venerdì 9 agosto 2019

Intensa Identità, cosa potrebbe essere?

a Maika piace nuotae nell'acqua bassa a bocca aperta, come i coccodrilli dei film di Tarzan - o come gli ippopotami

I cani non smettono mai di suscitare gli umani con cui si trovano a vivere o a dividere spazi - a patto che gli umani siano consapevoli di quel che sta accadendo (i cani, consapevoli, lo sono sempre). 

Se si vive con dei cani, non si può non pensare ogni momento a quel che loro sono.
Ne nascono racconti e riflessioni, che i social possono diffondere - per fortuna, almeno una volta i social possono svolgere una funzione costruttiva.






Chicco



C'è per esempio un bel gruppo, su FB, dove qualche giorno fa hai potuto partecipare a una interessante discussione, con molti contributi intrecciati tra loro in un controcanto e in successive riprese, come ondate. La discussione è nata dalla riflessione di una delle iscritte, Smeralda Donato. 
La premessa necessaria è che questo non è che un tassello, l'universo canino è davvero vastissimo, i suoi aspetti da esplorare sono innumerevoli. Ciascuna esplorazione è un tentativo di capire di più, di conoscere meglio. Quindi, magari ce ne saranno le futuro prossimo venturo di questo blog, ma intanto, approfondiamo questa.

Il tema si potrebbe intitolare l'intensità di identità, che è il concetto che Smeralda ha provato a pensare.

"L'intensità di identità è quando un cane ha la completa consapevolezza di chi è, non ha dubbi di chi sia , non cerca conferme perché ha già le risposte, quello che può essere un indicatore per esempio, quello che si muove nello spazio senza aver paura di invaderlo , quello che sa di essere una guida ma non ne fa uso".

E si può partire d qui, dal fatto - anche - che il concetto ti ha molto fato pensare a tua volta. Il cane consapevole è quel cane che ha avuto le occasioni, le possiblità, i modi per fare molte e costruttive esperienze del mondo e nel mondo. Non sempre - va detto - un cane 'padronale' (cioè quel cane che vive in una famiglia di umani, in una realtà antropomorfa e antropometrata) ha queste possibilità; quindi, potrebbe essere un cane non consapevole. Si intravedono altri discorsi che si dipartono da qui, ma che per il momento non seguiamo.

Anche perché, forse, la consapevolezza potrebbe anche essere solo un segno esterno, visibile, e ben risolto e sviluppato, di una energia che scorre intensa nell'individuo canino - ciaascuno ha la sua: e sarebbe la identità canina.

Questa energia, potrebbe essere intrinseca in ogni cane fin dalla sua nascita - ma deve trovare i modi per incanalarsi, per svilupparsi, per esprimersi, per diventare evidente, vissuta, condivisa ereagita anche dagli altri cani o dagli altri viventi - umani e non - che la percepiscono. Ed ecco la intensa identità - a intensità della identità, che forse si può valutare.
Vedi come il concetto è ampio e bello - e ha bisogno di altri approfondimenti.

La discussione prosegue, nel gruppo FB. Chi dice che il cane che ha una identità  "E' quello che ha un energia intensa e ne è consapevole senza doverlo spavaldamente dimostrare".
In qualche modo, la consapevolezza dà origine alla identità intensa, perciò in qualche modo potrebbe essere legata anche alla età. Il progredire degli anni e le esperienze che questi portano a vivere, possono contribuire a diventare intensi. Attraverso le riflessioni suscitate dalle esperienze, entrano nel proprio carattere niuovi modi di muoversi, di comnicare, di decidere, di stare.


