabiniere il quale ha riportato alcune ferite non gravi.
La dinamica della scena ovviamente può essere raccontata solo da un attore non avendo voce in capitolo l'orso che ha continuato a rovistare nei cassonetti, (non a norma anti intrusione quindi),ed è stato catturato e trasportato, come da intervento J del capitolo 3 della cartella PACOBACE ,al Casteller in stato di captivazione permanente.
- M49 conosciuto anche come Papillion protagonista assoluto di @Resistenza Animale con ben due fughe dal famigerato gabbione del Casteller.
E' lì prigioniero in stato di captivazione permanente, (ha subito anche la tortura del bunker nonché sedazione prolungata) , per essere stato giudicato colpevole di atteggiamento problematico di grado 14 della tabella 3.1 PACOBACE ovvero avere prodotto danni a patrimoni con ripetuti tentativi di intrusione nelle malghe alla ricerca di cibo.
Perché solo ora si scopre che gli orsi mangiano.
Alla sopraccitata lista aggiungiamo la sigla JJ4 Orsa di 14 anni, figlia di Jurka, uno dei primi esemplari di orso sloveno del progetto Life Ursus, sulla quale pende come una spada di Damocle la seconda ordinanza del Presidente della Provincia di Trento che, vedendosi sospendere dal TAR quella di abbattimento (K) procede con quella di captivazione permanente (J) anche essa sospesa sino al 8 ottobre.
L'orsa JJ4 il 22 giugno sul Monte Peller aveva reagito con un attacco/difesa alla intrusione sul suo territorio da parte di due cacciatori perché è madre di tre cuccioli e ha temuto per loro.
Tradotto :
Condizione non negoziabile ai fini della sospensione dello sciopero della fame è lo stralcio della ordinanza di captivazione permanente e di abbattimento.
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Per questa sera è tutto. . .
Il primo giorno di astensione del cibo sta terminando.
Il peso di entrambe viene documentato settimanalmente.
Abbiamo ritenuto opportuno non condividere per ora con voi questo dato che sarà la prova tangibile della nostra lotta a favore della Libertà e della Giustizia.
Grazie a tutt@ coloro che già sin dal primo post ci hanno mostrato solidarietà e che continueranno a farlo.
Quella solidarietà tra Animali che ci ha spinto ad intraprendere questa forma di lotta.
A presto
NON riprenderemo a mangiare sino a quando
DJ3 - M57 - M49 non saranno rimessi in Libertà (su suolo trentino o europeo)
Non sarà annullata l'ordinanza di captivazione permanente diretta a JJ4
Non saranno soppressi gli interventi ante e post modifica PACOBACE contraddistinti dalle lettere J e K.
Quarto giorno di sciopero della fame ad oltranza.
Quando si è pensato a questa forma di protesta contro l'ignominia di una politica specista non avremmo mai immaginato la solidarietà che ci sta arrivando dalla base, dal basso della piramide verticista del potere.
Muovendoci per la comunicazione anche su una piattaforma virtuale, ad oggi non possiamo che constatare come l'opinione pubblica abbia ancora un peso, e di questo chi è arroccato in cima alla piramide dovrà tenerne conto.
Per prima cosa, ancora una volta un grazie di cuore a tutt@ voi per le condivisioni, per i contatti personali,per gli aiuti offerti,per il sostegno che ci state accordando e del quale abbiamo bisogno.
Continuate . Continuate.
Cogliamo l'occasione per ribadire l'assoluta intenzione di proseguire la nostra battaglia per la restituzione da parte della politica italiana della libertà incondizionata e della dignità agli Orsi che malauguratamente sono stati "oggetto" di un progetto che per ironia della sorte inneggia alla loro Vita ma che in realtà si è snodato su un percorso al contrario.
Proseguiremo nella assoluta Libertà da ogni possibile strumentalizzazione e condizionamento.
Rubo una frase a Barbara perché mi ha colpito in particolare "ll percorso é altrettanto importante della meta che si vuole raggiungere"
Forniamo idratazione al corpo mediante acqua e tisane perchè il cervello dovrà rimanere il più vigile possibile.
Perché .....
