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domenica 8 gennaio 2017

25 grammi di felicità




Pensavi che - arrivati a una certa età - i libri che ti sorprendono e ti porti dietro e dentro per tutta la vita, siano ormai più unici che rari da trovare. Quel tipo di libri, di solito, chi ama leggere li incontra tutti o quasi in età molto giovane: sono quei libri che hanno il potere di formare le luci e le ombre di un'intera visione delle vita, di indicare sentieri che magari si percorreranno per gran parte della propria esistenza - sentieri fisici, concreti, ma anche sentieri pensati, sentiti, convinti, interiorizzati. 

Perciò, non davi più di 25 grammi di credito a questo libro - anche se te lo sei regalato per Natale, forse perché lo avevi intravisto nello scorrimento feisbucchiano. Insomma, un posticino  - almeno - nella nicchia della tua curiosità, deve esserselo pur ricavato, se hai fatto tanto da entrare in libreria e chiederne una copia.

Invece, sono (stati) 25 grammi di pura delizia, con tutto quello che questa sensazione si porta appresso: riso e lacrime insieme, per esempio.
La storia è quella - realmente vissuta - di questo veterinario (quasi un discendente di James Herriot) che, dopo aver salvato per caso un minuscolo riccio, lo soccorre, lo cresce e se ne innamora. Il riccio è una riccia, viene chiamata Ninna, perché dorme sempre, come tutti i bambini piccolissimi (siamo in Piemonte, certi nomi forse si trovano solamente qui). Il veterinario vede la Ninna con occhi da innamorato, è affascinato dai suoi occhietti tondissimi e curiosi, dalle sue piccolissime orecchie, che sembrano petali di rosa; e poi, dai piedini e dalle manine.
Poi, i ricci diventano due: infatti viene salvato anche il piccolo Ninno (la fantasia nei nomi!).  Saranno loro due a ispirare il veterinario a dar vita a un centro di recupero per ricci.
Il Centro Recupero Ricci 'La Ninna' è nato due anni fa - e questa non è più favola, né storia, ma cronaca (c'è anche la pagina FB).
Tu intanto, che sei rimasto incantato, proprio come Massimo Vacchetta - che è il veterinario protagonista della storia - dai ricci, continui la lettura.
E ti appunti una frase, riportata dall'autore, che se la ricorda 'a senso', anche se non parola per parola:
"Ogni tuo giorno non  sarà vissuto pienamente se non farai qualcosa per qualcuno che non potrà mai ripagarti".

Questa frase è molto impegnativa e trae la sua forza dal carattere del protagonista, dalle sue convinzioni, così fortemente radicate nella sua infanzia e gioventù. Non è un eroe tutto d'un pezzo - e forse è meglio così, sei dell'idea che gli eroi tetragoni siano incapaci di provare empatia, di essere capaci di cura e delicatezza nei confronti di chi è così piccolo da poter essere calpestato in un istante. Il nostro veterinario, anzi, non nasconde pianti, dubbi, commozioni, lacrime, spaventi, batticuore, sensi di colpa. Ti ha fatto sorridere e ti ha intenerito: ti sei rispecchiato tantissimo in questi comportamenti. Ed è bello che lui li esponga senza vergognarsene: perché - lo comprendi leggendoli - non c'è da vergognarsi di questi sentimenti - invece, dovrebbe provare vergogna e persino ribrezzo di se stesso, chi non è capace mai di perovare questi stati emotivi e mentali; ma forse chiedi troppo: infatti, chi non prova mai compassione, è impossibile che possa vergognarsi della sua insensibile apatia.

La cosa ancora più bella, però, è che la commozione diventa forza per agire, e i sensi di colpa smettono molto presto di essere dei freni di ostacolo ai sogni. Che possono diventare realtà. E sogni così, poi(!):  che ridanno vita e sogno a loro volta, a qualcuno che non avrebbe più potuto né vivere né sognare - nella riccità, o nella umanità.






12 commenti:

  1. Avevo visto anche io da qualche parte questo libro e infatti ci stavo facendo un pensierino.
    Se lo consigli tu allora lo prendo al prossimo giro in libreria.
    Adoro i ricci. Tempo fa ne ho visto uno in una delle colonie dei gatti, era arrivato per mangiare. L'ho messo in sicurezza dentro un parco insieme a del cibo.

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    1. Guarda, è così delizioso che ho aggiunto un brano al post, mentre ci ripensavo. Ti ringrazio per la fiducia, Rita: allora, dopo che lo avrai letto, ne riparliamo.