Balù, grandecane


Lo stare, è in qualche modo la fiducia in se stessi, la soddisfazione di quel che si è. Ecco che - perciò, qualcuno ha scritto che l'identità   "non parte dal ruolo che potrebbe avere nel branco , quindi non è detto che necessariamente un indicatore, o uno che supporta ma è come se sprigionasse in sé il tutto, i segreti della natura ...LUI GIA SA'". Anche i cani 'di basso rango' possono essere appagati del loro ruolo.". Secondo te, c'è una affinità col concetto umano di vocazione, cioè di fare bene quel che si è chiamati a fare nella vita, perché è la cosa che si è capaci di fare meglio. Al crocevia tra protestantesimo e filosofia zen. Insomma: il mio basso rango lo vivo bene, è a mia misura, perciòlo esplico e lo esprimo al massimo grado e nel modo più chiaro possibile.In questo modo, il basso rango - qualunque cosa significhi - diventa intenso e dà forma e figura alla identità.
Infatti - dice qualcuno - il cane intenso  "è appagato da sé stesso indipendentemente dal ruolo, è colui che non si sbilancia ma è bilanciato. Ed ha una ritualizzazione pazzesca, quelli che hanno un aurea pazzesca. E i cani si accorgono di chi ce l'ha ed alcuni si infastidiscono ad incontrare un cane con un intensità alta".
Curioso l'aspetto dell'aura, o aurea: un qualcosa di indefinibile, designato da un nome così etereo: l'aurea dovrebbe essere il muoversi nel proprio spazio, in un certo modo. 
"Sicuramente fa anche molto l'esperienza vissuta di quel cane.
"Non si vede solo nello sguardo ma anche da come si muove nello spazio e da come non gli interessa necessariamente dimostrare agli altri".

Devi dire che ci sono tante persone che partecipano alla discussione, che è appssionante per chi ama i cani  Perciò, spuntano un po' di aggiunte, come quelle di qui sopra che però rendono meno nitido il concetto, che così si allraga ma si confonde - almeno un poco.


Trudy


Un elemeno che spunta e che senti personalmente molto coinvolgente, è quello della disabiità, della sofferenza, data da quache malattia.
Qualcuno riporta la sua esperienza: "il cane nonostante sia disabile non è sofferente , non è dubbioso ma è appagato da sé stesso e quindi è come se avesse la completa intensità di identità"
Ci possono essere  "varie gradazioni" ma  "potrebbe fare la differenza" il "come si vivono i dubbi e le perplessità". Ritornano i dubbi di chi sta cercando, ritornano le sensazioni indefinite.

A te, poi, personalmente ha colpito, nella intensità della identità,  soprattutto l'accento sulla intensità (credi infatti che tutti i cani abbiano ciascuno la sua identità, anche se involuta, o sofferente, magari). L'intensità sembra quindi essere una cosa che ha a che fare con la centratura, con il carisma, con l'equilibrio, con la concentrazione, con la focalizzazione, ma allo stesso tempo non è ricercata, ma spontanea. Il cane intenso attira e catalizza tutti, ma non è toccato davvero da nessuno. 
Ti domandi: esiste anche una intnsità nel dolore, oppure è un concetto concepibile solamente nelle situazioni di benessere? 

Al che, qualcuno scrive che l'identità "con il tempo non si affievolisce anzi , di fronte all'impotenza dell'età che avanza diventa più intensa ma il movimento dello spazio precario sembra che si affievolisce . si può acquisire ma una volta raggiunta non diminuisce l'intensità, ma solo ciò che sembra diminuisce nello spazio". "
"Intendo dire che una volta raggiunta non diminuisce anche se sembra diminuire la potenzialità nel movimento/spazio quando diventano anziani, per esempio" . "Può diminuire se il cane va incontro a un evento traumatico ma secondo me che non sia di quelli naturali come anzianità o intemperie naturali. Cioè può diminuire perché per cause non naturali si ritrova spiazzato a dover affrontare un trauma a cui non era preparato e allora l'intensità diminuisce." 

Allora: per alcune circostanze traumatiche non naturali, l'identità sì sì può affievolire, a quanto pare. Sin verificherebbe un aumento di prudenza, che  "non necessariamente significa una diminuzione di intensità di identità...anzi, potrebbe significare una maggiore consapevolezza dei propri limiti. diventa più consapevole".

Lo spazio viene inteso come movimento.  o meglio come  quei movimenti che quel cane fa e può fare. "Un cane disabile nei suoi movimenti è molto limitato ma nonostante ciò l'intensità di identità è altissima e non ha bisogno neanche di guardare qualcuno per esprimere la sua presenza e la sua accettazione". Questo atteggiamento, questa 'posizione emotiva' (tu la chiameresti così) questa sua accettazione di identità non deriva dal fatto di essere disabile perché  esisteva anche prima dell'handicap. Un contributo alla discussione precisa: "Ma anche se sta fermo e di spalle gli altri cani a distanza di decine di metri sentono e percepiscono la sua intensità di identità probabilmente anche a livello olfattivo.
È appagato da sé stesso e nel suo spazio anche se i movimenti nello spazio sono limitati"
.