Se dovessimo dire, che attorno agli orsi del Trentino è stato costruito un muro,(sulla loro pelle) sarebbe riduttivo per la abilità che è stata messa in campo in tutti questi anni
Un muro, ce lo insegnano dalla notte dei tempi, è un qualcosa che può essere rudimentale, quattro carriole di malta e quattro mattoni e viene su.
No !
In tutti questi anni,attorno agli orsi del trentino è stato in messo in opera un manufatto di incredibile portata anche storica.
Sulla loro pelle.
Una tessitura paziente,a dominante di trama poiché a lavoro finito l'ordito non si veda,un manufatto meticoloso, certosino nella precisione degli intrecci, delle sovrapposizioni,delle cardature dei fili eseguito ora a basso ora a alto telaio liccio che "è l'ossatura strutturale portante il manufatto, costituita da vari elementi disposti in maniera da formare una armatura "
Ma da qualche parte di questa opera , per la quale la locuzione "date a Cesare quel che è di Cesare" è appropriata, da qualche parte di questo mirabile manufatto c'è sicuramente un filo non teso,un filo scoperto.
E' quel filo che va individuato.
Anche grazie a tutt@ voi
COMUNICATO N° 05 del 27/09/2020
Alla mezzanotte di oggi Barbara ed io entreremo nel 6° giorno dello sciopero della fame contro l'ignominia di una classe politica che gioca sporco sulla pelle degli Orsi.
Domani vi daremo riscontro di questa prima settimana e del suo prosieguo mediante un comunicato di aggiornamento.
Nel comunicato di esordio del 21/09/2020 avevamo investito il nostro sciopero della fame, intrapreso ad oltranza,della connotazione di "dovere politico individuale di contestazione ad un linguaggio di sistema che,cavalcando pregiudizio ed ignoranza , crea roccaforti di dominio personale che si vorrebbe incontrastato"
Il dipanarsi della nostra azione, il suo strutturarsi anche in termini di recepimento da parte di chi l'appoggia e l'aiuta a mantenersi vitale, a fronte di un arrogate quanto misero disinteresse politico alla medesima è una convalida ,caso mai ce ne fosse stato bisogno, di quanto sopra esposto, ma serve anche da corroborante per il proseguimento della lotta e sua esternalizzazione.
Gli orsi del Trentino, oggi più che mai, sono in pericolo perché perseguitati da un linguaggio socio-politico enfatizzato dagli organi della (dis)informazione che, rispolverando vecchi miti e ataviche convinzioni a rinforzo della demonizzazione del Progetto Life Ursus,non ammette, brandendo ora la clava ora il tablet, che gli orsi "sono padroni a casa loro".
Dopo pochi giorni dalla morte di Daniza, con alle spalle già una stria di sparizioni e di vessazioni a danno degli orsi da parte delle precedenti giunte politiche ma ancora lontani dal dramma attuale che subiscono quotidianamente tra ordinanze di abbattimento,inseguimenti sfiancanti,parate militari, confinamenti in bunker e in gabbie, terrorismo mediatico di infimo ordine, Barbara Chiarenzi ha scritto :
" A fronte del fatto che esiste un habitat naturale in grado di sostenere una popolazione alpina di orso, non vedo al momento un “habitat sociale” che sia disposto ad accettarne i rischi che vadano un po’ oltre la tolleranza nei confronti di qualche pecora mangiata e alcuni apiario rovesciati.
La nostra società, a tutti i livelli, è in questo momento disponibile a una fruizione solo mediata, magari solo informatica, certamente non diretta, di certi fenomeni naturali. Siamo interessati agli animali selvaggi, ma che essi se ne stiano buoni buoni in un habitat che non deve essere il nostro. L’orso Yoghi ha permeato di sé un’intera generazione e ci piace vedere l’orso con questo filtro. In effetti non siamo disponibili al rischio di un incontro, a parte chi con telefonino schierato non sa neppure a che rischio si sta esponendo.
L’amministrazione non vede di buon occhio fenomeni che non siano riconducibili a una qualunque responsabilità: e in definitiva anche noi siamo stati trasformati.