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  2. Comprato e iniziato a leggere ieri sera, sono già a metà (e l'avrei anche finito, ma si era fatto tardissimo).
    Mi piace molto. Sono curiosa di sapere se il veterinario poi si è dedicato interamente al rifugio, lasciando perdere il lavoro negli allevamenti. Io lo spero proprio. Una persona così sensibile non può non aprire gli occhi...

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    1. Io l'ho terminato oggi, leggendolo insieme a Lisa distesa appoggiata a me sun un bel prato soleggiato: la seconda parte è anche più bella della prima, e l'ho letta spesso con grande commozione e lacrime agli occhi.
      Il rifugio c'è tuttora, si intuisce che prenda molto del suo tempo. Ma non viene detto se abbia abbandonato il lavoro negli allevamenti. Lo spero anche io, proprio come te. Chissà, magari se andrò a scoprire questo meraviglioso rifugio, verrò a sapere anche questo...

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    2. Magari potremmo scrivergli, che dici?
      Mi mancano poche pagine per finire il libro, vorrei scriverci una recensione anche io. Potremmo mandargliela, insieme alla tua, e poi chiedergli del suo lavoro. Ci hai fatto caso che a un certo punto dice di aver comprato dei panini vegani? Ecco, se è così, allora davvero sarebbe contraddittorio che continui a lavorare per gli allevatori. Non può non sapere che quei vitellini che aiuta a nascere sono poi destinati a diventare pezzi di carne da vendersi nei supermercati.

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    3. sì, ho notato l'accenno ai panini vegani. e parla anhe di buffet e rinfresco vegano in occasione dei giorni del riccio, le feste che organizzano per raccogliere fondi (tra l'altro, mi piacerebbe andare alla prossima).
      sì, mi piace l'idea di scrivergli, con le due recensioni-post allegate. personbalmente, mi sento di essere ottimista, ma adesso sono curioso.
      Per scrivergli, i riferimenti dovrebbero essere nei siti che ho linkatoi nella mia rece.
      :)

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  3. OK, allora appena pronta anche la mia recensione, ti faccio sapere e prepariamo insieme una bozza di lettere. Mi incuriosisce come persona perché mi sembra molto sensibile.

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    1. Sono molto incuriosito anche io, e anche io ho l'impressione che sia veramente molto sensibile: avrai di sicuro notato le parole inusuali e delicate che usa quando parla di ricci e l'attenzione a dettagli minimi che chiunque altro nemmeno vedrebbe.
      Sono molto contento di fare questa lettera insieme a te.

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  4. L'ho finito. Molto bello e mi ha messo una gran curiosità sui ricci. Io comunque credo proprio che abbia smesso di lavorare nel settore degli allevamenti dei bovini perché nei ringraziamenti dice che dedica ogni minuto del suo tempo e tutte le sue energie al centro La Ninna (e del resto come farebbe altrimenti ad accudire i piccoli, i malati ecc.?). Poi è evidente che sia vegano. Penso che l'incontro con Ninna gli abbia fatto scegliere questa nuova strada. Dice anche, a un certo, punto che lo ha fatto "ritrovare". Penso sia evidente che abbia smesso. Potremmo scrivergli comunque per farci raccontare. Ora provo a buttare giù la recensione. Magari accenno qualcosa lì di questi dubbi, ormai quasi svaniti.
    Bellissima lettura comunque, scorrevole e semplice, ma molto toccante. E le foto? Hai visto che teneri i riccetti? Non so se succedeva anche a te, ma io le contemplavo in continuazione mentre leggevo.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Ti ha proprio appassionato questo libro! Sono proiprio felice, per questo. Adesso vado a leggere la tua recensione, che ho già visto esser molto lunga... altro che le mie tre righe sciutte sciutte :)
      Una cosa però , lho già notata: a me ha colpito il suo parlre di sogni, tu sei rimasta attirata dalla sua affermazione a proposito del 'ritrovrsi'. Come è bello quando un libro suscita impressioni diverse ma allo stesso tempo parimenti positive.
      Sì, lettura molto toccante: anche iuo andavo a sfogliare le foto: l'ho fatto anche prima di iniziare la lettura e poi appena terminata. Durante la lettura andavo a cercare i volti dei protagonisti :)

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  5. *Dice anche, a un certo punto, che lo ha fatto ritrovare.

    Scusa, sopra ho sbagliato una virgola.

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