Da qualche giorno ormai la fatidica 100M è alle tue spalle. Come una prima tappa per scalare una vetta; come una prima boa per prendere il largo: ha segnato un importante primo traguardo, ha segnato il punto della situazione e indirettamente ti ha messo nelle condizioni di poter capire un po' meglio le correnti sotterranee - e gli sgorgare spontanei e subitanei - che attraversano il blog e gli danno vita.
Ti piacerebbe che questo blog diventasse sempre più aperto, sempre più corale.
Già ci sono molti post negli anni passati, che sono nati grazie al contributo speciale di altri individui - alcuni esempi potete trovarli QUI, o QUI, oppure QUI, o anche QUI, e QUI...e QUI... e QUI... e QUI - (forse hai ricordato tutti, ma per andar sul sicuro, prometti un futuro post dove elencare tutti i contributi passati fin qui).
Allora, probabilmente per i lettori ormai è chiaro, che cosa ti è venuto in mente: e questo post ne è la chiave, o meglio la soglia di ingresso. Come tutti i post, avrà di default la possibilità di inserire commenti. ed è lì che speri che trovi spazio chi vorrà raccontare una sua storia, che verrà trasformata in post - se l'autore sarà d'accordo, naturalmente.
Questo post, che per il momento si trova nella pagina a scorrimento, verrà messo in evidenza, con un link interno attraverso una immagine, in modo che possa rimanere sempre visibile e disponibile e - tu lo speri con tutto il cuore - visitato e usato come contenitore di storie, che diventeranno post per essere lette.
Che tipo di storie? Scritte come?
Sulla forma, non poni vincoli: potranno essere disegni, foto, filmati (già immagini i problemi tecnici! ma non importa...); oppure: poesie, filastrocche; racconti; interviste, cronache, diari, recensioni, chiacchierate. L'unico limite, è la fantasia di chi scrive.
Che tipo di storie? Quali narrazioni?
La Confidenza Lenta è nata dal desiderio di rompere un guscio e superare una barriera di solitudine - e perché sentivi tante emergenze sgorgare dai tuoi pensieri ed emozioni, che sembravano volere proprio la forma-blog. Il blog, poi, si chiama come il verso di una poesia che avevi letto e che ti aveva impressionato - perché in quella fase della vita, stavi riprendendo confidenza con le emozioni - e forse anche col coraggio di esprimerle. Le storie migliori - per te, per le tue esperienze personali - erano - e SONO - quelle dove gli altri animali - e alcuni umani un po' eccentrici - sono presenti, in tutti i modi possibili. Di più: solo queste sono le storie degne di questo nome: perché non possiamo essere qui senza gli altri animali; non possiamo dirci umani senza viverci come animali (perché lo siamo anche noi), nel senso più aperto, limpido, diretto e vivo che sia possibile - e insieme agli altri animali; perché questo viverci e sentirci animali deve finalmente ottenere il suo autentico significato liberatorio, gettando via le attribuzioni dispregiative antropocentriche che causano sofferenza da troppo tempo. E ancora il cammino è solo all'inizio, nonostante tutto. Comunque, è questo il primo regalo di cui parlavi. Sei un po' emozionato, a fare questa proposta: verrà interpretata nel modo che speri? Oppure potrà sembrare presuntuosa? Comunque, come ogni post, come ogni cosa che hai scritto, è giunto il momento che prenda le distanze da te, e che cominci a camminare con le sue gambe.
Perciò, e qui finisci: se ne avete voglia, se avete qualcosa che desiderate narrare e condividere, che abbia le caratteristiche che hai presentato sopra, che sia familiare con queste sensazioni e con gli animali (storie che diano coraggio o che facciano commuovere, storie che regalino risate o che ci facciano conoscere altro, storie che diano speranza o che ci diano risorse per fare, storie che facciano arrabbiare e storie che ci diano motivi per agire, e altre storie ancora...), allora,
...
questo minuscolo spazio vi aspetta con accoglienza e con interesse e con gioia curiosa, e con voglia di dialogo.
Chi lo desidera, può scrivere sia nei commenti, che inviare email a:
laconfidenzalenta@libero.it
oppure via messenger privato facebook a Giovanni Manizzi