Di questa immensa trasformazione culturale e sociale, sicuritaria, garantista all’eccesso per tutte le responsabilità e in fuga da ogni imprevisto, la conservazione dell’orso in Italia dovrà tener conto, se vorrà avere un futuro".
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E' stato avviato un progetto PER IL FUTURO DELL'ORSO , per il quale si sono spese promesse da tutte le parti coinvolte e intascato soldi.
E' stato avviato un progetto PER IL FUTURO DELL'ORSO che non riguarda Yoghi ma individui autodeterminatisi in carne e ossa.
La demonizzazione o la mitizzazione del Progetto Life Ursus non si giocherà ancora una volta sulla pelle dell'Orso.
Motivo per il quale andiamo avanti!
Aggiornamento sciopero della fame.
La risposta che diamo a tutti/e coloro che anche privatamente ci chiedono come stiamo è "abbiamo fameeee :-))))"
Ma questa reazione permeata di leggerezza, in realtà, lascia intendere una verità che di leggero possiede nulla.
Barbara ed io abbiamo fame solo da sei giorni con oggi,ma ci sono individui viventi, a quattro e a due gambe, che questa tortura (perché a questo si riduce la fame ad una tortura ) la subiscono quotidianamente, e di essa spesso muoiono.
Questa tortura è stata applicata dalla Provincia di Trento anche a Dj3 a M49 a M57.
Ed è per fame che sono stati catturati in maniera vile e odiosa come solo una cultura politica e sociale di stampo specista può manifestare.
Uno Stato che conduce alla fame e ne permette la condizione non è uno Stato civile.
Oggi a Trento si è tenuta la prima udienza del processo a carico di Rossi per la mattanza di Kj2.
Ringraziamo
Leal Lega Antivivisezionista
e Salviamo gli Orsi della Luna - Associazione e shop no profit
che durante la protesta hanno espresso solidarietà alla nostra lotta unendo la loro voce alla nostra nella pretesa di giustizia per gli orsi.Al sesto giorno di sciopero della fame vogliamo ringraziare tutti i gruppi,le associazioni,i blogger che in questi giorni hanno condiviso sulle loro pagine i nostri comunicati.
E Grazie a ciascuno/a di voi che individualmente e caparbiamente condividete sui vostri profili quanto postiamo.
Stiamo valutando l'opportunità o meno di aprire una pagina dedicata ma forse,per ora, è ancora bello così... il rapporto che anche se virtuale, si sta instaurando a tu per tu ... contatto con contatto....
Ed è ad ogni singolo contatto,che ci stiamo rivolgendo, soprattutto a chi ci chiede cosa possa fare per dare visibilità alla "urgenza che la persecuzione a danno degli orsi in Trentino abbia a cessare e che venga restituita libertà e dignità estorte."
C'è qualcosa che ciascuno/a di voi può fare, se desidera agire come cassa di risonanza a quello che è anche il suo pensiero dato che ci sostiene.
Premettiamo che i "poteri forti " sanno di quanto stiamo facendo, ovviamente come prevedibile tacciono.
Lasciamoli in silenzio, se preferiscono così,anche perché non è a noi che devono dare risposta ma agli Orsi.
E prima o poi ne saranno costretti.
Ma ciascuno/a di voi può semplicemente dire ai poteri forti che il nostro pensiero è anche il suo, affinché sappiano che, sembriamo essere solo in due, ma in realtà siamo in tanti/e.
Abbiamo gli indirizzi mail utili per far arrivare la solidarietà alla protesta, chiedeteceli in privato e così aggiungerete un tassello in più al puzzle della lotta alla ingiustizia.
Noi due intanto,grazie anche ad aiuti esterni, stiamo cercando di strutturarci al meglio in previsione di una esternalizzazione della azione.
Sarà una battaglia dura lunga e dolorosa ma non ci prenderanno per fame.
a presto e continuate con noi !
comunicato 7
AVVISO A TUTTI TUTTE
Non è facile
MA
Io e Barbara ci stiamo muovendo per mettere la provincia di Trento e la politica
italiana SPALLE AL MURO.
Quello che hanno fatto e che intendono fare agli Orsi è un Crimine il neologismo lo
classifica come Animalicidio.
