Oscar, forse 14 anni, estate 2012 |
Scoprire le fotografie di Sarah Ernhart: ritratti di cani ai quali rimane ormai poco da vivere per malattia. Perché i cani anziani sono così intensi, perché i cani anziani sono un regalo della sorte e allo stesso tempo una prova per la nostra misura di con-passione. Sono così belli i cani anziani,sono allo stesso tempo fragili e forti. I momenti che si incamminano verso la fine vita e che possiamo vivere accanto a loro, sono carichi di ricordi, che si dipanano mentre si prestano le cure, l'assenza soffia già la sua anticipazione, mentre si danno le ogni volta ultime carezze. Tanto c'è da dire su questo momento, che è anche una pratica di assistenza, perciò spero di scriverne più avanti dei post dedicati. Qui, basta dire che le foto della Ernhart (gli occhi dei 'suoi' cani anziani sembrano scintillare) - ma anche le foto che forse ciascuno di noi che ami davvero l'animale suo compagno, saprebbe e potrebbe fare - raccontano della dignità di una vita amata che si estingue per - forse - trasformarsi in altra vita. E allo stesso tempo donano ulteriore dignità, grazie al tempo dedicato: perché ci sono cani - invece - che muiono soli e con dolore, e non visti, come mai esistiti - la loro la dignità non è che l'ultimo furto subito, dopo gli slanci della gioia di vivere, dopo la forza del corpo in salute, dopo i desideri e le speranze che si possono esprimere solo accanto a qualcuno che si prende cura di te e per te.
Postilla:
Ho vissuto, tanto o poco, con diversi cani: di Giannino, cucciolone di boxer, c'è solo una vecchissima polaroid dai colori ormai falsati, leggermente sottoesposta e fuori fuoco; dei dieci anni di Bella, pastora tedesca dal pelo lungo, rimane qualche manciata di foto, di cui una in primo piano, ma tutte, o quasi, polaroid - o comunque analogiche; con Ceto e con Frufi, arrivano finalmente le foto digitali, che li ritraggono - anziani - in molte situazioni: gli album dei loro ricordi sono piccoli, ma finalmente abbozzano una storia.
Con Stella e quindi con Lisa, in trio per un breve ineffabile anno-o-poco-più con Oscar (è lui nella foto, avventuroso anziano a suo agio in un fresco torrente), le foto diventano centinaia: sequenze di giorni, settimane, mesi, episodi e luoghi, ritratti o scatti al volo, o di corsa, momenti quotidiani, oppure eventi o episodi da ricordare, come viaggi e vacanze. La storia è oramai un lungo romanzo per immagini - da scommeterci che Elizabeth Barrett Browning, se ne avesse avuti i mezzi, sarebbe stata una assidua fotografa del suo amato Flush.
(1-continua)