Fonte: http://www.mymovies.it/film/2013/springsteenandi/poster/ |
Ciascun concerto è unico, la sera di domani non conta: conta solo questa
sera; e per ciascuno che è presente in questa sera, sarà una serata
speciale da ricordare, sarà un concerto moltplicato per decinemila
persone, tutte quelle presenti, che torneranno a casa con l'impressione
che il boss e la sua band abbiano suonato soltanto per lui.
Questo è quanto si porta a casa - ogni volta - ciascun fan di
Springsteen: e qualcosa di simile è quanto mi sono portato a casa io,
all'uscita dal cinema, a vedere questo documentario con lo spirito del
concerto - un concerto in miniatura, dove i protagonisti non sono più
solo i musicisti sul palco, ma le donne e gli uomini tra il pubblico,
coi quali da sempre Bruce ha un rapporto speciale, ricco di sfumature e
naturalmente evolutosi e trasformatosi nei decenni, ma sempre basato su
forte spirito di fratellanza e sincerità e passione e redenzione.
Il regista è Ballie Walsh che, insieme al produttore Ridley Scott, ha
immaginato un'opera creata coi video personali dei fan, che davanti alla
propria videocamera, e con creatività, umorismo ed emozione, raccontano
l'episodio cruciale che li ha portati a incontrare, conoscere e amare
Bruce e le sue canzoni, e come hanno cambiato o influenzato le loro vite
- sempre, a quanto pare, nella direzione di uno slancio vitale, o
coraggioso, o generoso - sia pure nelle piccole cose, dalle quali, è
noto, le grandi cose crescono. Il materiale è stato raccolto on line,
sul sito dedicato al documentario, e quindi rieditato e rimontato per
dargli qualità filimica e narrativa. Il tutto, sul finire del 2012. Il
film esce quindi a tempo di record, il ricordo delle ultime date
italiane è ancora fresco e c'è da scommetterci che molti tra quelli che
sono andati ai live, non si sono lasciati scappare l'occasione di
rivivere qualcosa di simile a quelle emozioni.
Il documentario stesso sembra un concerto: con la intro che avvisa che
dopo i credits finali ci sarà mezz'ora di riprese di VERO concerto (a
Londra, dove è salito sul palco anche un lunare Sir Paul McCartney);
ogni racconto è come una folk song, carica di pathos, si ride e ci si
può anche commuovere, perché l'effetto-Springsteen è proprio questo, di
far sì che ciascuno si lasci trascinare dai propri sentimenti più
profondi e sinceri, per esserne consapevole e rafforzato, quasi; ci sono
anche filmati di inedite performance lungo più di 40 anni di concerti
(!): illuminante il composit che sulle note di BORN TO RUN ci fa
percorrere tutta la vita on stage del Boss e dei suoi compagni di
musica: dalla rabbia magra della gioventù, passando per la solidità rock
degli adulti, per arrivare agli abbracci emotivi e alle lunghe session
in stile gospel del presente - un presente entusiasmante. Si vedono -
negli anni - crescere e invecchiare (e anche morire, come si sa)
musicisti e anche fan, che raccontano i cambiamenti della loro vita.
Vien da pensare, che quella del Boss è una famiglia allargatissima e
generosa, dove i figli e gli amici trovano sempre accoglienza e
occasione di partecipare (come accade ai figli di Clemons e Federici), e
dove un po' figli, o compagni, sono anche i blue collar e gli street
men (e woman), che si raccontano a Bruce e a noi, che così possiamo
raccontarci a noi stessi, col regalo di fratellanza che il Boss ci dà,
con generosità e semplicità, quasi per caso, e prima che le luci si
spengano, sul palco e in sala; per ritornare a casa, forse, un po' più
felici di quando si era entrati -al cinema, o al concerto.
Recensione uscita su MyMovies, martedì 23 luglio 2013
SCHEDA FILM
Springsteen and I
USA - 2013
regia di Baillie Walsh
Documentario - colore - durata 124 min.
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