MA
è anche un crimine contro l'Umanità.
Ci vorrebbero dis-umanizzare per avere maggiore facoltà di controllo, ma ci
possono riuscire solo in parte.
Una fetta di Umanità ancora (R)Esiste
Comunicato n°08 del 01/10/2020
" ogni riferimento a fatti o persone reali è da ritenersi del tutto casuale" (o no?)
"Cosa aspettiamo a tramutare un problema in una opportunità"??
Il problema.
E quando il problema non esiste, non si può ricavarne una opportunità.
Quindi, occorre inventarlo il problema che, poi, ricompenserà divenendo opportunità.
Al via l'operazione.
Scegliamo quale potrebbe essere "il" problema, abbiamo dimestichezza in questo e poi abbiamo alleati fidati.
"Il" problema da inventare, per farlo diventare poi opportunità, lo creiamo estrapolandolo direttamente da un progetto che di volta in volta ci regala,suo malgrado, la possibilità di cimentarci in sceneggiature quasi da Oscar.
"Il" problema abbiamo deciso lo creiamo attorno alla figura di un Orso.
Quel Orso diverrà il nostro problema che poi sarà opportunità.
Iniziamo col presentarlo, mediante supporto mediatico, come un terribile mangiatore di viventi, gli facciamo mangiare di volta in volta, capre, pecore, asini,api, tutti assieme appassionatamente.
"Il" problema va alimentato!
Addirittura gli attribuiamo il palmares delle predazioni:
anno 2018 un terzo di tutte le predazioni al "patrimonio zootecnico" e anno 2019 (oramai ci abbiamo preso gusto) lo insigniamo della medaglia al 50% delle ruberie.
Poco importa se qualcuno fa presente che magari quattro viventi in una volta sono tanti anche per un delinquente come lui, che ci sono anche i lupi che hanno il diritto di mangiare e potrebbero averlo esercitato questo diritto.
Non c'è santo che tenga. Noi dobbiamo completare magnificamente l'Opera!
Abbiamo ideato una vera macchina da guerra e già che ci siamo la rivoltiamo anche contro dei poveri operatori di un caseificio affinché "il" problema sia chiaro a tutti e tutti vogliano che sia "rimosso".
E "Il" problema che abbiamo creato con i nostri alleati allevatori stimandolo in 31.000 euro lo "rimuoviamo"
All'imbrunire del 15 luglio 2019 lo portiamo ad Alcatraz alias Il Casteller.
Ben tre recinti invalicabili di quattro metri di altezza resi inviolabili da barriere elettrificate da sette fili ciascuna tra i 7 e i 9 mila volt.
Tutto il mondo ci invidia questa struttura coercitiva,dalla quale è impensabile solo l'idea della fuga e che per ovvie ragioni precauzionali,ne imputiamo la realizzazione al Ministero del'Ambiente nell'anno 2007.
Ma già stiamo pensando allo step successivo.
La creazione del Mito.!!
Dismessi i panni che lo avevano identificato come "Il" problema, l'orso prima scientificamente derubricato a M49 lo facciamo diventare addirittura Papillion.
E il mattino dopo la sua prima cattura, al mondo intero lo riveliamo
.
Il Mito ha travalicato l'impossibile. Ed è fuggito.
Tutto il mondo tifa per il Mito e noi furbescamente sogghigniamo sotto i baffi.
Ma dobbiamo reggere il gioco e ciascuno faccia la sua parte, chi il cattivo chi il misericordioso.
Sulla pelle del Mito.
Abbiamo circa un annetto di tempo per aggiungere il secondo step.
Lasciamo che l'anno 2019 passi come l'anno del killer orso che divora tutto quanto incontra e lo mandiamo in letargo con una terribile nomea abilmente tessuta che soffia sul fuoco della intolleranza e della ignoranza
.
Entriamo nell'anno 2020 consacrazione e decadenza del Mito in favore della opportunità
Nella serata di mercoledì 28 aprile 2020 sfidiamo il Mito, lo
catturiamo per la seconda volta e lo portiamo nuovamente ad Alcatraz alias Il Casteller.