Spuntano elementi suggeriti, spuntano domande: "Basta uno sguardo o una posizione... Potrebbe essere che proprio l'intensità di identità non abbia bisogno di spazio? Nel senso, non abbia bisogno di troppi cerimoniali?".
Il concetto si conplica, si articola ancora un po' di più: "Non ha bisogno di cerimoniali perché quando l'intensità è alta si basta da solo , si appaga, la sua emotività dipende solo da sé stesso e da nessun altro, ciò non significa che gli piace stare da solo , ma non dipende da nessuno e quindi è intensa.
E attraverso il suo odore,, la trasmette senza bisogno di muoversi o di prendere posizioni. E gli altri la percepiscono."

L'intensità si basa sulla accettazione di se stesso? "Quanto più è consapevole tanto più è intensa, tanto si accetta, si basta da solo, si appaga da solo, ma non è rassegnato".


lo sguardo magnetico del cane bianco sdraiato


Per riassumere, chi sarebbero questi cani favoriti da una identità intensa - raggiunta con l'età, o grazie alle esperienze, o nel vissuto di malattia e handicap, o grazie a una indole congenita, o innata - grazie alla quale vivono circondati da consimili e da umani che li hanno sempre in considerazione?
Potrebbero essere "Cani che non hanno bisogno di dimostrare niente a nessuno, che quando arrivano vengono notati dai loro simili senza nessun bisogno che facciano nulla, solo al semplice passaggio o con la semplice presenza. Di solito arrivano, passano in mezzo agli altri, si siedono, quasi sempre in una posizione che sembra decentrata da cui possono tuttavia osservare tutto e pare che poltriscano.
Alle volte  se la situazione lo richiede, entrano in gioco, anche in maniera punitiva alle volte, ma lo fanno con una tale precisione, intensità mai sproporzionata, direi quasi eleganza, tornando immediatamente allo stato di calma e senza serbare rancore per nessuno che non lasciano tracce di paura negli altri, ma al massimo una specie di iniziale timore reverenziale che poi lascia il posto ad ammirazione ed attrazione
".
Qualcuno nota che "con l'età diminuisce non il carisma ma la volontà di "intervenire" o di "perseverare", come se dicessero "io ve l'ho detto, voi non avete capito, peggio per voi, io oltre non farò", ma sembra più una maggiore consapevolezza dei propri limiti fisici". Tuttavia, questa ultima ipotesi, sembrerebbe in contraddizione con quanto scritto sopra:
cioè che questa sua accettazione di identità non deriva dal fatto di essere disabile perché  esisteva anche prima dell'handicap. 

Insomma, il concetto è ricco e profondo, ma ha bisogno - forse - ancora di venire maggiormente messo a fuoco. 




grazie ai contributi di tutte le esperte: veronica papa, smeralda donato, giusy cozza, daniela carelli, claudia cozzi, silvia mazzocchitti.






Nessun commento:

Posta un commento

TUTTI POSSONO COMMENTARE, ANCHE IN FORMA ANONIMA! (EDIT 2018: HO CAMBIATO IDEA: ALMENO UN NOME IN FONDO AL COMMENTO E' GRADITO, PER NON DOVER RISPONDERE CON UN EHI, TU!). PER ANONIMO, SI INTENDE CHI NON E' ISCRITTO - PER QUALSIASI MOTIVO - AI FOLLOWER. Ma visto che è possibile il commento anche non iscritti, considero una forma di gentilezza scrivere almeno un proprio nome :) )

(EDIT 2 2018: qualsiasi messaggio che contenga pubblcità, promozioni, contenuti promozionali di carattere commerciale o finanziario, di qualsiasi tipo e genere, verrà immediatamente e automaticamente cancellato e gettato nel cestino dell'oblio. promoter avvisato...)

SE sei interessat* a seguire La Confidenza Lenta, prova a cercare l'elenco dei lettori fissi e a cliccare sul tasto azzurro 'segui' Dovrebbe permetterti di iscriverti, se ti fa piacere.

In alternativa, puoi lasciare un commento allo stesso post, quando viene condiviso sulla pagina Facebook della Confidenza, e segnalare se vuoi rivederlo ri-postato qui

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...