Ci impegniamo strenuamente con qualsiasi reale mezzo di tortura inflittogli a fare in maniera che l'opinione pubblica si fidelizzi al Mito,che lo ami,che lo cerchi,che lo idealizzi,che lo voglia Libero o in qualsiasi altro posto ma non al Casteller.
Siamo già a metà dell'opera.
Il 27 Luglio 2020 il Mito riesce nuovamente nella impresa di aprirsi un varco in una rete di 12 mm che gli consenta quel tanto di spazio per fuggire una seconda volta.
Addosso ha il radio collare.
Ha fame. Fa razzia. E i nostri alleati come da copione fanno il nostro gioco e nelle sue fauci ancora una volta finisce mezzo Trentino.
Poi il 22 Agosto 2020 si sfila il radiocollare.
Da quella data sul Mito cala il silenzio.
Dal 22 Agosto il killer delle capre e delle pecore e degli asini e delle api si converte al veganesimo.
Poi lo facciamo riapparire esattamente il 7 settembre 2020 quando lo catturiamo ancora una volta e la sua decadenza la celebriamo con una parata militare che passerà agli annali della Storia.
Lo portiamo in un triste trionfo sino ad Alcatraz alias Il Casteller scortato come nemmeno Al Capone avrebbe potuto esserlo.
E' ora un Mito decaduto, ma siamo riusciti nel nostro intento.
L'opinione pubblica lo ama,si identifica in lui che ha osato sfidarci, lo rivuole libero, farebbe qualsiasi cosa per vederlo almeno una volta nella Vita perché se è vero che è decaduto, è stato però un Mito e i Miti resistono al passare delle stagioni.
Le faremo passare queste stagioni,nel ricordo del Mito che sappiamo sarà difficile possa svanire.
Infatti non svanirà.
Ancora una volta risorgerà e lo rimostreremo al mondo.
Questa volta però come opportunità sfruttando il Mito che Resiste.
Sappiamo che per vedere un orso la gente paga un tot, ma per poter vedere il Mito non baderà a spese.
Abbiamo una pletora di parchi faunistici a ridosso di alberghi,b&b,pensioni,campeggi,impianti di sci e di motocross e la loro fusione col Mito in mezzo, col laghetto dove farà il bagno mentre verrà immortalato da migliaia di flash rappresenta una altra delle nostre mise en scene dalla ricaduta economica che senza avere però creato "Il" problema non avemmo potuto attuare.
Ancora una volta "sulla pelle dell'Orso".
Comunicato n°08 del 01/10/2020 - 1 ottobre 2020
" ogni riferimento a fatti o persone reali è da ritenersi del tutto casuale" (o no?)
"Cosa aspettiamo a tramutare un problema in una opportunità"??
Il problema.
E quando il problema non esiste, non si può ricavarne una opportunità.
Quindi, occorre inventarlo il problema che, poi, ricompenserà divenendo opportunità.
Al via l'operazione.
Scegliamo quale potrebbe essere "il" problema, abbiamo dimestichezza in questo e poi abbiamo alleati fidati.
"Il" problema da inventare, per farlo diventare poi opportunità, lo creiamo estrapolandolo direttamente da un progetto che di volta in volta ci regala,suo malgrado, la possibilità di cimentarci in sceneggiature quasi da Oscar.
"Il" problema abbiamo deciso lo creiamo attorno alla figura di un Orso.
Quel Orso diverrà il nostro problema che poi sarà opportunità.
Iniziamo col presentarlo, mediante supporto mediatico, come un terribile mangiatore di viventi, gli facciamo mangiare di volta in volta, capre, pecore, asini,api, tutti assieme appassionatamente.
"Il" problema va alimentato!
Addirittura gli attribuiamo il palmares delle predazioni:
anno 2018 un terzo di tutte le predazioni al "patrimonio zootecnico" e anno 2019 (oramai ci abbiamo preso gusto) lo insigniamo della medaglia al 50% delle ruberie.
Poco importa se qualcuno fa presente che magari quattro viventi in una volta sono tanti anche per un delinquente come lui, che ci sono anche i lupi che hanno il diritto di mangiare e potrebbero averlo esercitato questo diritto.
Non c'è santo che tenga. Noi dobbiamo completare magnificamente l'Opera!
Abbiamo ideato una vera macchina da guerra e già che ci siamo la rivoltiamo anche contro dei poveri operatori di un caseificio affinché "il" problema sia chiaro a tutti e tutti vogliano che sia "rimosso".
E "Il" problema che abbiamo creato con i nostri alleati allevatori stimandolo in 31.000 euro lo "rimuoviamo"
All'imbrunire del 15 luglio 2019 lo portiamo ad Alcatraz alias Il Casteller.
Ben tre recinti invalicabili di quattro metri di altezza resi inviolabili da barriere elettrificate da sette fili ciascuna tra i 7 e i 9 mila volt.
Tutto il mondo ci invidia questa struttura coercitiva,dalla quale è impensabile solo l'idea della fuga e che per ovvie ragioni precauzionali,ne imputiamo la realizzazione al Ministero del'Ambiente nell'anno 2007.
Ma già stiamo pensando allo step successivo.
La creazione del Mito.!!
Dismessi i panni che lo avevano identificato come "Il" problema, l'orso prima scientificamente derubricato a M49 lo facciamo diventare addirittura Papillion.
E il mattino dopo la sua prima cattura, al mondo intero lo riveliamo
.
Il Mito ha travalicato l'impossibile. Ed è fuggito.
Tutto il mondo tifa per il Mito e noi furbescamente sogghigniamo sotto i baffi.
Ma dobbiamo reggere il gioco e ciascuno faccia la sua parte, chi il cattivo chi il misericordioso.
Sulla pelle del Mito.
Abbiamo circa un annetto di tempo per aggiungere il secondo step.
Lasciamo che l'anno 2019 passi come l'anno del killer orso che divora tutto quanto incontra e lo mandiamo in letargo con una terribile nomea abilmente tessuta che soffia sul fuoco della intolleranza e della ignoranza
.
Entriamo nell'anno 2020 consacrazione e decadenza del Mito in favore della opportunità
Nella serata di mercoledì 28 aprile 2020 sfidiamo il Mito, lo
catturiamo per la seconda volta e lo portiamo nuovamente ad Alcatraz alias Il Casteller.
Ci impegniamo strenuamente con qualsiasi reale mezzo di tortura inflittogli a fare in maniera che l'opinione pubblica si fidelizzi al Mito,che lo ami,che lo cerchi,che lo idealizzi,che lo voglia Libero o in qualsiasi altro posto ma non al Casteller.
Siamo già a metà dell'opera.
Il 27 Luglio 2020 il Mito riesce nuovamente nella impresa di aprirsi un varco in una rete di 12 mm che gli consenta quel tanto di spazio per fuggire una seconda volta.
Addosso ha il radio collare.
Ha fame. Fa razzia. E i nostri alleati come da copione fanno il nostro gioco e nelle sue fauci ancora una volta finisce mezzo Trentino.
Poi il 22 Agosto 2020 si sfila il radiocollare.
Da quella data sul Mito cala il silenzio.
Dal 22 Agosto il killer delle capre e delle pecore e degli asini e delle api si converte al veganesimo.
Poi lo facciamo riapparire esattamente il 7 settembre 2020 quando lo catturiamo ancora una volta e la sua decadenza la celebriamo con una parata militare che passerà agli annali della Storia.
Lo portiamo in un triste trionfo sino ad Alcatraz alias Il Casteller scortato come nemmeno Al Capone avrebbe potuto esserlo.
E' ora un Mito decaduto, ma siamo riusciti nel nostro intento.
L'opinione pubblica lo ama,si identifica in lui che ha osato sfidarci, lo rivuole libero, farebbe qualsiasi cosa per vederlo almeno una volta nella Vita perché se è vero che è decaduto, è stato però un Mito e i Miti resistono al passare delle stagioni.
Le faremo passare queste stagioni,nel ricordo del Mito che sappiamo sarà difficile possa svanire.
Infatti non svanirà.
Ancora una volta risorgerà e lo rimostreremo al mondo.
Questa volta però come opportunità sfruttando il Mito che Resiste.
Sappiamo che per vedere un orso la gente paga un tot, ma per poter vedere il Mito non baderà a spese.
Abbiamo una pletora di parchi faunistici a ridosso di alberghi,b&b,pensioni,campeggi,impianti di sci e di motocross e la loro fusione col Mito in mezzo, col laghetto dove farà il bagno mentre verrà immortalato da migliaia di flash rappresenta una altra delle nostre mise en scene dalla ricaduta economica che senza avere però creato "Il" problema non avemmo potuto attuare.
COMUNICATO 9 - 2 ottobre 2020
Barbara ed io siamo al 11° giorno consecutivo di sciopero della fame ( che inizia a dare i suoi frutti e va bene così perché quei frutti poi saranno raccolti).
Sciopero della fame che ricordiamo essere stato intrapreso come azione politica di opposizione alle logiche insensate di abuso del potere e che verrà condotto ad oltranza sino a che non cesserà la persecuzione messa in atto nei confronti degli Orsi in Trentino e non si porrà fine con l'attribuzione delle responsabilità della medesima, a quel torbido clima garantista ad oltranza che è stato tessuto negli anni per deresponsabilizzare dolo e colpa a danno di animali.
Impresa impossibile? Può darsi ma arriva sempre, nella vita,un momento nel quale provare indifferenza o tacere equivale a commettere un crimine e quel crimine non si vuole entri nella propria vita.
Oggi, 02/10/2020 io Barbara e Fabrizio abbiamo deciso di aggiungere un altro tassello alla lotta accanto e per gli Orsi del Trentino.
Sarà un atto dovuto, che tutt@ dovrebbero fare.
Al''11° giorno di sciopero reale e continuo della fame crediamo di avere acquisito il diritto di dire una cosa.!
Tra un like su facebook e una forma di lotta estrema lasciamo a voi libertà di azione nel mezzo.
Va da sé quindi che viste le circostanze siamo a ringraziare tutt@ dei like, delle emoticon,e di tutto il clima di affetto che io e Barbara abbiamo respirato in questi giorni, ma da stasera, siamo a chiedere che si riempia il gap tra il like su fb e una forma di lotta estrema.
Abbiamo deciso sì di comunicare cosa io Barbara e Fabrizio abbiamo deciso di fare già da domani,ma non lo daremo in pasto ai like o ad altro.
Tra i nostri contatti che più assiduamente hanno dimostrato interesse fattivo nella collaborazione e nella solidarietà con la nostra lotta contro la persecuzione degli orsi studiata a tavolino, ci fosse qualcun@ che volesse approfondire per unirsi a noi nella prossima mossa ci contatti e sarà detto tutto.
Ma, ripetiamo che dopo una tortura di 11 giorni, sentiamo il bisogno di dire che di parole e di emoticon non abbiamo bisogno.
Necessita invece mettere con le spalle al muro coloro che per anni hanno fatto della tortura agli orsi il proprio bagaglio economico e politico.
A presto
Stefania Barbara Fabrizio
Con questo comunicato vogliamo mettere a conoscenza di una ulteriore nostra presa di posizione di Resistenza e di Solidarietà Animale.
Prima però vorremmo spendere due righe per ricordare che siamo al 13° serio giorno di sciopero della fame che presto travalicherà gli stretti italici confini.
Garantiamo ai nostri corpi la sussistenza per mezzo della idratazione.
A quella frangia animalista antispecista che non supporta e non sostiene la nostra lotta ma la critica perché la crede "inutile,priva di senso e di attendibilità perché condotta a casa e quindi non verificabile" rispondiamo con molta tranquillità che :
- qui non siamo ad uno show e abbiamo ritenuto opportuno rimandare in altra sede e in altro momento la "prova" del nostro sciopero della fame.
- ciascun@ di noi a casa ha Animali anche in cura (ad esempio io ne ho 7 + 2 in cura ) Barbara non è da meno come non lo è Fabrizio.
Alla verifica di quale "azione" intraprendere a fianco degli orsi abbiamo optato per questa tipologia di lotta per senso di dovere verso gli Animali che condividono la nostra Vita.
Lotta che si rivelerà ugualmente valida se non di più del suggerito "lucchettamento"in luogo pubblico che sarà indubbiamente molto folkloristico ma non attuabile visto le circostanze.
Questo per dovere di cronaca.
Lasciando da parte le miserie umane e parlando di cose serie siamo a comunicare che con un gruppetto di persone abbiamo dato incarico ad un avvocato e abbiamo sporto formale denuncia nei confronti di "tutti coloro che a svariato titolo hanno commesso e permesso i reati emersi e scoperti dalla Leal Lega Antivivisezionista"
In pratica abbiamo denunciato tutti coloro che si sono macchiati di questo crimine.
E'un atto dovuto a tutti gli Orsi in pericolo in Trentino.
E' una azione pratica perché gli Orsi gli hanno torturati con le azioni pratiche non con slogan o parole.
Chi tra i nostri contatti ci segue perché crede in noi anche se non ci conosce personalmente e crede anche nella nostra lotta, come sempre diciamo loro di contattarci privatamente.
La nostra lotta prosegue
A breve la reitereremo mediante comunicato,anche con delle variazioni di quanto riteniamo urgente sia restituito agli orsi in termini ora di :
- Sicurezza per la loro incolumità psicologica
- Tutela della loro vita
- Libertà al di fuori di ogni possibile strumentalizzazione di marketing
- Libertà al di fuori del Casteller. Nessun allargamento di una gabbia può essere accettato.
Per ora è tutto.
A presto.
COMUNICATO 10 - 4 ottobre 2020
Con questo comunicato vogliamo mettere a conoscenza di una ulteriore nostra presa di posizione di Resistenza e di Solidarietà Animale.
Prima però vorremmo spendere due righe per ricordare che siamo al 13° serio giorno di sciopero della fame che presto travalicherà gli stretti italici confini.
Garantiamo ai nostri corpi la sussistenza per mezzo della idratazione.
A quella frangia animalista antispecista che non supporta e non sostiene la nostra lotta ma la critica perché la crede "inutile,priva di senso e di attendibilità perché condotta a casa e quindi non verificabile" rispondiamo con molta tranquillità che :
- qui non siamo ad uno show e abbiamo ritenuto opportuno rimandare in altra sede e in altro momento la "prova" del nostro sciopero della fame.
- ciascun@ di noi a casa ha Animali anche in cura (ad esempio io ne ho 7 + 2 in cura ) Barbara non è da meno come non lo è Fabrizio.
Alla verifica di quale "azione" intraprendere a fianco degli orsi abbiamo optato per questa tipologia di lotta per senso di dovere verso gli Animali che condividono la nostra Vita.
Lotta che si rivelerà ugualmente valida se non di più del suggerito "lucchettamento"in luogo pubblico che sarà indubbiamente molto folkloristico ma non attuabile visto le circostanze.
Questo per dovere di cronaca.
Lasciando da parte le miserie umane e parlando di cose serie siamo a comunicare che con un gruppetto di persone abbiamo dato incarico ad un avvocato e abbiamo sporto formale denuncia nei confronti di "tutti coloro che a svariato titolo hanno commesso e permesso i reati emersi e scoperti dalla
Leal Lega Antivivisezionista
"In pratica abbiamo denunciato tutti coloro che si sono macchiati di questo crimine.
E'un atto dovuto a tutti gli Orsi in pericolo in Trentino.
E' una azione pratica perché gli Orsi gli hanno torturati con le azioni pratiche non con slogan o parole.
Chi tra i nostri contatti ci segue perché crede in noi anche se non ci conosce personalmente e crede anche nella nostra lotta, come sempre diciamo loro di contattarci privatamente.
La nostra lotta prosegue
A breve la reitereremo mediante comunicato,anche con delle variazioni di quanto riteniamo urgente sia restituito agli orsi in termini ora di :
- Sicurezza per la loro incolumità psicologica
- Tutela della loro vita
- Libertà al di fuori di ogni possibile strumentalizzazione di marketing
- Libertà al di fuori del Casteller. Nessun allargamento di una gabbia può essere accettato.
Per ora è tutto.
A presto
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